Quella del Cast Brescia è una rosa ricchissima, composta da petali straordinari per la categoria. Lo spogliatoio biancoazzurro è abitato da giocatori di spessore, qualità ed esperienza in ogni reparto, tutti preziosi per la conquista del titolo di Eccellenza.
Nella serata di festa al Seconda Classe, tuttavia, il più acclamato è stato il capitano Antonio Giosa, ministro della difesa. Nei festeggiamenti insieme ai vari Serio, Tognassi, Sodinha, Contratti, Mattei e ad una sfilza di giovani di belle speranze è stato assoluto protagonista anche Federico Peli, uno dei principali leader tecnici della squadra, come certifica l’eloquente graduatoria dei Top Player di categoria.
Ad accomunarli, peraltro, la soddisfazione per il secondo titolo consecutivo dopo quello conquistato un anno fa a Lumezzane.
“L’anno scorso si trattava di una promozione annunciata” racconta Giosa. “Sarebbe stato un delitto non vincere con quella squadra e quella struttura. Quest’anno siamo partiti per fare un campionato di vertice, consapevoli di avere valori tecnici importanti per la categoria. Vincere con tre giornate d’anticipo andando così avanti in Coppa, però, non ce lo saremmo aspettato. Tutto questo è stato possibile perché questo gruppo è composto da persone con valori umani al di sopra della media. Con una base di questo tipo le doti tecniche emergono più facilmente. Fare il triplete sarebbe qualcosa di incredibile. Peccato per la semifinale di andata, dove avremmo meritato un altro risultato. Nulla è perduto, abbiamo le potenzialità per ribaltare la situazione e faremo il massimo per uscire dal campo senza rimpianti. Lo faremo per rendere indimenticabile questa stagione e per ringraziare chi ha creduto in noi”.
Gli interrogativi sul futuro non sono al centro dei pensieri del difensore originario di Potenza: “Non ci interessano perché abbiamo una missione da portare a termine. A fine stagione, dopo aver dato tutti il massimo, tireremo le somme con grande felicità per ciò che è stato e grande obiettività in ottica futura”.
Dopo ben 368 presenze tra Serie A, B e C, Giosa ha parole dolci per il calcio dilettantistico: “Vi ho trovato alcuni valori che non è facile riscontrare nei professionisti ed ho constatato che non mancano organizzazione, competenza e passione. Forse ho perfino riscoperto anche il piacere di conquistarsi giorno dopo giorno le cose sul campo. A quarant’anni non era scontato”.
Parole significative anche quelle di Federico Peli: “Ciò che ci lega fuori dal campo vale più di tutto. Oggi proviamo una gioia immensa perché siamo consapevoli di aver compiuto un’impresa per il modo in cui è maturato questo primo posto. La cosa bella è che ci siamo sempre divertiti, abbiamo vissuto con passione ogni allenamento e alla domenica portavamo in campo quei sentimenti provati durante la settimana. La Coppa sarebbe la ciliegina sulla torta di una stagione perfetta, che nemmeno il più ottimista di noi avrebbe potuto immaginare, quindi mercoledì ci metteremo tutte le forze che abbiamo. Penso che questo gruppo meriti di coronare anche questo sogno”.
Ambizione e professionalità sono parole d’ordine per il classe ’94: “Siamo calciatori e il nostro dovere è pensare al campo. Tutto ciò che va oltre non ci riguarda. Il nostro compito è giocare ogni singola partita per vincere. Siamo arrivati a questo punto grazie a questo spirito. In questa squadra c’è una mentalità vincente, non abbiamo la pancia piena e vogliamo ottenere il massimo pensando solo al presente, non al futuro”.