Mercato, le ultime voci: Tavelli verso la panchina della Grumellese, Biancospino torna al Palazzolo? Lograto e Cellatica insistono per una Prima “a tavolino”

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Il mercato macina notizie anche nel fine settimana. Di ieri il primo annuncio del Cazzagobornato, che cerca almeno un giocatore over per reparto e davanti ha piazzato il primo colpo: ‘Bobo’ Bojanic, reduce da un’annata di stop a causa del doppio infortunio (estivo e autunnale, quando aveva ripreso al Valgobbiazanano), prende virtualmente il posto di Sigalini. Ora arriveranno altri puntelli e si guarda sempre alla Pedrocca, che non sarà più allenata da Manini (è il nuovo mister della Governolese) e potrebbe lasciare ai vicini di casa Marvo Vezzoli e Fabio Dellamonica. Intanto, in uscita, Pedersini e Tegoletti saranno i primi rinforzi del Montorfano Rovato in Prima.

La Pro Patria non ci sta. Montanari chiede rispetto: “Non è colpa nostra quel che è successo, i giocatori del Lumezzane ci hanno dato dei venduti”

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Era prevedibile che la tensione fosse alta e non solo perché si trattava di uno spareggio play out. Lumezzane-Pro Patria, dopo quanto accaduto in settimana con le indagini avviate sui bustocchi per alcune partite “truccate”, è stata una partita ricca di agonismo. E con qualche parola di troppo. Tant’è che mister Montanari, ex giocatore tra le altre dell’Inter e ora tecnico degli avversari dei valgobbini, a fine gara ha infranto il silenzio stampa imposto dalla società per sfogare la sua rabbia:

L’ultimo schiaffo delle ragazze alla Lnd: la coppa è un’insalatiera, organizzazione artigianale. Brescia e Tavagnacco si premiano da sole

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Doveva essere il giorno di un nuovo inizio per il calcio femminile, è stata l’ennesima brutta figura di una Lnd che sembra non voler fare nulla per far crescere il movimento. Da qui, al di là delle dimissioni del presidente Belloli, il desiderio di indipendenza delle ragazze. Non è stata una finale come le altre tra Brescia e Tavagnacco. Le squadre hanno festeggiato assieme, celebrando l’ultimo passo della loro rivoluzione al momento della premiazione: la coppa era più che altro un’insalatiera, le medaglie alle vincitrici sono state consegnate dalle rivali come il trofeo. Con buona pace del reggente Antonio Cosentino, che si è dovuto giocoforza adeguare. Al termine dell’incontro, si sono capite le ulteriori ragioni che hanno portato a tale scelta in un comunicato congiunto delle due squadre:

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Arriva la Supercoppa Juniores, con il patrocinio di Calciobresciano.it. E’ il primo passo di una sinergia pronta a seminare valori in memoria del piccolo Federico Laudini

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Ci sono momenti in cui il calcio dà il meglio di sé superando barriere, preconcetti e divisioni, facendo sistema nel nome dei valori più nobili che appartengono al suo dna. È accaduto proprio questo nei giorni scorsi, quando da un’idea di Giorgio Gaggiotti (direttore generale dell’Adc Mario Rigamonti) ha preso forma la prima edizione della Supercoppa Juniores Brescia dedicata alla memoria del piccolo Federico Laudini, figlio del presidente della Vighenzi. 
L’evento si svolgerà lunedì 1 e martedì 2 giugno, quando le migliori formazioni di categoria (Ciliverghe, Rigamonti Castegnato, Adrense e Valtrompia) si affronteranno per andare a caccia dell’alloro di categoria. “Sarà una competizione meritocratica – ha affermato Gaggiotti durante la conferenza stampa –, perché consentirà un confronto tra formazioni che hanno primeggiato nei campionati provinciali, regionali e nazionali Juniores. Questi ragazzi, che terminano il percorso giovanile, avranno la possibilità di mettersi in mostra sotto gli occhi dei direttori sportivi di numerose prime squadre”.

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Brescia femminile, servito il double: 4-0 al Tavagnacco, in bacheca un’altra Coppa Italia

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Il Brescia femminile stravince la Coppa Italia 2014-15, un trofeo che le leonesse chiudono con 20 gol fatti e 0 subiti in 4 partite. Una marcia trionfale, da dominatrici assolute. Anche in finale, contro il Tavagnacco ad Abano Terme, non c’è partita: Sabatino apre al 6′, Girelli raddoppia al 26′ e l’unico brivido corso da Marchitelli è al 12′ sul palo pieno colpito da Cecotti. Nella ripresa, il poker viene servito da Rosucci e Tarenzi. Affermazione netta e insindacabile, che arriva dopo la settimana più lunga per il calcio femminile. Ora le vacanze, ma iniziano le manovre per portare l’indipendenza al calcio femminile. Comunque vada, la squadra del presidente Cesari sarà ancora protagonista. Questo è il quarto trofeo in bacheca, dopo la Coppa Italia del 2012, il campionato del 2014 e la Supercoppa di inizio stagione. Bissata, oggi, da una Coppa Italia con un profumo diverso.

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L’orgoglio di Calori: “Senza penalizzazione ci saremmo salvati”. Il suo successore in una margherita di tre nomi: Boscaglia, Javorcic, Maspero. Ci sarà anche Caracciolo?

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Una vittoria che non può lenire l’amarezza di una retrocessione, ma può almeno fortificare l’orgoglio e l’amor proprio. “Senza penalizzazione ci saremmo salvati“. Lo dice Alessandro Calori a fine gara, senza ammettere gli sbagli propri e di un gruppo che non ha saputo rivitalizzare dal suo arrivo con 19 punti in 16 partite. Pochi. “Il campo ha detto che senza quei 6 punti di penalizzazione, il Brescia sarebbe salvo – ha ribadito – E’ un dato di fatto. Ci tenevamo a vincere per portare a casa il massimo possibile. Rifarei questa scelta cento volte e anche le altre di questi mesi, ho provato di tutto. Le vicissitudini passate hanno pesato sull’aspetto mentale e non solo fisico”.

Sdl-Mantova, trattativa in bilico. In attesa di sviluppi Musso e soci pensano a un Rezzato da Serie D. C’è già il sì del tecnico giusto per inseguire la promozione

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Ogni momento potrebbe essere quello decisivo, nel bene e nel male. È questo, in estrema sintesi, il punto della situazione relativo alla trattativa in corso tra Sdl e il Mantova per l’acquisizione da parte della società rezzatese della maggioranza del club virgiliano. Dopo circa tre mesi di trattative, infatti, la matassa sembra ancora difficile da sbrogliare. Sdl è pronta ad acquisire il 60% del Mantova lasciando il 40% al trio autoctono composto da Bompieri, Tirelli e Giovanardi . Fin qui tutto chiaro, ma nelle ultime settimane ci sono stati rallentamenti dovuti al mancato rispetto del diktat iniziale di Sandro Musso e compagni: “I debiti pregressi non possono e non devono riguardare Sdl”. Se questo pilastro viene a mancare ogni progetto decade come un castello di carte.
In queste ore gli emissari di Sdl sono nuovamente a Mantova per l’ennesimo faccia a faccia. L’intenzione è quella di condurre in porto l’affare, anche perché il tempo stringe per chi deve ripartire da zero gestendo in toto una società di Lega Pro e  allestire una rosa in grado di regalare soddisfazioni alla piazza biancorossa.

Cus Brescia, i rigori stavolta regalano il bronzo contro il Molise. Mastropasqua segna, Marzo para ed è ancora medaglia

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Il Cus Brescia non tradisce mai. Anche quest’anno, la squadra di Maccarinelli porta a casa una medaglia. E’ la terza consecutiva, un altro bronzo come nel 2014 dopo l’oro del 2013. Il posto sul podio se lo sono conquistati oggi, nella combattuta finalina contro il Molise, terminata 1-1 al termine dei tempi regolamentari dopo che proprio gli avversari si erano portati in vantaggio al 7′. Mastropasqua entra a metà ripresa e segna subito, su assist di Salvi, la rete che porta tutti ai rigori. Qui si esalta Marzo ed il terzo posto è realtà. I rigori ridanno quanto avevano tolto nella gara d’esordio persa contro L’Aquila che aveva chiuso la strada al primo posto, prima del 5-0 al Palermo e della vittoria odierna.

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