Chiamarsi Mister - Mario Donelli e la sua eredità da trasferire ai giovani: nel mondo con Milan Academy, in provincia con l'Albinoleffe. "La mia è una vocazione"

Sapere insegnare è un dono. Quando si parla di grandi ex talenti alle prese con la fine della carriera sul campo e l'inizio di quella sulla panchina, si pensa che le strade possano generalmente essere due, diametralmente opposte. Da una parte c'è chi non riesce a trasmettere, frenato dal proprio stesso genio; si dice ad esempio che tanto Platini quanto Magic Johnson siano andati in crisi nell'approccio al ruolo di coach, perché la loro visione non poteva essere condivisa, perché i giocatori non capivano, non vedevano quello che loro capivano e vedevano naturalmente. Più semplice dirigere che allenare, infatti le carriere dei due si sono aggiustate in quella direzione. Dall'altra parte, invece, c'è chi non può fare a meno di lasciare un'eredità. Nel rado insieme numero due troviamo il personaggio di questa settimana, Mario Donelli. Un 10 che maradoneggiava in campo, un mister in missione per conto di se stesso.

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