Con l'articolo 11 del codice di giustizia sportiva, non si scherza. L'insulto razziale, dalla scorsa estate, è punito senza se e senza ma con 10 giornate di squalifica. Parecchi dilettanti ne hanno fatto le spese in questa stagione e, da ieri, alla lista si aggiunge un altro bresciano. Ben più giovane, ma con la maglia dell'Atalanta sulle spalle.
Alberto Grassi, centrocampista classe 1995 (ha compiuto 19 anni venerdì scorso), nato nella nostra città ma cresciuto sin da bambino nel club bergamasco, ha proferito verso un avversario del Verona (campionato Primavera) un "alzati vu cumprà" che, secondo il direttore di gara e il giudice sportivo poi, era da punire con il massimo della pena. 10 giornate, appunto. Ben che gli vada, per quest'anno, potrà tornare solo in caso di finale scudetto a giugno in quel di Rimini. Arrivederci pure alla nazionale Under 19, nella quale era da tempo titolare fisso.