Dalla scuola calcio Mario Bettinzoli al palcoscenico della Kings League. Dallo sperare in un “+3” al Fantacalcio di Caputo e Naingollan davanti alla televisione, a condividerci campo e spogliatoio. Dal campionato di Serie D vinto a Gozzano ad una qualificazione alle finali di Parigi con i suoi “TRM”. Stiamo parlando di Alessandro Vagge, portiere nato a Brescia ma consacratosi fuori provincia, intervenuto ai nostri microfoni per raccontare la sua esperienza.
Andiamo con ordine, Vagge inizia la stagione 2024/2025 scendendo in eccellenza dopo tanti anni di Serie D. La maglia è quella dell’Fc Milanese e l’obiettivo è ben chiaro.
“Avevamo una squadra attrezzata per vincere il campionato. Ho comprato casa a Milano e, per una scelta di vita, sono sceso di una categoria firmando per l’Fc Milanese. La stagione era in linea con gli obiettivi, siamo partiti bene, eravamo tra le prime della classe ma, verso novembre, la società ci ha informato che non sarebbe riuscita a terminare l’annata a causa di problemi economici. Noi giocatori, di conseguenza, abbiamo rescisso il contratto, è stata una situazione particolare, potevamo vincere il campionato e ci siamo ritrovati con nulla dall’oggi al domani“.
Chiusa una porta, si apre un portone e a quello di Vagge bussa la Kings League, nello specifico la squadra dei “Trm” del noto Streamer “The Real Marza”.
“Mi hanno chiamato due giorni dopo il caos scoppiato all’Fc Milanese. Al momento sono contentissimo della scelta che ho fatto, ciò che è successo è stata una mazzata, volevo ripartire ma con più leggerezza, mi è capitata quest’occasione e ho preso la palla al balzo. La stagione sta andando molto bene, abbiamo vinto la fase iniziale e ci siamo qualificati per le finali di Parigi. Secondo me, il mondo Kings League, ha grossissimi margini di crescita, da dentro lo si percepisce ancora di più, arriva a tutti in modo facile, veloce e diretto. E’ un qualcosa di grosso”.
Talmente grosso che, oltre a giocatori di Serie D ed Eccellenza, i protagonisti sono ex giocatori professionisti. Capitano dei “TRM”, per esempio, è Francesco “Ciccio” Caputo.
“Ciccio è un esempio per tutti, nonostante la sua carriera e il suo passato, in campo dà l’anima. Non è scontato, si allena forte e pretende il massimo da tutti, è un leader e averlo con noi nello spogliatoio, a darci consigli e spronarci, non sembra vero. Oltre a lui, abbiamo giocato contro Radja Naingollan, esperienza bellissima e stimolante. Quando lo guardavo in televisione non pensavo potesse mai capitarmi di giocarci contro. Sono molto contento anche di aver legato moltissimo con alcuni compagni di squadra, Colombo e Marcone su tutti. Il brutto infortunio di quest’ultimo è stata un duro colpo, è un bravissimo ragazzo ed è fortissimo, non vediamo l’ora che ritorni”.
Secondo alcune indiscrezioni, però, alcuni club starebbero storcendo il naso al doppio tesseramento “Figc-Kings League” spingendo per una scelta dei giocatori ad inizio stagione: o uno o l’altro …
“Per ora non sappiamo nulla, fuori si dice una cosa, nel mondo Kings League si dice altro, spero si trovi un compromesso. Si deve trovare una quadra generale anche, e soprattutto, perché sono mondi completamente diversi. Qui, magari c’è meno calcio, ma sicuramente maggiore visibilità. L’anno prossimo mi piacerebbe proseguire in Kings League e trovare una squadra a undici in modo tale da combinare le due cose, spero vivamente che le regole lo permetteranno. Attualmente, avendo solo questo, mi concentro esclusivamente sui Trm, vogliamo arrivare alla finale di Torino e far bene anche a Parigi”.
Chiuso il capitolo Kings League, riavvolgiamo il nastro. Gli inizi all’oratorio Bettinzoli, il settore giovanile a metà tra Chievo e Feralpisalò e la definitiva consacrazione in Serie D. Un bel percorso di crescita che ha consentito ad Alessandro di togliersi diverse soddisfazioni e conoscere allenatori importanti.
“Ho iniziato nel Mario Bettinzoli, inizialmente giocavo fuori poi sono passato in porta. Il picco massimo l’ho raggiunto con gli allievi del Chievo ma non giocavo molto. La “Berretti” l’ho fatta a Salò. Sono arrivato come terzo ma pian piano mi sono imposto fino a diventare il primo. Nell’esperienza in Feralpi ho avuto come allenatore Filippini, per me è stato fondamentale: erano i primi tempi in cui il portiere era molto sollecitato a giocare con i piedi, il mister ha cavalcato quest’onda e, devo dire, mi ha aiutato molto a sviluppare anche quell’area del mio gioco. Dopo di chè tantissima Serie D: ho giocato a Ponte San Pietro, Carpaneto, Gozzano e Fiorenzuola, qui ho avuto come allenatore Dionisi, attualmente al Palermo, ci ha lasciato tante belle cose”.
In Serie D, oltre che per le parate, Vagge si è contraddistinto anche per aver realizzato due reti …
” Per un portiere è inusuale segnare, figuriamoci farne due. Il primo è stato molto importante, giocavo nel Gozzano, eravamo in trasferta a Tortona. Ci serviva un punto per salvarsi e, in pieno recupero, eravamo sotto 1-0. Sono salito sull’ultimo calcio d’angolo e ho realizzato di testa certificando la permanenza in categoria.
La seconda rete è stata un pò più fortunosa, si è trattato di un rinvio, mettici il vento, mettici la pioggia, son riuscito a fare gol”.
Ti auguriamo di farne altri in Kings League. Viste le dimensioni ridotte, per un portiere goleador come te, sarà un gioco da ragazzi. In bocca al lupo!
Andrea Scotti