Serata amara per le bresciane impegnate in Coppa. Il Darfo cade in casa contro il Brusaporto, secco 2-0 che elimina i camuni. A decidere una doppietta di Baratelli.Niente da fare anche per il Palazzolo, al quale bastava il pareggio nella tana del neoripescato Brugherio. Gli uomini di Massolini disputano un match tutto sommato equilibrato, ma soccombono per 1-0 e sono costretti a salutare la Coppa. Vittoria di fatto inutile per i brianzoli, sarà infatti l’Ardor a sfidare l’Orsa negli ottavi.
Autore: Bruno Forza
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Rigamonti ancora stregato. Cerri ribatte a Scaglia e Minelli salva nel finale il pareggio con il Lanciano
Niente da fare. Nemmeno al terzo tentativo, il Brescia riesce ad espugnare il Rigamonti. Arriva ancora un pareggio, stavolta con il Lanciano, avversario dignitoso ma tutt’altro che irresistibile. Il primo gol della stagione a Mompiano lo sigla Scaglia al 26′ del primo tempo, ma non basta. Il palo dice di no a Corvia (sfortunato) per il raddoppio e a un quarto d’ora dal termine Cerri pareggia per gli abruzzesi, che poi nel finale sfiorano addirittura il colpaccio. Solo un super Minelli evita la beffa.
Per il Brescia, un passo indietro nel gioco rispetto alla gara di sabato con la Ternana. La squadra, nella ripresa, ha anche palesato una certa stanchezza. La rosa di Iaconi è sempre corta e l’infortunio occorso a Di Cesare al termine del primo tempo (ko pure il grande ex Paghera per un colpo alla testa) ha messo in luce la povertà di un reparto difensivo ai minimi termini, con Coly tornato nella linea a tre e Bentivoglio in campo al suo posto a centrocampo. Così è dura, anzi durissima. La classifica dice 5, in realtà i punti diventeranno 2 per la penalizzazione. Domenica si va sul campo della capolista Perugia mentre le rondinelle, virtualmente, sono ultime insieme a quell’Entella che è l’unica squadra di fronte alla quale hanno trovato la vittoria.
Il campionato è tutto in salita. Qui il tabellino dell’incontro:
Terza, il borsino: Villa Carcina show. Sarezzo e Scalmati, non chiamatele matricole perché fanno sul serio
Seconda il borsino: il Solleone fa sul serio, ma a stupire in positivo è il Real Flero
Montichiari: Ottoni resta, si scalda il mercato. Preso Stankovic per la difesa, si tenta il colpo Sedivec
Claudio Ottoni resta alla guida del Montichiari. Nessun ribaltone il giorno dopo la sconfitta con il Caravaggio che ha destato qualche malumore tra la dirigenza, peraltro legittimo alla luce della quota zero non ancora infranta in classifica. Ma, dopo aver esonerato Dario Hubner a una settimana dal campionato, pensare a un nuovo cambio di tecnico avrebbe avuto davvero poco senso.
La dirigenza è tornata invece sul mercato, in maniera decisa. Perché l’elenco degli svincolati è sempre folto e, anche nella nostra provincia, vi si può attingere a piene mani. Il primo colpo, dopo quelli già avvenuti di Filiciotto e Fornito, è Marko Stankovic: centrale classe 91, cresciuto nella Primavera del Brescia, è stato a lungo corteggiato da Travagliato e Rigamonti in estate senza che poi si approdasse a un contratto vero e proprio (hanno scelto, rispettivamente, Borghetti e Bonaccorsi). Insieme a lui potrebbe arrivare un rinforzo nel reparto avanzato: il nome a sorpresa, ma di grido, è quello di Jaroslav Sedivec che ha giocato a Salò ed ha alle spalle diverse stagioni in serie B da protagonista. Da due anni (ne ha 33) gioca nella Serie D umbra, potrebbe rilanciarsi dalle nostre parti.
Giuliano Sonzogni, il professore senza cellulare: una doppia scommessa, per lui e per il Ciliverghe
Come annunciato ieri sera in tempo reale sul nostro profilo Facebook in tarda serata, Giuliano Sonzogni è il nuovo allenatore del Ciliverghe. Una scelta a sorpresa, non un coup de theatre ma un nome comunque nuovo rispetto a quelli emersi nelle ultime giornate. Andrea Quaresmini, l’ex traghettatore, rimarrà come suo vice a conferma della bontà del lavoro svolto. Avrà una panchina propria in futuro. Se non fosse stato scelto Sonzogni, sarebbe stato lui il prescelto per pilotare i bresciani verso la salvezza.
Gli appassionati di calcio non più giovanissimi conoscono bene l’uomo di Zogno, classe 49, 65 anni compiuti a febbraio. Uomo d’esperienza, vulcanico e geniale, fuori dagli schemi, negli anni Novanta è diventato celebre per essere diventato un uomo del Nord trapiantato al Sud con le numerose esperienza tra B e C sulle panchine di Licata, Salernitana, Siracusa, Fidelis Andria, Cosenza, Palermo e Avellino senza disdegnare le esperienze all’estero con Lugano e Botev Vratsa in Bulgaria. Questa, peraltro, è la sua ultima esperienza in panchina due stagioni fa conclusa con un esonero.
Giovanili, riforma Allievi e Giovanissimi: il dado è tratto! Ecco tutto quello che c’è da sapere sui nuovi campionati
Il dado è tratto. Finalmente tutto il mondo del calcio provinciale scopre le definitive regole per il passaggio dalla fase autunnale provinciale a quella primaverile regionale. Ma che ne sarà delle altre squadre? Nella serata di ieri è stata varata una proposta che ufficialmente deve ancora essere approvata, ma sembra aver riscosso grande successo da parte dei dirigenti delle società presenti in aula.
Caso Barwuah, Daspo per due tifosi del Darfo: 5 e 6 anni senza andare allo stadio
Se dal punto di vista della giustizia sportiva la vicenda Barwuah è stata ormai archiviata con la gara a porte chiuse disputata dal Darfo Boario contro il Travagliato, continua invece il lavoro della Questura di Brescia iniziato nelle ore seguenti al match.
Culminato, oggi, con la notizia diffusa poco fa dall’Ansa, due provvedimenti di interdizione allo stadio, i cosiddetti Daspo, per i cori razzisti nei confronti di Enock durante Darfo-Vallecamonica del 7 settembre. Sono stati emessi nei confronti di un trentenne bergamasco e di un 33enne di Iseo (Brescia). Per il primo il divieto di accedere a manifestazioni sportive è di sei anni, mentre per il secondo il Daspo è di cinque anni. Sanzioni pesanti, nette, anche se la parola fine sulla vicenda sembra ancora lontana dall’essere scritta.