Morosini scaccia la crisi: doppietta e vittoria con il Como, 41 giorni dopo. Rondinelle di nuovo in zona playoff

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Finalmente Brescia! 41 giorni dopo l’ultimo successo con il Cesena, sempre in casa e sempre per 2-1, ritorna la vittoria per le rondinelle contro il Como, piegato dalla doppietta di un Morosini tornato a splendere come nei giorni migliori. Ganz, tra i più attesi nelle fila lariane, ha provato a frapporsi alla vittoria con il rigore del pareggio al 18′ della ripresa ma il pari, momentaneo, è durato solo 12 minuti. Il Brescia torna all’ottavo posto, in piena zona play off con 42 punti.

Primavera e Berretti: Possanzini fa il botto, vince 7-3 con il Vicenza! Pari per la Feralpisalò, il Lumezzane perde a Rimini

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La Primavera di Davide Possanzini, con il ritorno di Strada e Said, ha continuato a giocare bene come ha sempre fatto e, in più, ha iniziato a vincere. Anzi, a stravincere. Oggi, a Castegnato, il 7-3 al Vicenza è pesante e testimonia un attacco in grande salute con i due di cui sopra grandi protagonisti: tripletta per il figlio d’arte, un gol per il bresciano-napoletano, a segno anche Scopelliti (doppietta) e Milanesi. Scendendo in Lega Pro, il Lumezzane torna a giocare dopo il riposo ma perde di misura a Rimini, mentre la Feralpisalò impatta con la Reggiana nell’anticipo della gara che inizierà alle 17.30 per i “grandi”.

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L’Identiquota: il profilo dei migliori giovani made in Brescia. Puntata numero 17: Fabio Arrigoni

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Uno juventino che ha ama alla follia Vidal, suo modello tecnico in campo, non potrà non aver guardato la recente sfida di Champions tra Juve e Bayern con occhi nostalgici. Fabio Arrigoni, diciottenne centrocampista dal dribbling facile, prova a seguire la scia del suo idolo crescendo a Calvina sotto la guida di un’istituzione del calcio dilettanti come Mauro Moreschi. Per provare ad imitare Re Artù, appurato che il ruolo è lo stesso, servono grinta da vendere e gol pesanti. I lavori sono in corso e qualche risultato, dal punto di vista realizzativo, si può già ammirare: rete vittoria nell’1-0 al Real Dor, gol del momentaneo pareggio nel 2-1 con l’Asola di domenica scorsa. Senza contare quel guizzo al 90′ con cui la Feralpi Salò Allievi impattò due anni fa contro l’Inter; per un cuore bianconero cosa c’è di meglio di uno sgambetto ai nerazzurri?

FantaTopPlayer – Luca Colosio, da Concesio a Bovezzo, sfidando le rivalità, per trascinare i giovani terribili di mister Venturini

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A volte per ritrovare la passione vera devi lasciare andare l’amore di una vita. Mettersi alle spalle l’esperienza più importante, per ricominciare con nuovi stimoli, con nuovi obiettivi, in un ambiente diverso. Deve essere stata dura per Luca Colosio, ragazzo di Concesio molto legato al paese, abbandonare il suo Sant’Andrea e prendersi una pausa col calcio dilettanti. Fin da piccolo il bianco blu è stato il colore della sua identità calcistica, ma nei primi mesi della stagione 2014/2015 qualcosa si è rotto, il feeling di sempre è venuto a mancare, e non importa per colpa di chi. Ci sono voluti sei mesi “sabbatici” per rivederlo in campo, sempre in Seconda, anche se con una maglia radicalmente diversa da quella bianco blu. La casacca giallo rossa del Bovezzo, i colori dei rivali.

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Scuffet, oggi a Brescia con il suo Como: da nuovo Buffon a portiere più battuto della Serie B, la sua strana parabola (ha ancora 19 anni…)

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Dal Corriere della Sera-Brescia

Febbraio 2014: debutto in Serie A con la maglia dell’Udinese a 17 anni. Aprile 2014: convocazione di Cesare Prandelli per uno stage in vista del Mondiale, con forte spinta mediatica per portare in Brasile il “nuovo Buffon” (poi ci andò Perin). Luglio 2014: l’Atletico Madrid, campione di Spagna, gli offre un contratto quinquennale da 4,5 milioni ma la famiglia lo blocca perché non vuole lasci casa nell’anno della maturità.

Il nuovo numero uno della Fifa ha sangue camuno: Gianni Infantino ha vissuto a Piamborno con la mamma Maria Minolfi. Disse al Gdb: “La mia prima partita fu a Darfo Boario, di cui sono ancora tifoso”

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Una bella storia, emersa solo nelle ultime ore ma già raccontata da Sergio Gabossi nel 2007 sul Giornale di Brescia. Quando Gianni Infantino lavorava per l’Uefa, ma non era ancora nè l’uomo conosciuto da tutti per i sorteggi Uefa, nè – da ieri – il presidente della Fifa. Ovvero, il numero uno del calcio mondiale. Nel sangue dello svizzero, nato a Briga, c’è molto sangue bresciano. Per la precisione camuno. La madre, Maria Minolfi (il padre è di Reggio Calabria), è nata e cresciuta a Piamborno dove aveva un’edicola e anche il piccolo Gianni, durante la sua infanzia, ha vissuto parecchi anni a Brescia in Vallecamonica.

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Chi fischia domenica? Gli arbitri dei dilettanti (28 febbraio)

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Vi capita mai, preparando il prossimo match, di pensare più alla speranza di avere un buon arbitro che a dissezionare il sistema di gioco avversario? Tornate mai a casa dopo una partita riflettendo tra voi stessi: “Se avessi saputo che mi avrebbe arbitrato quello lì sarei andato al lago…”? Vi è mai rimasta la voglia di scoprire il nome di quel direttore di gara, guardalinee, assistente, che così bene aveva condotto uno dei vostri incontri, per fargli magari i complimenti via Facebook (in posta privata chiaramente, così che nessun compagno potesse prendervi in giro)? Ecco, calciobresciano.it, come ogni venerdì, vi mette nero su bianco, a distanza di un clic, tutte le designazioni arbitrali delle squadre bresciane iscritte ai campionati dilettantistici.

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Governolese e Breno, fughe per la vittoria: a Pasqua avranno già vinto il campionato? Difficile ma possibile

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Lungi da noi voler “gufare” qualcuno ma, numeri e calendario alla mano, Governolese e Breno possono recitare in salsa bresciana la parte del nostro Paris Saint Germain. La squadra di Zlatan Ibrahimovic, con 24 punti di vantaggio sul Monaco a 11 gare dal termine, potrebbe già festeggiare la Ligue 1 tra due o al massimo tre giornate. Alle leader di Promozione (girone D) e Prima Categoria (girone G) potrebbe servirne una in più, giusto in tempo per trovare la promozione nell’uovo di Pasqua.

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Vighenzi, caccia ai veterani per la salvezza: con Pellegrini c’è l’accordo, Vernali tentenna. Tentazione forte, ma non vuole abbandonare i compagni del Csi

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Più che una suggestione, nelle ultime ore è diventata una trattativa concreta. La Vighenzi ha bisogno di un nuovo portiere ed è ricorsa all’esperienza di Enrico Pellegrini, numero uno il cui curriculum tra i dilettanti parla da solo, attualmente fermo ma ancora molto affidabile tra i pali. Buizza ha a disposizione due giovani in quel ruolo, Pasini (infortunatosi domenica) e Segna. Per cautelarsi, ha chiamato Pellegrini e ha trovato disponibilità: oggi diventerà ufficiale il suo arrivo a Padenghe.