La vendetta del Gavardo dopo il ricorso del Prevalle: “Se ci daranno partita persa schiereremo la Juniores contro Cazzagobornato e Bienno”

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In attesa del pronunciamento del giudice sportivo è guerra fredda tra Prevalle e Gavardo. Colpa del ricorso dei biancorossi, sconfitti domenica sul campo ma speranzosi di poter ottenere i 3 punti per un cavillo regolamentare legato all’utilizzo del classe ’99 Tanghetti, per il cui impiego – da regolamento – sarebbe necessaria una visita medica aggiuntiva a quella tradizionale.

La mannaia del giudice sportivo: Ghedi sotto osservazione per insulti razzisti all’arbitro. Clamoroso ricorso del Prevalle: il Gavardo in campo nel derby con un 1999, serviva una visita medica supplementare?

cartellino rosso ok

Comunicato del giudice sportivo particolarmente succoso, oggi, con due casi su tutti. Il primo, in Promozione, riguarda il Ghedi, cui è stata comminata una gara da giocare a porte chiuse (ma la sanzione è sospesa come da regolamente, ci sarà un periodo d’osservazione di un anno per evitare l’incorrere in recidive) per insulti razzisti ai danni dell’arbitro. La seconda, più clamorosa (le voci circolavano già da diverse ore), conferma la volontà del Prevalle di inoltrare ricorso contro il Gavardo per aver schierato, nel derby vinto 2-1 da questi ultimi, un giocatore del 1999 (Tanghetti) che a loro dire per militare in prima squadra dovrebbe effettuare una visita medica supplementare oltre a quella ‘classica’. Un caso più unico che raro, che può fare giurisprudenza. Si attende ora, nel prossimo comunicato, la decisione definitiva. Intanto, il risultato del campo non è omologato.

Qui, tutte le squalifiche:

I 50 anni di Gica Hagi. Brescia lo ha amato e lo ama ancora

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Dal Corriere della Sera – Brescia

Andrea Pirlo è partito da Brescia, Roberto Baggio e Pep Guardiola qui hanno finito la loro carriera. Gheorghe Hagi, invece, approdò al Rigamonti a 27 anni, nel momento della piena maturità per un calciatore. Sosta, non forzata, tra Real Madrid e Barcellona. Per questo, c’è chi ritiene che sia stato lui il più forte giocatore di sempre ad essere passato dal Rigamonti. Oggi spegnerà 50 candeline a Costanza, in patria, dove aveva già fondato la sua accademia e ora è tornato ad allenare (è nono in classifica) il Viitorul dopo un black out di tre stagioni. Vi gioca anche il figlio Ianis, classe 98, un predestinato sul quale si è già fiondata la Roma. Trequartista, neanche a dirlo. Come papà.

Pallone d’Oro, Argento e Bronzo Bresciaoggi, i finalisti: Franchi e Savoia grandi favoriti, Bacchiocchi e Manini esclusi a sorpresa

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Si avvia alla conclusione la lunga corsa per Pallone d’Oro, d’Argento e di Bronzo messi in palio come ogni anno dal quotidiano Bresciaoggi. Ieri alle 19 si è chiusa la raccolta dei tagliandi e sono stati resi noti i nomi dei 12 finalisti per ogni categoria che si sfideranno nella finale di sabato alle ore 14.30 (diretta video su Brescia.tv e scritta su Calciobresciano.it come da tradizione). Ognuno di questi parte con un punteggio di partenza derivante dai tagliandi portati, ora starà alla giuria tecnica stravolgere o confermare le classifiche. I favoriti sembrano essere Franchi (il grande escluso è Bacchiocchi) e Savoia, per i due premi più ambiti, mentre per il Pallone di Bronzo sarà bagarre. Si parte da qui:

Doppia gioia per Coly e Baraye: giocheranno in casa con il Senegal il campionato africano under 20. Ma saluteranno l’Italia per un mese

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Una bella, doppia soddisfazione per i due talenti senegalesi del Brescia, Joel Baraye e Racine Coly. E, se per il secondo (classe 95) la convocazione con la nazionale Under 20 poteva essere prevista, è un’autentica sorpresa per il primo – fratello dell’ex Lumezzane e Chievo Yves, ora alla Torres con cui ha segnato proprio sabato in Valgobbia – che è due anni più giovane (classe 97) e gioca in attacco, a differenza del difensore già ammirato nelle ultime due stagioni in prima squadra (Baraye ha effettuato alcune apparizioni al termine della scorsa annata).

Allenatori, dimissioni e non solo esoneri: Zanetti lascia il Verolavecchia, Bolis convinto a desistere dalla società. Ma resta a rischio

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Settimana di esoneri tra i dilettanti (tre: Concesio, Valgobbiazanano, Cazzagobornato), ma anche di dimissioni tra gli allenatori. Marco Bolis, lunedì, aveva rassegnato le proprie al Darfo Boario che ha però deciso di rigettarle e di confermare la fiducia al proprio tecnico. Sarà lui a dirigere i camuni domenica contro il Sarnico, forse la gara d’appello per una squadra che non può permettersi di sbagliare. La promozione in D è vista come un traguardo irrinunciabile ed è ancora possibile, classifica alla mano.