Giovanili, pronti a un weekend caldo: la situazione

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Non ci siamo dimenticati di loro: ecco il punto sulle squadre giovanili bresciane, impegnate in tornei nazionali, regionali e provinciali. Anche stavolta sono molti i temi interessanti scaturiti dai tantissimi match disputati nello scorso weekend, in attesa di quello che sta arrivando. Tante storie di calcio del domani: ve ne raccontiamo alcune.

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Fantacalcio Bresciano, Ettore Conti porta in alto l’orgoglio camuno. La tappa è sua, nella generale regge Copelli ma si fanno largo i “veterani” Gustinelli e Angarano

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Passano le giornate e la classifica del Fantacalcio Bresciano tende ad emarginare gli “occasionali” e a premiare i giocatori più costanti e più esperti. Ettore Conti, tra i protagonisti anche nella scorsa stagione, porta in alto l’orgoglio camuno con la sua Real Neroverde che pesca alla perfezione dal mercato (ingaggiato Ouardi) e strapazza la concorrenza con distacchi mostruosi. Alle sue spalle riecco il detentore Gianluigi Angarano, in netta risalita così come del resto il vicecampione in carica, Marco Gustinelli, ora secondo nella classifica generale con la sua Grippi Show alle spalle di Maurizio Copelli, saldo in vetta con Borgo Trento.

Boscaglia, adottato dai bresciani, si confessa alla Gazzetta: “Io uno vero come loro. Mi ispiro a Sarri e Caracciolo è il mio Higuain”

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Brescia lo ama e non potrebbe essere altrimenti. Roberto Boscaglia ha riportato il gioco al centro del villaggio, per usare un termine caro a Garcia. Anche se lui è un estimatore di Maurizio Sarri, uno che ha conosciuto il pane azzimo della gavetta e ora sogna con una città. Napoli come Brescia, non è fantascienza. Lo ha raccontato il tecnico delle rondinelle in un’intervista rilasciata oggi a ‘La Gazzetta dello Sport’, di cui riportiamo i punti salienti:

Chi fischia domenica? Tutti gli arbitri dei dilettanti (1 novembre)

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Vi capita mai, preparando il prossimo match, di pensare più alla speranza di avere un buon arbitro che a dissezionare il sistema di gioco avversario? Tornate mai a casa dopo una partita riflettendo tra voi stessi: “Se avessi saputo che mi avrebbe arbitrato quello lì sarei andato al lago…”? Vi è mai rimasta la voglia di scoprire il nome di quel direttore di gara, guardalinee, assistente, che così bene aveva condotto uno dei vostri incontri, per fargli magari i complimenti via Facebook (in posta privata chiaramente, così che nessun compagno potesse prendervi in giro)? Ecco, Calciobresciano.it, come ogni venerdì, vi mette nero su bianco, a distanza di un clic, tutte le designazioni arbitrali delle squadre bresciane iscritte ai campionati dilettantistici.

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Categorie: Arbitri

Tutti pazzi per Varas: Sampdoria, Verona e Chievo lo osservano con attenzione ormai da due settimane

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Non è più una rivelazione, ma se pensiamo che Kevin Varas un anno fa di questi punti giocava in Eccellenza nel Vallecamonica e ora interessa a tre squadre di Serie A possiamo parlare di favola senza esagerazioni. Le prestazioni del camuno-ecaudoregno, sempre più protagonista del Lumezzane di D’Astoli che inizialmente gli ha fatto assaggiare anche la panchina per poi promuoverlo (ripagato con i risultati) a titolare inamovibile, non sono passate inosservate ai tifosi valgobbini ma anche agli osservatori arrivati dalla massima serie che, secondo quanto trapela, da due settimane stanno seguendo i rossoblù soprattutto per ammirare le sue gesta.

DOPPIA CIFRA, la nuova rubrica dedicata ai giocatori che tagliano il traguardo delle dieci reti: si parte con Alberto Campolo e la sua “febbre del gol”

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“Attaccante da doppia cifra garantita”. Solitamente, il sogno estivo di ogni presidente e allenatore, in un calcio dove le prime punte vecchio stampo sono in estinzione come. C’é chi il traguardo lo raggiunge a maggio, magari su rigore in una partita dove non si ha piú nulla da chiedere al campionato, c’é chi si professa “bomber” e invece non la butta dentro manco di striscio, c’é poi chi con poche parole e tanti fatti dimostra fin da subito di essere una garanzia. Dopo Girelli, ad aver giá raggiunto la doppia cifra é Alberto Campolo, triumplino, classe 1981, attaccante. Uno di quelli che se anche non segna aiuta la squadra, tiene palla nei momenti delicati, ma che soprattutto sotto porta é letale e a fine anno un cospicuo bottino di gol lo assicura sempre. 
 
Domenica ha realizzato una doppietta contro il Serle, subentrando dalla panchina e ribaltando di fatto la gara: “Soffrivo per un affaticamento muscolare e dunque il mister ha preferito lasciarmi fuori dall’undici titolare, la partita però si é messa male e sono contento che il mio ingresso abbia dato la scossa. A livello di squadra e personale viviamo un momento davvero felice.”
 
Giá, perché il Roncadelle é primo in classifica grazie alle sette vittorie ottenute in otto gare: “La rosa é competitiva, la societá é stata abile in estate nel puntellare l’organico in alcuni ruoli delicati, come i centrali di difesa. Per quanto mi riguarda invece mi trovo benissimo nel sistema di gioco utilizzato da mister Olivari, dato che giocando con il 4-3-3 sono il solo terminale offensivo e la squadra mi recapita parecchi palloni. Mi piace essere presente all’interno dell’area di rigore avversaria e questo sistema di gioco indubbiamente mi valorizza.”
 
Campolo é però un attaccante completo, capace di segnare di rapina, ma anche in grado di gonfiare la rete con gol di pregevole fattura. Dei dieci realizzati sin qui ne sceglie due: “Per l’importanza e per il momento quello realizzato a Cellatica in pieno recupero mi ha dato una gioia particolare, mentre a livello estetico scelgo quello contro il Valtenesi: azione personale e gran sinistro a giro all’incrocio. Segnare é sempre bello, quando poi arrivano i risultati di squadra é il massimo.”
 
L’obbiettivo dei rossoblu é chiaro: “Restare in vetta il piú possibile, anche se l’importante é essere davanti a tutti a maggio. L’anno scorso partimmo bene per poi fare male nel girone di ritorno, perdendo il treno playoff all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Una beffa amara, anche perché disputare quel tipo di gare aumenta l’esperienza di un gruppo, in particolare dei giovani. Quest’anno ci riproviamo, siamo solidi e a differenza del passato quando andiamo in vantaggio difficilmente ci facciamo raggiungere”. 
 
La seconda giovinezza che Campolo sta vivendo in tal senso aiuta, anche se il capocannoniere della Seconda tiene a specificare una cosa: “Sí, possiamo parlare di seconda giovinezza perché non ero mai partito cosí bene e fisicamente mi sento benissimo, ma da sei anni consecutivi raggiungo la doppia cifra, tra i tre al Park Hotel e gli scorsi due a Roncadelle. La stagione passata furono diciannove, non nascondo che mi piacerebbe migliorare quella cifra. Vorrei anche competere fino all’ultimo per la Scarpa d’Oro, un obbiettivo prestigioso a cui ambisco.”
 
Maturità ed esperienza si riflettono in tanti aspetti: “Ho imparato a gestirmi, a non forzare determinate situazioni pur di giocare o fare allenamento al massimo. Mi piace anche farmi sentire nello spogliatoio, ovviamente senza alzare la voce e in maniera costruttiva. Abbiamo ragazzi di valore, ma che a volte non sanno contro chi si gioca la domenica. So di essere una figura importante per la squadra, sono il piú vecchio e dunque vengo rispettato e proprio perché so che i giovani mi ascoltano provo a dare l’esempio, dal punto di vista della voglia e del comportamento.”
 
Una voglia che in campo si materializza nella determinazione e cattiveria in zona gol: “Ho scelto un’esultanza particolare, quella di Ronaldo con il braccio alla fronte, coniata ai tempi del Real Madrid. Rappresenta la febbre per il gol, una febbre che anche io in questo momento mi sento addosso e spero non passi mai.”
 
Una febbre che, in maniera figurata, lo costringerà domenica a rimanere a letto: “Ho rimediato due cartellini gialli domenica, il primo per aver ecceduto nell’esultanza dopo aver segnato, il secondo a causa di un pallone gettato via dopo un fischio dell’arbitro. Due ammonizioni un po’ particolari, ma l’arbitro ha scelto di applicare alla lettera il regolamento. Peccato, farò il tifo per i miei compagni che di certo non mi deluderanno.”
 
In attesa di tornare in campo e andare alla ricerca dell’unico gol che finora manca: “Stranamente non ho ancora segnato di testa, mi piacerebbe decidere una partita con un’incornata di potenza. Magari al novantesimo, perché nel decidere una partita in zona extremis c’é molto piú gusto.” Un bomber davvero insaziabile.
 
I DIECI di Alberto Campolo
 
Attaccanti preferiti:
 
-Vieri
-Van Basten
-Batistuta
-Ronaldo
-Roberto Baggio
-Raul
-Ibrahimovic
-Higuain
-Caracciolo
-Cristiano Ronaldo
 
Allenatori per cui vorresti giocare:
 
-Ancelotti
-Mourinho
-Terim
-Guardiola
-Mazzone
-Klopp
-Ferguson
-Wenger
-Capello
-Iachini
 
Terreni di gioco a cui sei legato:
 
-“Dei Pini”, Villa Carcina
-“Rossaghe”, Lumezzane
-“Comunale”, Roncadelle
-“Pola”, Borgosatollo
-“Comunale”, Sarezzo
-“Comunale”, Cellatica
-“Comunale”, Nave
-“Comunale”, Ospitaletto
-“Colombo”, Castenedolo
-“Comunale”, Padenghe
 
Compagni in campo:
 
1 Tosi, 2 Fenaroli, 3 Dorosini, 4 Prandelli, 5 Germani, 6 Andrea Cucchi, 7 Vernali, 8 Pezzoli, 9 CAMPOLO, 10 Gabriele Bosetti, 11 Stamerra
 
 
 
 
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Il Travagliato riparte da Massimiliano Maffioletti. Questa sera il suo primo allenamento alla guida delle Furie Rosse

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Cambio della guardia effettuato sulla panchina delle Furie Rosse. Dopo l’esonero di Gilberti la dirigenza del Travagliato ha scelto Massimiliano Maffioletti per far cambiare rotta alla squadra, attualmente bloccata sul fondo della classifica di Eccellenza. Quello con il tecnico bergamasco è un autentico ritorno di fiamma dopo gli ammiccamenti del 2014, quando l’allenatore fu vicino all’approdo al club bassaiolo, che alla fine scelse Lucchetti.
Maffioletti torna quindi nella provincia bresciana, dove ha lasciato splendidi ricordi come ex giocatore del Lumezzane, ma anche qualche amarezza da allenatore, come nel caso dell’esperienza poco fortunata alla guida del Darfo. È giunta l’ora del riscatto, che scoccherà questa sera con il suo primo allenamento travagliatese.

L’Identiquota: il profilo dei migliori giovani made in Brescia. Puntata numero 4: Andrea Seniga

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È stato il trascinatore della Rappresentativa Juniores Lombardia, qualificatasi alla fase europea della Uefa Region’s Cup dopo aver battuto 5-0 il Lazio (anche grazie ad un suo gol) nella finale nazionale. Studia da Marchisio mettendo grinta ed inserimenti al servizio del Vobarno, sorprendentemente secondo in classifica in Eccellenza. È un classe ’95 ma ha già tanta esperienza alle spalle ed ormai è un centrocampista di sicuro affidamento tra i dilettanti. Domenica è uscito dal campo per infortunio: sperando di rivederlo al più presto in campo, dedichiamo ad Andrea Seniga “L’Identiquota” della settimana (ricordiamo che vengono presi in considerazione i giocatori nati dal 1995 in poi).