Ufficializzata nella giornata di oggi la sede delle finali della Coppa Brescia, per quanto riguarda le categorie Esoridenti e Pulcini, in programma il 2 giugno.
Sarà lo Stadio “Tre Stelle – Francesco Ghizzi” di Desenzano ad ospitare le migliori quattro squadre di ogni categoria che si contenderanno uno dei tornei più ambiti del panorama giovanile bresciano.
Soddisfatto il rappresentante della delegazione provinciale della LND, Stefano Facchi: “La scelta di Desenzano è stata dettata dal fatto che tra la Delegazione Provinciale FIGC e il Desenzano Calvina è già attiva una collaborazione importante. In secondo luogo, la capienza dell’impianto desenzanese è ottimale per consentire alle squadre di potersi trovare a loro agio e consente agli organizzatori di lavorare in sicurezza. Il Desenzano Calvina a livello organizzativo è una società che sa gestire al meglio questo tipo di eventi ed è in forte crescita. Non a caso dietro al Calcio Brescia e alla Feralpi Salò, società già collaudate, si sia collocata a dimostrazione delle sue ambizioni e del lavoro che quotidianamente svolge nel migliore dei modi. Non nascondo che i rapporti gioviali e la cortese collaborazione con Stefano Tosoni, Matteo Alberti e Claudio Monese, hanno semplificato l’accordo con il chiaro intento che il 2 giugno 2022 resti nella memoria dei ragazzi, come una delle loro migliori giornate di sport.”
Sempre in ottica settore giovanile, altro passo in avanti del Desenzano Calvina, che ufficializza la collaborazione con lo psicologo sportivo Aalrik Van Straten, francese che vive nella cittadina gardesana. Ecco le prime parole del professionista cresciuto a Bruxelles: “In collaborazione con gli allenatori del settore giovanile abbiamo pensato di creare un programma che coinvolga tutti i ragazzi del settore giovanile basato sulla cultura del mental coaching. Si dice spesso che tutto è nella testa. Non è esatto ma questa aiuta tantissimo soprattutto in questo periodo dove gli atleti vivono la loro vita con molto stress. Jacobs è un esempio di quanto un mental coach può essere di aiuto per raggiungere risultati importanti. Non si fa motivazione all’americana. L’idea si trova su due livelli: prima di tutto dare strumenti ad atleti e allenatori per motivare e auto motivarsi; l’altro principio invece si basa sulla preparazione per tutti gli eventi sportivi ai quali si è chiamati a competere. Principalmente si opera su una preparazione mentale e fisica”.