Il dato è sorprendente. Secondo una recente indagine, infatti, sono oltre 15 milioni le persone che in Italia nell’ultimo anno hanno acquistato un ricambio per la propria auto via internet. Un valore che, ponderando il dato su base bresciana, porterebbe il numero della leonessa ad almeno 300mila: insomma, un bresciano su quattro.
Ma se fare questo tipo di calcolo non è semplice (la questione è sempre quella del pollo di Trilussa), altri valori testimoniano in maniera inequivocabile la portata del fenomeno. Il mercato dei ricambi-auto via internet, infatti, vale 13 miliardi di euro, oltre un miliardo al mese.
CHE RICAMBI AUTO SI COMPRANO ON LINE?
Ma cosa comprano gli italiani e i bresciani via internet? Ovviamente la gran parte degli acquisti si concentra sui prodotti di largo consumo e sugli accessori, anche nel settore auto. Dunque: tappetini, profumatori per ambienti, copri-volante, copri sedile oppure gadget più curiosi come i raffreddatori di bibite per automobile. Per non parlare ovviamente dei pneumatici, uno dei beni più gettonati dal popolo della rete. Sono in molti, però, ad acquistare anche prodotti più “tecnici”: non solo i classici cerchioni cromati, le lampadine dei fanali o le batterie, ma pezzi di ricambio che richiedono competenze non da poco per essere utilizzati correttamente.
E’ il caso dei dischi dei freni o delle pompe, dei catalizzatori e degli ammortizzatori. Siti come www.TuttoAutoRicambi.it, infatti, permettono di comprare qualsiasi pezzo esista in commercio e per qualsiasi modello, con la possibilità di scegliere fra i ricambi di tutte le marche (come Fiat, Alfa Romeo, Ford, Bmw, Opel e Renault) e quelli “universali” (video). Ovviamente il risparmio rispetto ai negozi di ricambi e alle auto-officine è assicurato e può arrivare anche a percentuali davvero significative. Ma, per mettere mano ad alcune parti della propria vettura, l’on line e i tutorial via web non bastano: in quel caso, ovviamente, servono competenze acquisite sul campo. E questa rimane una delle principali garanzie a tutela del mercato tradizionale.