Nel primo pomeriggio hanno rotto il ghiaccio anche le squadre inserite nel quarto girone del Torneo Internazionale di Gavardo, il D. In campo due società gemellate, ma non per questo meno disposte a fare amichevoli: Brescia e Milan.
A partire meglio sono le rondinelle, molto aggressive in avanti per cercare di asfissiare in costruzione i rossoneri. Nei primi 10′ il Brescia fa le tende nella metà campo degli avversari, che fanno fatica ad alleggerire. Il Milan riesce pian piano a trovare gli spazi per uscire dalla morsa attraverso le rotazioni in campo dei propri interpreti. Uno su tutti ha la personalità e le letture per manipolare la pressione.
Ora, immaginatevi: esterno basso di sinistra, fascia di capitano, maglia numero 3 dietro la schiena. Di sicuro Baratti non ha paura di indossare la storia, anche se di Maldini non ha di certo il fisico, ben più minuto. Di diverso ha anche l’interpretazione del ruolo, ben più moderna. Inizia basso a sinistra, poi si muove in mezzo ad aiutare lo sviluppo, quindi lo trovi magari a destra a creare superiorità. Gestirlo non è semplice per i biancoblù.
Ad ogni modo, da segnalare nel primo tempo c’è solo una situazione allo scadere, proprio per i milanesi: Kostyuk imbuca per Tarabugi, che serve al centro Colombo; il 7 è da solo ma liscia, alle sue spalle compare Crisci, che calcia sul portiere. Si va all’intervallo sullo 0-0.
La ripresa porta mister Ravera a passare dal 4-3-1-2 al 4-3-3 e, anche per via di alcune sostituzioni, il suo gioco trova più respiro. Ma è il Brescia che “rischia” il vantaggio: Lenzi dalla trequarti destra vede il taglio in area di Pasini sul secondo palo e gliela mette sulla testa, ma il 19 se lo mangia. Al 12′ la gara si sblocca attivando i due giocatori più in palla: Bettari gioca un filtrante per Kostyuk, che viene steso. Dal dischetto lo stesso numero 9 marca l’1-0.
2′ dopo ancora Milan: break di Crisci che si accentra in conduzione e serve il neoentrato Rampoldi, l’attaccante controlla, sposta palla sul destro e incrocia, fuori. Poco dopo si ripete la stessa scena, con la palla alta sopra la traversa. Arrivati agli sgoccioli dei regolamentari, lo spunto che dà il pareggio al Brescia. Merito di Pasini, che conquista palla in gegenpressing, alza la testa e dai 20 metri sorprende Scaccabarozzi con una parabola che si infila sotto la traversa. Non c’è più tempo, finisce 1-1.
Michele Ravera, allenatore del Diavolo, raccoglie il risultato con il sorriso: “Partecipiamo sempre con piacere a questo torneo, ci sono confronti sempre molto interessanti. Il Brescia è una squadra che avevamo già incontrato in campionato e anche oggi si è vista una bellissima partita. La grande differenza è nel numero di giocatori, qui si gioca a 11 e non a 9, cambiano distanze e tipologia di gioco, è il calcio dei grandi. Da questa esperienza mi aspetto una crescita del gruppo, come sempre, sotto tutti i punti di vista. Poi se arriva il risultato bene, se no pazienza”.
BRESCIA – MILAN 1-1
12’ st rig. Kostyuk (M), 19’ Pasini (B)
Brescia (4-2-3-1): Giglione; Vitali (18’ st Del Vecchio), Festa, Franzoni, Papetti (18’ st Bergamaschi); Nichesola, Belli; Lenzi, Pasini, Calamaio (1’ st Sarasini); Bonomi (13’ st Mantague). A disposizione: Mattei, Rizzola, Altieri, Possi, Giammanco. Allenatore: Pedroni.
Milan (4-3-1-2): Scaccabarozzi; Colombelli, Fresolone, Donato, Baratti (18’ st Galimberti); Tarabugi (1’ st Baldelli), Miglioranza, Crisci (15’ st Casciaro); Grimoldi (13’ st Gagliardi); Kostyuk (13’ st Rampoldi), Colombo (1’ st Marku). A disposizione: Tafuri, Somma, Massaro. Allenatore: Ravera.
MVP: Riccardo Baratti (2012, Milan).
Arbitro: Pasetti di Brescia.