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C'è ancora chi giustifica Marco Giampaolo, specie fuori dai confini bresciani. Ma, onestamente, l'addio del tecnico alla città, alla squadra (per due giorni non si è fatto trovare nemmeno dai giocatori sul cellulare, non è nemmeno passato a salutarli al campo) e alla società (il presidente Corioni lo ha definito "strano e maleducato" dopo quanto è accaduto), lascia a desiderare. Le dichiarazioni rilasciate ieri all'Ansa identificano tuttavia due bersagli diretti nelle parole del tecnico: i tifosi e, in parte, la società stessa, readi aver amplificato (con i giornalisti, altro nemico del tecnico durante la sua avventura) le possibilità di serie A del Brescia. Anche se, a noi, risulta che il primo a parlare di promozione negli spogliatoi fosse proprio lui... |