Tutto troppo bello, tutto troppo improvviso. Dopo l'iniziale euforia per un passaggio di proprietà che gran parte del tifo bresciano aspettava da anni, ora iniziano a insinuarsi i primi dubbi sulla Mapi Group, società attiva nel campo dei servizi di recente formazione (aprile 2013) con sede legale in Slovenia a Nova Gorica.
Il capitale sociale è di 7500 euro, l'amministratore delegato Giampietro Manenti ha assicurato che il budget a disposizione è molto più ampio ma arriva tutto da soci italiani e non stranieri, come era stato indicato in un primo momento accreditando la Gazprom come mente del progetto.
Insomma, Manenti dichiara di avere pronti 200 milioni da investire nel Brescia con "un progetto europeo nel giro di tre stagioni". Ma, per il momento, non si capisce da dove arrivino questi soldi. Eppure, il 7 gennaio, potrebbe essere già il momento delle firme. Il 2 gennaio ci sarà un nuovo incontro. La speranza è che si diradino anche le nubi. E' un momento di svolta atteso da tempo, ma la vera beffa sarebbe dover poi rimpiangere Corioni. Che, nel bene e nel male, ha tirato avanti la baracca sempre e comunque negli ultimi 23 anni.