«La causa di fondo è il panico, per capire che cosa l'abbia scatenato bisogna aspettare». Le parole di Renato Saccone, prefetto di Torino, sintetizzano ed aiutano a definire i contorni di una serata maledetta, quella vissuta ieri da oltre trentamila juventini in piazza San Carlo, cuore del capoluogo piemontese. Il risultato sportivo non c'entra, c'entra un fenomeno di massa difficile da interpretare, una tragedia forse solo sfiorata (tre degli oltre 1.500 soccorsi, tra cui un bimbo, sono ora ricoverati in codice rosso) che verrà ricordata da molti, per sempre. Tra questi, anche un dilettante bresciano, un ragazzo innamorato dei colori bianconeri, che ci ha raccontato il suo personalissimo incubo. Una testimonianza su cui ci sarebbe da riflettere.