Alla fatidica data del 15 gennaio, quando secondo Giampietro Manenti dovrebbe diventare ufficiali l'acqusizione del Brescia da parte di Mapi Group, mancano ancora 5 giorni. Saranno lunghi, intensi.
Gino Corioni aspetta. Un po' per scaramanzia, soprattutto perché di soldi ancora non ne ha visti, lancia un messaggio all'acquirente attraverso 'Bresciaoggi': "Finché il Brescia è mio, lo gestisco io. Se vuole occuparsi di mercato, benissimo. Ma faccia presto, perché tra tre settimane chiude...".
Vedere moneta, vendere cammello insomma. La situazione è chiara. Così come è ormai acclarato che sia Ubi Banca, che "controlla" i debiti della società, ad avere preso in mano la situazione. Ci sono incontri, con Manenti presente in città, le garanzie sembra possano arrivare direttamente dall'Ucraina: arriverebbero da qui i soldi utili per comprare la società, del resto anche Manenti e la Mapi hanno sempre ammesso che i denari per il Brescia sarebbero arrivati dall'estero.
Non resta che aspettare. A tutti, squadra compresa. Ma non è affatto certo che il 15, nel bene o nel male, si chiuda la storia. La telenovela potrebbe durare ancora a lungo...