Torneo di Gavardo - Impresa Slavia Praga, il Brescia si butta via

Tutte le storie epiche hanno due facce: da un lato l’impresa, dall’altro il disastro. La partita che decideva l’ultima qualificata del girone D può essere quindi raccontata da due punti di vista diametralmente opposti: il punto di vista del Brescia, avanti 3-0 a meno di 10′ dalla fine e con l’uomo in più, o il punto di vista dello Slavia Praga, la squadra passata ai quarti di finale del Torneo Internazionale di Gavardo.

 

 

 

I cechi mettono in campo dal primo minuto la loro filosofia: si gioca palla a terra, si costruisce dal basso. Le rondinelle alzano quindi il pressing e nella prima frazione domineranno il gioco partendo proprio da recuperi palla alti. Succede questo al 7′, quando Pasini emerge dalla destra e crossa per Bonomi, che al secondo tentativo (sul primo si oppone Skorpil) trova il vantaggio. Nichesola si lancia verso la porta ma strozza il sinistro a lato, poi tra 16′ e 17′ la situazione che cambia la gara.

C’è un altro biancoblù solitario involato verso l’obiettivo, Pasini, e Hlavat lo mette giù, fermando una chiara occasione da rete. Rosso. Sulla stessa punizione Lenzi calcia tagliato trovando una deviazione ed il fondo della rete. 2-0 Brescia. 2′ dopo diventa 3-0. A creare è ancora Pasini (nettamente il migliore in campo), stavolta mette un cioccolatino dalla sinistra per Nichesola, per il quale è semplice fare 3-0.

Nella ripresa ci si aspetta una prova di controllo da parte dei bresciani e per una dozzina di minuti è quello che avviene, anche se, per assurdo, lo Slavia comincia a costruire le prime situazioni pericolose, nonostante l’uomo in meno. E al 12′ suona il primo allarme: distrazione difensiva, Plahcek si trova da solo a centro area, pallonetto morbido al portiere in uscita e 3-1. 3′ dopo altra palla persa dai ragazzi di mister Pedroni, giro palla veloce al limite dell’area da destra a sinistra e Vradec, troppo libero, che tira a giro sul secondo palo per il 3-2. L’emorragia non si ferma. Al Brescia viene giustamente annullato un gol per fuorigioco, sul cambio di campo capitan Kocina, che sarebbe un difensore, va in incursione solitaria sulla destra, alza la testa e trova ancora una volta Vradec pronto, sul secondo palo, per il tap-in.

3 gol in 5 minuti, peggio di Istanbul. Ci sarebbe ancora tempo per vincere e qualificarsi e la chance arriva, ma Hosek si immola sulla linea per salvare una palla diretta in rete. Le ultime due azioni sono marcate Praga, con Giglione che salva i suoi dalla sconfitta leggendo bene dei contropiede ed uscendo alto per evitare degli uno contro zero.

Finisce 3-3, passa lo Slavia Praga (addirittura da primo del girone, con il Milan secondo) e il Brescia finisce dalla parte sbagliata della storia.

Tuttavia, a fine match mister Francesco Pedroni non dispera: “Sono lezioni da imparare, fa parte del percorso di crescita, anche se chiaramente dispiace, eravamo ad un passo dalla qualificazione. Abbiamo abbassato troppo la tensione, cosa che non deve succedere. Si impara sempre qualcosa. Brucia perché nel primo tempo, impostato molto bene, eravamo sopra 3-0. Peccato, andiamo via con un grosso rammarico, ma abbiamo ancora alcune partite da giocare. Questa del Torneo di Gavardo è una grossa esperienza, i ragazzi ci tengono, sono manifestazioni top con squadre importanti con le quali non si deve mai mollare”.

 

 

 

SLAVIA PRAGA – BRESCIA 3-3
7’ pt Bonomi (B), 17’ Lenzi (B), 19’ Nichesola (B); 12’ st Plahcek (S), 15’ Vradec (S), 17’ Vradec (S)

Slavia Praga (4-1-4-1): 1 Skorpil; 8 Botuari (1’ st 4 Hosek), 19 Hlavat, 6 Kocina, 13 Dvorak (1’ st 11 Ficl); 15 Chlumsky; 3 Bayo (1’ st 3 Smutny), 12 Pokorny, 20 Vradec; 10 Valenta (1’ st 21 Plahcek); 18 Balek (1’ st 17 Pavr). Allenatore: Kalisky.

Brescia (4-2-3-1): 1 Giglione; 2 Vitali (16’ st 13 Rizzola), 4 Festa, 5 Franzoni, 3 Papetti; 6 Belli (16’ st 20 Possi), 8 Nichesola; 18 Lenzi (7’ st 11 Del Vecchio), 19 Pasini, 7 Sarasini (7’ st 10 Calamaio); 14 Bonomi (7’ st 9 Mantague). A disposizione: 12 Mattei, 15 Bergamaschi, 16 Altieri, 21 Giammanco. Allenatore: Pedroni.

MVP: Manuel Pasini (2012, Brescia).

Arbitro: Trentini di Brescia.

Note: espulso Hlavat (S) al 16’ pt per DOGSO.

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