Dilettanti, tutti i verdetti possibili di domani: Vobarno e Vighenzi, match point promozione. Dipende tutto da loro. Le altre devono sperare anche in un aiuto

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180 minuti al termine dei campionati. Di verdetti sin ora ve ne sono stati pochi, ma domani possono arrivare le feste più attese. Quelle di Vobarno e Vighenzi, in testa per un anno interno e pronte all’ultimo passo. Dipende solo da loro, non hanno bisogno di tenere acceso il cellulare per controllare gli aggiornamenti sul nostro sito. Le altre, in Prima, Seconda e Terza, devono invece fare il proprio dovere e sperare che le avversarie scivolino sulla buccia di banana.

Queste tutte le combinazioni in ogni categoria:

Fantacalcio Bresciano, la finale di Coppa è Ferliga-Larcher. Locatelli si prende la tappa e sale sul podio, dietro Angarano è battaglia

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E’ la volata decisiva non solo per i campionati ma anche per il Fantacalcio Bresciano, giunto a due giorrnate dal termine. Deciso ormai il vincitore finale, talmente ampio è il margine dell’Atletico Simone di Gianluigi Angarano sugli inseguitori, tutto è invece ancora aperto per i due posti sul podio e per un piazzamento tra i primi 10 che varrà un premio a fine stagione. I big non steccano, questa settimana. Il Dream Team di Locatelli, spinto dal blocco Rigamonti, fa meglio di tutti ma reggono bene anche Gustinelli, Roberti e Poli. Stupisce Valentina Larcher con il suo Brave Team: sono lei e Claudio Ferliga (Kilian Jornet Burgada) i finalisti in Coppa dopo aver strapazzato le camune Darfocamonica e Papsei in semifinale. Vinca il migliore…

Christian Botturi pioniere bresciano in India. “Lavorerò una settimana nelle scuole di Nuova Dehli. Il loro calcio è un diamante grezzo”

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Allo scoccare della mezzanotte un  pezzo di Brescia volerà in India compiendo il tragitto inverso seguito da una delle comunità di immigrati più numerose presenti nella nostra provincia. Milano – Nuova Dehli, è questa la tratta prevista dal viaggio di Christian Botturi, responsabile del settore giovanile del Mantova con trascorsi a Lumezzane e Montichiari. “Un mese e mezzo fa – ci racconta – il mio profilo Linkedin venne preso d’assalto da molte persone indiane che non conoscevo. Dopo qualche giorno capii. Arrivò un invito ufficiale da un’agenzia di marketing sportivo con sede a Nuova Dehli”.

Franco Tarana: “A Mompiano non abbiamo nemmeno la tuta di rappresentanza, ma le cose indispensabili sono altre”

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“Ho visto da vicino il calcio professionistico ma preferisco di gran lunga quello dilettantistico, dove c’è più passione e meno interessi”. Parole e musica di Franco Tarana, direttore sportivo del Mompiano. Uno che ha pedalato una vita per scelta, prima di scegliere il pallone per amore. “Ho sempre fatto ciclismo. Da atleta prima e da dirigente poi. Mi sono avvicinato al calcio in seguito per seguire mio figlio. Le differenze tra questi sport sono enormi. Credo che il ciclismo possa insegnare al calcio lo spirito di sacrificio e l’adesione a uno stile di vita da atleta. Viceversa fatico a trovare lezioni di vita importanti, anzi, vedo stadi che non sono a misura di famiglie e questo è grave”.

Il caso. La nuova norma che fa discutere: “Minorenni liberi di svincolarsi da una squadra dilettantistica”. 700 mila ragazzini, in Italia, possono cambiare il loro futuro

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E’ la notizia del momento in ambito dilettantistico. Una bomba che può stravolgere il mondo del pallone e la vita calcistica di tanti ragazzini che non diventeranno magari professionisti ma hanno il diritto di giocare a calcio per passione e per inseguire un sogno. Da martedì, c’è una sentenza a loro favore ma che ha fatto imbufalire e preoccupare tutte le società. Da qui, specie sui social, ci interesserebbe aprire il dibattito tra favorevoli e contrari, in un clima civile come cerchiamo, a volte senza riuscirci, di fare spesso.

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Categorie: Giovanili

Maurizio Neri tra ricordi e rimpianti: “A Brescia mi sono state tirate pietre e sono stato portato in trionfo, ma i calciatori di oggi sono robottini. Senza Corioni potrei tornare”

maurizio neri

Cinque stagioni e mezza con la V bianca sul petto, 55 gol, 2 promozioni e 2 retrocessioni, una salvezza in B presa per i capelli all’ultima giornata dopo una rimonta. Come, si spera, possa fare il Brescia quest’anno. Maurizio Neri, dalle nostre parti, ne ha vissute parecchie. Oggi allena i Giovanissimi del Parma, può vincere lo scudetto a fine giugno proprio quando la società potrebbe fallire: “Non prendo uno stipendio da agosto – ha raccontato al ‘Corriere della Sera-Brescia’ – ma non ho mai pensato di abbandonare la barca. Alleno ragazzi straordinari, quasi tutti di Parma. Quando andiamo in campo, non siamo nè dei falliti nè pensiamo di essere inferiori agli altri. Il pallone azzera tutto”.

Riecco Manenti, è ai domiciliari. Martedì 21 udienza per la “sua” Eventi Sportivi: “Non so se ci andrò, parlerò con il mio legale”

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Che fine ha fatto Giampietro Manenti? Era in carcere, a San Vittore, sino allo scorso 3 aprile quando gli sono stati invece concessi i domiciliari nella sua casa di Limbiate. L’accusa è noto: concorso in tentato reimpiego di capitali illeciti. Voleva coprire i debiti del Parma con soldi clonati da un hacker dalle carte di credito di banche svizzere, in sostanza. Ieri, paradosso, è stato inibito per 6 mesi dalla Federcalcio per non aver pagato gli stipendi da ottobre a dicembre. Ma, difficilmente, potrà rientrare mai nel mondo del calcio dopo i tanti tentativi falliti. Anche se riuscisse a dimostrare la sua innocenza (alcune intercettazioni sembrano dargli poche chances…).

Fusioni, prime voci clamorose: il Montichiari va a giocare a Desenzano e può restarci, primi abboccamenti tra Pedrocca e Cazzagobornato

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Il finale di campionato rende elettrici giocatori e allenatori, anche i dirigenti. Ma questi ultimi, nel frattempo, devono già sottotraccia iniziare a programmare la prossima stagione. Il Montichiari, agevolato – si fa per dire – dalla retrocessione e dalla rottura totale con il Comune, ha deciso già per il finale della stagione in corso di trasferirsi a Desenzano, lasciando quindi il Menti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata, ironia delle sorte, un’altra bolletta salata della A2A per l’acqua, quando la perdita – secondo la società – è stata provocata da una falla nel terreno di cui il club non era responsabile.

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