Prima Categoria, il borsino: la Bassa Bresciana riprende la marcia, Castrezzato gagliardo, il Valtrompia si inguaia

castrezzato prevalle
Tempo di borsino per le squadre di Prima Categoria. Quest’anno il nostro Saliscendi è diviso per categoria e analizza le dinamiche delle formazioni bresciane già nelle ore successive alle partite della domenica. Dividiamo le nostre prescelte in conferme,sorprese,delusioni. Ecco le nostre relativamente all’ultimo turno:
 

Tita Bandera a Calciobresciano.it: “Smetto? Non c’è il 100%, ma soffro gli infortuni. I ragazzi hanno tutto, io il sabato vado a letto presto perché voglio che sia subito domenica”

bandera esultanza

Tutti i riflettori su di lui, ma non è detto che si spengano ancora. Tita Bandera, la parola fine, potrebbe scriverla a fine anno dopo aver raggiunto i 500 gol in carriera da dilettante. Ma, come specifica a Calciobresciano.it, “non c’è ancora il 100%. Sembra un destino sicuro, anche se la voglia mi direbbe di andare avanti. Devo però fare i conti con gli infortuni, li soffro. Intanto proviamo a vincere il campionato con l’Atletico Bassano, sarebbe l’undicesimo. Poi vediamo quest’estate…”.

Sagramola al Gdb: “Tutti credono ancora alla salvezza, io non scappo. I giocatori? Pensino agli stipendi in Lega Pro…”

sagramola ricorso

Rinaldo Sagramola lancia la rincorsa salvezza. Dalle colonne del Giornale di Brescia, lancia un messaggio chiaro. Anzi chiarissimo: “Qui non molla ancora nessuno, tutti ci credono”.

Nello specifico, l’ad biancoblù entra nel dettaglio durante l’intervista: “Non c’è una persona, in società o nello spogliatoio, che non creda alla salvezza. C’è anche un discorso materiale: la retrocessione farebbe scendere gli stipendi di chi ha contratti lunghi a 25 mila euro lordi. Come motivazione, se qualcuno non ce l’ha, penso possa bastare“.

Orsa shock: esonerato Nember, squadra a mister Parzani della Juniores

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Gigi Nember non è più l’allenatore dell’Orsa Trismoka, che ha deciso di dare una violenta sterzata alla guida tecnica dopo la sconfitta di ieri in casa del Vallecamonica. I sebini sembravano esseri ripresi con la serie positiva a cavallo della sosta per neve, ma sono incappati a marzo in un altro periodo no. Seppur ad oggi salvi a quota 28, in virtù del +11 sull’Asola penultimo, da domani l’allenatore sarà Massimo Parzani che allenava fino a ieri la Juniores regionale.

Ome, scelto il successore di Ziliani: è Roberto Chiari

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Paolo Ziliani non è più l’allenatore dell’Ome. Si è dimesso ieri sera, dopo la sconfitta interna per 2-0 contro l’Urago Mella che ha ulteriormente aggravato una situazione di classifica non facile: in questo momento farebbe i play out contro il Park Hotel, squadra nella quale peraltro ha militato da giocatore. L’addio arriva dopo una settimana difficile, nella quale si erano già evidenziate alcune crepe tra lui e la società in un rapporto mai del tutto decollato.

Il Brescia resta nelle mani di Calori. Il mister ci crede ancora, adesso tocca alla squadra

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Alessandro Calori sarà ancora sulla panchina del Brescia, domenica contro il Trapani. Possibile, auspicabile se i risultati cambieranno, possa terminare la stagione al suo posto, con o senza salvezza. Non è ancora finita, al di là delle solite frasi fatte sulla “matematica che non ci condanna”. Ieri, in un confronto avuto con il ds Castagnini, il tecnico ha fatto capire di essere ancora convinto di poter riuscire in quella che, ad oggi, è da considerarsi un’impresa. E la società gli ha rinnovato la fiducia, dopo aver pensato a un reintegro di Javorcic, ancora sprovvisto però di patentino e quindi da richiamare in tandem com Giunta.

Eccellenza, il borsino: l’SDL Rezzato sa essere anche cinico, squillo Vallecamonica, l’Orceana non esce dalla palude

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Lunedì, tempo di borsino per le squadre di Eccellenza. Quest’anno il nostro Saliscendi è diviso per categoria e analizza le dinamiche delle formazioni bresciane già nelle ore successive alle partite della domenica. Dividiamo le nostre prescelte in conferme,sorprese,delusioni. Ecco le nostre relativamente all’ultimo turno:

 

Elogio di Keegan Bandera: 500 gol a quasi 51 anni. Professionista tra i dilettanti, emblema di una generazione che non c’è più

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Alla fine ha vinto lui. Pure stavolta. Voleva il decimo campionato e se lo è preso l’anno scorso a Lograto, dopo un infortunio che sembrava potesse davvero convincerlo a smettere. Sembrava, appunto. Il traguardo dei 500 gol non era così lontano: prima di ritornare a mettere le scarpe da calcio, erano 482. Si è portato avanti l’anno scorso, con 6 reti decisive per la promozione. Quindi, è rimasto in Terza – all’Atletico Bassano – per puntare con decisione alla tripla cifra. Un inizio di campionato bruciante, il trono di capocannoniere della categoria suo per qualche settimana. Poi un altro acciacco.