E' un grande quarto posto per Daniela Merighetti nella discesa libera delle Olimpiadi di Sochi. Ma quel bronzo, mancato per soli 17 centesimi, per ora procura tanta rabbia quanta soddisfazione per lo storico risultato, inedito per lo sport bresciano nei Giochi invernali.
La "nostra" è arrivata a un passo dalla medaglia di bronzo conquistata dalla svizzera Gut, mentre l'oro è andato pari merito alla slovena Maze e all'altra elvetica Gusin. Dada, scesa con il pettorale numero 8, ha buttato la medaglia nell'ultimo tratto di gara: sin lì era seconda, dietro alla Maze ma davanti alle svizzere. E, per gran parte della gara, è stata in zona podio prima della discesa della slovena, l'ultima concorrente davvero temibile dopo i flop delle favorite Riesch e Fenninger.
La Merighetti coglie il miglior risultato di una stagione negativa, che fin qui le aveva consegnato solo l'ottavo posto di Cortina prima della partenza per la Russia. Sfata anche una tradizione sfortunata per lei ai Giochi, anche se quel bronzo mancato è difficile da mandare giù. Male, invece, le sorelle Fanchini. Elena, la più attesa, è dodicesima. Nadia, argento mondiale in carica, è ventunesima. Sabato, prò, è già tempo di Supergigante. Le Olimpiadi bresciane non sono ancora finite. Chissà...