Calciobresciano.it apre una finestra sul più prossimo futuro del calcio nostrano e vi porta, prima di tutti, sui campi provinciali, regionali e nazionali calcati dalle nostre formazioni Juniores. Questi i risultati della giornata di ieri su tutti i campi, marcatori e classifiche aggiornate compresi.
Autore: Bruno Forza
Mr2 incontra i mister – Adriano Cadregari: “Alla fine del Viareggio ero triste perchè si concludeva un’esperienza fantastica. Ora mi occupo di formazione, è quello che manca in Italia per tornare a sfornare campioni”
Fantacalcio Bresciano, sesta giornata seconda fase: risultati e classifiche di campionato e coppa
La sesta giornata del Fantacalcio Bresciano, arrivato alla sua fase finale, era fondamentale per definire gli equilibri di forza in campionato (dove Nicole è la nuova capolista solitaria) e sciogliere gli ultimi dubbi relativi al passaggio del turno in Coppa. Anche qui, non sono mancate le sorprese: da questo weekend inizia la fase ad eliminazione diretta, con gli ottavi in doppia sfida (andata e ritorno). Sarà così sino alla finale.
La Feralpi torna sulla terra: dieci minuti di follia a Reggio Emilia, playoff a rischio
Morosini scaccia la crisi: doppietta e vittoria con il Como, 41 giorni dopo. Rondinelle di nuovo in zona playoff
Primavera e Berretti: Possanzini fa il botto, vince 7-3 con il Vicenza! Pari per la Feralpisalò, il Lumezzane perde a Rimini
La Primavera di Davide Possanzini, con il ritorno di Strada e Said, ha continuato a giocare bene come ha sempre fatto e, in più, ha iniziato a vincere. Anzi, a stravincere. Oggi, a Castegnato, il 7-3 al Vicenza è pesante e testimonia un attacco in grande salute con i due di cui sopra grandi protagonisti: tripletta per il figlio d’arte, un gol per il bresciano-napoletano, a segno anche Scopelliti (doppietta) e Milanesi. Scendendo in Lega Pro, il Lumezzane torna a giocare dopo il riposo ma perde di misura a Rimini, mentre la Feralpisalò impatta con la Reggiana nell’anticipo della gara che inizierà alle 17.30 per i “grandi”.
L’Identiquota: il profilo dei migliori giovani made in Brescia. Puntata numero 17: Fabio Arrigoni
Uno juventino che ha ama alla follia Vidal, suo modello tecnico in campo, non potrà non aver guardato la recente sfida di Champions tra Juve e Bayern con occhi nostalgici. Fabio Arrigoni, diciottenne centrocampista dal dribbling facile, prova a seguire la scia del suo idolo crescendo a Calvina sotto la guida di un’istituzione del calcio dilettanti come Mauro Moreschi. Per provare ad imitare Re Artù, appurato che il ruolo è lo stesso, servono grinta da vendere e gol pesanti. I lavori sono in corso e qualche risultato, dal punto di vista realizzativo, si può già ammirare: rete vittoria nell’1-0 al Real Dor, gol del momentaneo pareggio nel 2-1 con l’Asola di domenica scorsa. Senza contare quel guizzo al 90′ con cui la Feralpi Salò Allievi impattò due anni fa contro l’Inter; per un cuore bianconero cosa c’è di meglio di uno sgambetto ai nerazzurri?
FantaTopPlayer – Luca Colosio, da Concesio a Bovezzo, sfidando le rivalità, per trascinare i giovani terribili di mister Venturini
A volte per ritrovare la passione vera devi lasciare andare l’amore di una vita. Mettersi alle spalle l’esperienza più importante, per ricominciare con nuovi stimoli, con nuovi obiettivi, in un ambiente diverso. Deve essere stata dura per Luca Colosio, ragazzo di Concesio molto legato al paese, abbandonare il suo Sant’Andrea e prendersi una pausa col calcio dilettanti. Fin da piccolo il bianco blu è stato il colore della sua identità calcistica, ma nei primi mesi della stagione 2014/2015 qualcosa si è rotto, il feeling di sempre è venuto a mancare, e non importa per colpa di chi. Ci sono voluti sei mesi “sabbatici” per rivederlo in campo, sempre in Seconda, anche se con una maglia radicalmente diversa da quella bianco blu. La casacca giallo rossa del Bovezzo, i colori dei rivali.
Scuffet, oggi a Brescia con il suo Como: da nuovo Buffon a portiere più battuto della Serie B, la sua strana parabola (ha ancora 19 anni…)
Dal Corriere della Sera-Brescia
Febbraio 2014: debutto in Serie A con la maglia dell’Udinese a 17 anni. Aprile 2014: convocazione di Cesare Prandelli per uno stage in vista del Mondiale, con forte spinta mediatica per portare in Brasile il “nuovo Buffon” (poi ci andò Perin). Luglio 2014: l’Atletico Madrid, campione di Spagna, gli offre un contratto quinquennale da 4,5 milioni ma la famiglia lo blocca perché non vuole lasci casa nell’anno della maturità.
Il nuovo numero uno della Fifa ha sangue camuno: Gianni Infantino ha vissuto a Piamborno con la mamma Maria Minolfi. Disse al Gdb: “La mia prima partita fu a Darfo Boario, di cui sono ancora tifoso”
Una bella storia, emersa solo nelle ultime ore ma già raccontata da Sergio Gabossi nel 2007 sul Giornale di Brescia. Quando Gianni Infantino lavorava per l’Uefa, ma non era ancora nè l’uomo conosciuto da tutti per i sorteggi Uefa, nè – da ieri – il presidente della Fifa. Ovvero, il numero uno del calcio mondiale. Nel sangue dello svizzero, nato a Briga, c’è molto sangue bresciano. Per la precisione camuno. La madre, Maria Minolfi (il padre è di Reggio Calabria), è nata e cresciuta a Piamborno dove aveva un’edicola e anche il piccolo Gianni, durante la sua infanzia, ha vissuto parecchi anni a Brescia in Vallecamonica.