“Se una persona è appassionata di calcio provinciale e vuole trovare informazioni e approfondimenti sul tema il punto di riferimento giornalistico e mediatico è sicuramente CalcioBresciano”.
Non ha dubbi Cristian P., impiegato cinquantenne che ha sottoscritto la membership premium numero 10 poche ore dopo il lancio del nuovo corso di CBS. “L’ho fatto con convinzione, anche perché ritengo che un servizio del genere e gli sforzi dei redattori meritino la quota richiesta. Personalmente ho apprezzato molto i contenuti proposti nel nuovo piano editoriale, soprattutto quelli dedicati al calcio giovanile. Ho percepito un cambio di marcia in questo senso e ritengo sia importante, perché sono proprio i campionati giovanili la linfa vitale di tutto il movimento. Mi piace l’attenzione e lo stile con cui vengono seguiti i big match”.
Il decimo membro del CBS Club non riveste ruoli all’interno delle società sportive del territorio: “Sono un semplice appassionato e genitore di due giovani calciatori. Il più grande si è appena affacciato al mondo delle prime squadre; il secondo milita negli allievi. Entrambi al Cazzagobornato. Anch’io giocavo da ragazzo, ora li seguo e sostengo, ma limitandomi a osservare, a emozionarmi e, all’occorrenza, a fare da equilibratore per dare un consiglio, se necessario, nei momenti di difficoltà o di particolare euforia. Faccio il papà, tutto qui. Per gli aspetti tecnici c’è il mister”.
Un futuro con un ruolo attivo, tuttavia, non è da escludere: “Magari tra qualche anno, quando andrò in pensione. Mi piacerebbe fare il dirigente accompagnatore. Il calcio è un ambiente che mantiene giovani e attivi, che aiuta a coltivare relazioni che durano nel tempo”.
Quanto alla fede calcistica i colori di riferimento sono il bianco e il nero: “Simpatizzo per la Juventus, non mi definirei un tifoso. È un anno complicato, in cui il club sta scontando errori di valutazione e programmazione. L’investimento su Cristiano Ronaldo ha generato squilibri nella rosa, che si è indebolita. Gli allenatori hanno pagato per tutti. Pirlo meritava la conferma. Nel giro di pochi mesi ha cercato di dare un’impostazione alla squadra. Ha gettato le basi, ma non è bastato. Peccato”.
Più che l’andamento lento di Chiellini e compagni a preoccupare il nostro lettore è il riacutizzarsi della pandemia, sulla quale non si riesce a scrivere la parola fine: “Questo ennesimo stop non ci voleva. Ha deluso le grandi aspettative di ripresa che erano maturate grazie all’avvento dei vaccini. Il timore di trovarsi ancora bloccati non è bello e rischia di generare un certo distacco dallo sport, soprattutto nei più giovani, alimentando i rischi di abbandono precoce e dispersione. La mia speranza, ovviamente, è che si possa tornare presto a giocare concludendo serenamente i campionati per poi iniziare a vivere nuove stagioni senza intoppi. È davvero un peccato dover leggere di protocolli e politica anziché di vicende di campo”.
A proposito di letture Cristian non fa mancare il suo prezioso consiglio alla nostra redazione: “Se posso dare uno spunto proporrei di stilare settimanalmente le Top11 delle categorie dilettantistiche. Per il resto andate avanti così!”.
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