Promozione, il borsino: Ghedi-Adrense, è già sfida verità. Impresa Calvina, delusione Concesio

calvina gioia
Martedì, tempo di borsino per le squadre di Promozione. Quest’anno, il nostro Saliscendi è diviso per categoria e analizza le dinamiche delle formazioni bresciane già nelle ore successive alle partite della domenica.
 
Dividiamo le nostre prescelte in conferme, sorprese e delusioni. Ecco le nostre scelte relativamente all’ultimo turno:
 
LE CONFERME: Adrense, Ghedi – Più i primi dei secondi, in realtà. Quarantini e soci si impongono d’autorità con il Valgobbiazanano, confermando una solidità e uno spessore da primato. I secondi vanno sotto di 3 gol a Borgosatollo, una squadra contro la quale l’Adrense aveva passeggiato una settimana prima. Ma poi ribaltano il risultato, con un poker che dimostra quanto valga l’attacco di Scarpellini. Ora, domenica, è già sfida verità
 
LA SORPRESA: Calvina – Da delusione a rivelazione in una settimana, a testimonianza di quanto sia ballerino ed incerto il campionato. Vincere a Vobarno sarà un’impresa per molti, loro ci riescono mettendo il luce tutto il proprio potenziale oltre al solito Zini gol. Impresa vera, risalita certa. Restano da play off, a nostro giudizio

Bufera su Di Cesare. Baldanzeddu fuori un anno dopo il suo fallo e Gozzi lo attacca: “Merita 10 giornate”. Ma i due giocatori hanno già chiarito

di cesare baldanzeddu

La diagnosi è terribile. Lesione multilegametosa del ginocchio destro: coinvolti il crociato anteriore, il crociato posteriore e e il collaterale interno. Per Ivano Baldanzeddu, ci sarà un anno di stop dopo l’intervento falloso ai suoi danni di Valerio Di Cesare nella gara di sabato tra Entella e Brescia. Sul difensore delle rondinelle, si è scatenata la bufera. Il popolo della rete, a Chiavari, lo ha preso di mira come un assassino e il presidente Gozzi ha chiesto “10 giornate di squalifica ai suoi danni per un intervento da karateka”.

In realtà, le parti in causa – ovvero i due giocatori – si sono già sentiti da tempo e hanno chiarito l’episodio. Di Cesare conferma che il fallo fosse involontario e in effetti prende prima la palla per poi franare sul ginocchio del difensore. Il quale, al telefono (i due si sono sentiti ogni giorno, dopo l’incidente), gli ha detto di non aver alcun rancore, sicuro della sua buona fede. “Sono addolorato – ha ribadito di Di Cesare ai giornali – Mi spiace davvero molto. Quando si fa male un collega è sempre un dolore per tutti. E averlo causato rende ancora più profondo il mio dispiacere. Non l’ho fatto apposta, non era mia intenzione fargli male”. C’è da credergli.

Classifica marcatori, dalla D alla Terza: Quarantini e Cominelli gli unici a quota 4. Corradi tris, in vetta con Pellegris

pallone 1

Come ogni martedì, tutti i goleador della provincia (e non solo) dalla Serie D alla Terza Categoria:

SERIE D: 
 
3 reti: Marzeglia (Lecco), Lella (Inveruno)
2 reti: Belleri, Cò (Castellana), Valente (Caratese), Rigamonti (Lecco), Dimas (Virtus Vecomp), Rossi (Pergolettese), Pedrocchi (Pontisola), Cristofoli (Castiglione)
1 rete: Bertazzoli, Tonani (A.Seriate), Grumi (Castellana), Maccabiti, Cazzamalli, Ruffini, Mastrototaro (Castiglione), Ghisalberti, Stucchi, Salandra, Mazza (Ciserano), Cavallini, Broggini, Sarr (Inveruno), Lorenzi, Patrini, Tacchinardi, Sangiovanni (Pergolettese),  Giangaspero (Pontisola), Comi, Cremonesi, Battaglino, Lillo (Seregno), Scapini (V.Vecomp), Spaggiari, Della Cristina (Sondrio), Baldo (Lecco), Piccinini, Ferrari, Guacci (Mapellobonate), Calì (Villafranca)
 
ECCELLENZA
 
3 reti: Corradi (Orceana), Pellegris (Villongo)
2 reti: Lor.Paghera (Travagliato), Cittadini, Gnanzou (Orsa), Frassine (SDL Rezzato), Triglia (Rigamonti), Greco (Fanfulla)
1 rete: Mamone (Travagliato), Troiano, Bossi (Cavenago), Pagano, Piacentini, Marchesetti, Baresi (Crema), Sorti, Tosi (Darfo), Amassoka, Bigatti, Lleshaj (Grumellese), Corradi (Orceana), Dal Bosco, Lozza, Pedroni (Orsa), Alushi, D’Antuono (Palazzolo), Bacchiocchi, Della Monica (Pedrocca), Ziliani, Zambelli (Rigamonti), Martinelli (Vallecamonica), Pellegris (Villongo), Ottolini, Buoli (Asola), Belussi, Sora (Sarnico), Cappellini (Fanfulla)

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Ciliverghe, c’è la conferma. Quaresmini traghettatore fino a mercoledì, poi si vedrà

quaresmini giocatore

Cambio della guardia a Ciliverghe, dove il disastroso inizio di stagione ha imposto di cambiare guida tecnica in fretta. Come abbiamo anticipato qualche ora fa l’intento era quello di trovare un sostituto entro mercoledì quando si andrà in campo a Sesto San Giovanni, per poi dare un’occhiata al calendario e sfruttare il turno di riposo per mettere un punto e andare a capo con più calma.

Sommando tutte queste condizioni la dirigenza gialloblù ha deciso di affidare la squadra in questi i giorni a un “traghettatore“. Il nome c’è già, è quello di Andrea Quaresmini che a Ciliverghe ha giocato a fine carriera e già allena, nella categoria Giovanissimi.

La proposta della società in queste ore c’è stata, il mister – classe 75 – ha risposto “sì signore” alla richiesta del club. Che poi, da giovedì, inizierebbe con più raziocinio a studiare la soluzione per il nuovo corso. Quello di Polini, intanto, è davvero finito. 

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Eccellenza, il borsino: Nember e Zobbio, che rivincita! Grinta Rigamonti, il Rezzato non brilla ancora

palazzolo rezzato

Lunedì, tempo di borsino per le squadre d’Eccellenza. Quest’anno, il nostro Saliscendi è diviso per categoria e analizza le dinamiche delle formazioni bresciane già nelle ore successive alle partite della domenica.

Dividiamo le nostre prescelte in conferme, sorprese e delusioni. Ecco le nostre scelte relativamente all’ultimo turno:

LE CONFERME: Orsa, Orceana – Una rondine non fa Primavera, ok. Ma stavolta arriva il secondo squillo per entrambe, partite a fari spenti e pronte invece a stupire tutti. Preventivabile la partenza a tutta della squadra di Nember, carico come una molla, certo è che segnare 5 gol ad Asola senza attacco è un indizio utile a capire quanto la mano del tecnico si stia già vedendo sul gruppo. Stesso discorso per Zobbio (squalificato ieri come Nember), a sua volta carico dopo l’anno di stop. La sua Orceana non sarà bellissima, ma lotta e ha cuore. Oltre a un bomber che segna, come Corradi: 3 gol in 3 partite, alla faccia dell’acquisto last minute. Ed erano pure in dieci…

Darfo-Travagliato, è ufficiale: si recupera giovedì alle 20.30

darfo travagliato sospesa

La conferma è arrivata stamattina, tramite il sito del Darfo Boario: la gara tra i neroverdi e l’Aurora Travagliato si giocherà giovedì 18 settembre alle ore 20.30 e, come da regolamento, sarà ancora a porte chiuse. La partita che si stava giocando ieri, lo ricordiamo, è stata sospesa per un malore del direttore di gara. Naturalmente, le biglietterie e i cancelli resteranno tassativamente chiusi e si invitano i tifosi delle due squadre a non recarsi allo stadio.

Si riparte da 0-0 come da regolamento, ma dal primo minuto dell’incontro e non dal 60′, minuto nel quale ieri il match è stato sospeso. Peraltro, senza l’intervento provvidenziale del commissario Giuseppe Provesi, le due società sarebbero probabilmente andate avanti con una soluzione ponte: assistente promosso ad arbitro e un dirigente neroverde, Edo Conti, come guardalinee. Una soluzione contro il regolamento e anche contro il buon senso. Sebbene fosse proprio il Travagliato, tra le due, a voler con più forza terminare la partita.

 
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Giovanili, trofeo Bresciaoggi: Esordienti e Pulcini ai nastri di partenza. C’è la Rigamonti da spodestare

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Dopo Juniores, Allievi e Giovanissimi, questo pomeriggio anche Pulcini ed Esordienti fanno il loro esordio nel trofeo Bresciaoggi. La squadra da battere è senza dubbio la Mario Rigamonti che lo scorso 25 aprile ha conquistato uno storico Double aggiudicandosi la competizione in entrambe le categorie. Saranno 56 le formazioni della categoria Esordienti a darsi battaglia, mentre 51 saranno quelle dei Pulcini. E come ogni anno, in queste categorie la lotta per il titolo si prevede essere serratissima con almeno 6/7 squadre che hanno le carte in regola per puntare alla vittoria finale. Tra gli Esordienti, dietro la Rigamonti ci sono Nuova Valsabbia (finalista lo scorso anno), ma anche Rezzato e Ciliverghe (inserite nel girone della morte proprio con i campioni in carica) e infine Darfo Boario, Real Leno, Rodengo Saiano e Pavoniana. Anche nella categoria più giovane gli occhi saranno puntati sul girone dei campioni in carica che subito se la vedranno con il Rezzato, mentre il Concesio (sconfitto in finale la scorsa stagione) è stato abbinato a Collebeato e Roncadelle.

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Serie D: Polini si dimette, oggi giornata chiave al Ciliverghe. Montichiari, altra sconfitta e quarto rosso in una settimana

polini dimissioni

Come domenica scorsa, uguale uguale. 0-5 il Ciliverghe, 0-2 il Montichiari. Copione che non cambia, zero punti in classifica per le bresciane e 14 reti al passivo incassate in 7 giorni. Troppe, decisamente. La seconda giornata non ha portato i cambiamenti auspicati. Clamoroso il crollo del Ciliverghe con il Castiglione: la squadra si è squagliata nella seconda metà della ripresa, subito il gol di Cazzamalli si è aperta la voragine. La squadra di Ottoni, sul campo del Sondrio fresco di ripescaggio, ha pagato le solite ingenuità e con la quarta espulsione in due partite, quella del portiere Gambardella, ha segnato un altro record negativo del quale tutti avremmo fatto volentieri a meno.

Momento difficile e mercoledì, almeno per il Ciliverghe (i rossoblù riposano), è già tempo di tornare in campo a Sesto San Giovanni. Con quale allenatore in panchina, lo scopriremo nella giornata di oggi. Ieri, in tarda serata, Stefano Polini ha rassegnato le proprie dimissioni dopo una sfuriata alla squadra negli spogliatoi al termine della gara. Va annotato, da cronisti, che le voci di una incomunicabilità tra lui e una parte del gruppo (i più anziani, per intenderci) si erano sparse già da diverso tempo.

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Enock, altro caso. Fa la pipì sul muretto a Pedrocca, rissa sfiorata a fine partita: il video

enock smentita

Ancora Enock Barwuah al centro dei riflettori. Nessun episodio di razzismo, stavolta, nei suoi confronti. A Pedrocca, ieri, è filato tutto liscio e l’attaccante, fratello naturale di Mario Balotelli, è entrato peraltro nel secondo tempo con il Vallecamonica sotto 1-0 (risultato diventato poi finale).

Il caso è nato durante, poi dopo la partita. Al termine del primo tempo, il ragazzo non ha saputo trattenere i suoi bisogni impellenti e ha fatto pipì in campo, sul muretto senza aspettare di scendere negli spogliatoi. A fine gara, i tifosi della Pedrocca hanno dimostrato di non gradire la cosa e gli hanno intimato che “non può fare come se fosse a casa sua”. Da qui ne è nato un accenno di rissa, con la maglia di Barwuah strappata come hanno testimoniato i colleghi di Social Channel, che hanno postato qui il video della gazzarra post partita.

Risoetto alla quale noi, stavolta, evitiamo di commentare.

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Palazzolo-Rezzato nel ricordo di Daniele, ma è polemica: “Non hanno voluto rinviarla”. Risposta stizzita SDL: “Colpa della Federazione”

minuto silenzio davide

E’ stata la partita che ha messo in luce un sorprendente Palazzolo, di fronte a un Rezzato ancora in rodaggio. Ma la squadra di Massolini, il match di ieri pomeriggio, non l’avrebbe voluto giocare. Sotto shock per la scomparsa di Daniele Carminati, il 17enne di Urago d’Oglio deceduto nella notte tra sabato e domenica, militante nella Juniores palazzolese, la società di casa aveva chiesto in mattinata il rinvio dell’incontro al Comitato Lombardo nella persona di Giuseppe Baretti. Questi – secondo il comunicato del Palazzolo – aveva dato parere favorevole, attivandosi per il rinvio, ma scontrandosi di fronte al no del presidente del Rezzato per i troppi impegni della sua squadra.

Il Rezzato, dal canto suo, ribatte con forza di “non essersi opposto a nulla, anzi di essersi rimesso alla decisione del Palazzolo. Siamo stati avvisati alle 12.20 e alle 12.48 ci siamo dichiarati disponibili a rinviare l’incontro, non sappiamo cosa sia stato riferito al Rezzato ma a noi è stato detto che ormai era tardi”.

Senza entrare nel dettaglio di chi sia colpevole, resta una querelle della quale avremmo fatto volentieri a meno, in un giorno che doveva essere consacrato al silenzio.

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