Primavera, in 26 agli ordini di Javorcic, che sarà affiancato da Egidio Salvi. La prima squadra attende nuovi talenti

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E’ iniziata ieri l’avventura della Primavera di Javorcic, che da quest’anno avrà come braccio destro una bandiera biancoblù come Edifio Salvi. L’obiettivo dichiarato dal responsabile del settore giovanile Pietro Strada è quello di essere protagonisti e preparare i migliori talenti del vivaio al grande salto in prima squadra, dove la politica societaria è profondamente aperta alla linea verde. Sono 26 i giocatori convocati dal tecnico per l’inizio degli allenamenti. La prima amichevole sarà mercoledì 6 agosto a Montichiari contro l’Atletico.

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Categorie: Giovanili

Rescissione e Cska Sofia per Mitrovic e Kukoc mentre Andrea Iaconi dice no al Perugia per Di Cesare e sottolinea due nomi sul taccuino

mitrovic kukoc

Pugno di ferro del Brescia con i dissidenti. I dirigenti di via Bazoli attendono le firme di Mitrovic e Kukoc sui documenti necessari per la rescissione del contratto nel primo caso e il trasferimento al Cska Sofia nel secondo. Per l’attaccante svedese si va verso una rescissione d’ufficio, possibile a detta del Brescia alla luce della prolungata assenza del giocatore, che dopo l’infortunio ha fatto perdere le tracce. Per il croato ultime ore di tempo: o parte o dovrà allenarsi con i giocatori che attualmente non rientrano nei piani dello staff tecnico.
Linea dura anche per Sodinha, che continua ad allenarsi al San Filippo lontano dai compagni dividendosi tra palestra e piscina.
Andrea Iaconi tiene in mano saldamente le redini della situazione e spera di sciogliere questi nodi per potersi muovere con maggior disinvoltura in sede di campagna acquisti. In attesa di scoprire il punto di vista di suo fratello su Antonio Caracciolo (in prova a Spiazzo) sul suo taccuino i nomi sottolineati sono quelli di Figliomeni del Latina per la difesa (ma c’è da battere la concorrenza del Modena) e Togni dell’Avellino per il centrocampo, un playmaker che ha addosso anche gli occhi di Spezia e Pescara. Rispedite al mittende, per ora, le offerte del Perugia per Di Cesare. Intanto alcuni ex trovano casa. Tommaso Coletti ha firmato con il Matera, Massimo Paci con il Pisa.

Per l’ex Brescia Lasik terzo gettone in Champions e cartellino rosso, ma lo Slovan Bratislava non ferma la sua corsa

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Disco verde per lo Slovan Bratislava e semaforo rosso per l’ex Brescia Richard Lasik. Dopo aver superato i gallesi del Tns nel secondo turno di qualificazione alla Champions League gli slovacchi hanno avuto la meglio anche sui moldavi dello Sheriff nella gara di andata del terzo turno e possono sognare l’accesso agli spareggi che danno il pass per la fase a gironi. Serata positiva, dunque, quella di ieri. Un po’ meno per l’esterno, espulso al 61′ per un intervento nella sua area di rigore che ha causato un penalty in favore degli ospiti.
Per fortuna di Lasik l’estremo difensore Pernis ha respinto il rigore di Cadu mantenendo il risultato sull’1-0 per lo Slovan, che alla fine è riuscito a portare a casa il successo nonostante l’inferiorità numerica con il punteggio di 2-1. Nella gara di ritorno a Tiraspol, dunque, il sempre presente Lasik (3 gare su 3 all’attivo) non ci sarà, e farà il tifo per i suoi dalla tribuna nella speranza che questa avventura continui.

Eccellenza, sono Grumellese e Crema le avversarie di grido delle bresciane? Le loro rose sono zeppe di vecchie nostre conoscenze

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Con l’Alzanocene di Inversini e il Brusaporto terminati nel girone milanese, Grumellese e Crema sono sulla carta le formazioni più temibili per le bresciane nel nostro girone di Eccellenza senza dimenticare il Villongo e nemmeno il Fanfulla, storica società lodigiana che tuttavia da tempo non incrocia le squadre di casa nostra.

Tanto la squadra di Mignani quanto quella di Nicolini, tra ieri e oggi, hanno iniziato la propria preparazione con tanto entusiasmo. Le due rose sono zeppe di nomi conosciuti agli appassionati di calcio bresciano, in tutti i reparti. L’attacco della Grumellese è potenzialmente atomico (Bonomi, Bigatti, Gullit, Zamblera, tutti nomi conosciuti), non scherza però nemmeno quello cremasco con Alessio Baresi e Federico Cantoni a dare esperienza e carisma in mezzo alla difesa e in mezzo al campo.

Queste le rose pressoché definitive delle due squadre.

Caso Tavecchio, spuntano anche frasi contro le calciatrici. Il Brescia si smarca con Ragazzoni: “Noi votiamo Albertini”

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Carlo Tavecchio o Demetrio Albertini? La risposta, se non si provvederà a commissariare la Federazione, si avrà tra due settimane. Intanto, contro l’attuale presidente della Lnd, continuano le critiche dopo lo scivolone di stampo razzista sui calciatori “mangiabanane” e l’ultimo affondo, rilanciato dal web, nel quale in una puntata di Report, definiva infelicemente le calciatrici come “handicappate” rispetto ai maschi. Senza dimenticare che è lui a capo del movimento femminile in Italia che ha nel Brescia il detentore dello scudetto.

Il presidente Giuseppe Cesari, peraltro, si è sempre scontrato in passato (la Lnd dovrebbe votare compatta per il suo candidato) con Tavecchio lanciando addirittura una campagna pro Vialli alla presidenza della federazione nelle ore successive alle dimissioni di Abete. Ora, anche Luigi Ragazzoni per il Brescia maschile si smarca dalla candidatura di Tavecchio. E non solo per le frasi razziste di venerdì scorso. In un’intervista odierna al Giornale di Brescia, l’amministratore del club biancoblù specifica che “le polemiche sulle dichiarazioni si possano facilmente superare, ha sbagliato ad esprimere un concetto, a tutti capita un calo di zuccheri. Indipendentemente da questo mi sento di appoggiare una figura come quella di Demetrio Albertini, sia perché Tavecchio è nella dirigenza sportiva da più di 20 anni, sia per un mero fatto anagrafico: largo ai giovani e ad un po’ di rinnovamento, almeno nello sport”

Montichiari, partita l’era Hubner: “Voglio ordine, ma senza estro non si vincono le partite”. In prova anche Speziari oltre ad Amassoka

raduno montichiari

Anche il Montichiari, pochi giorni dopo il Ciliverghe, da ieri si è rimesso in moto. La Serie D non è una cosa semplice, serve duro lavoro sin dall’estate e il gruppo guidato da Dario Hubner si è radunato a Montichiariello dove, oltre ai 28 giocatori in rosa, il Bisonte ne ha avuti tre in prova. Di Laurent Amassoka vi abbiamo parlato da tempo, ma il tecnico vuole valutare l’esperto attaccante africano, negli ultimi anni tra i dilettanti nel Lazio ma di casa a Montichiari dove partì 10 anni fa nella sua avventura italiana. Insieme a lui, nome nuovo, c’è Michele Speziari, classe 89, ex Darfo, giocatore dal gol facile e all’altezza della categoria. Se Hubner non lo riterrà congruo alle sue esigenze, possibile per lui un ritorno al Vallecamonica. Infine c’è un giovane del 1995, Ettore Padoan, anch’egli attaccante, ex Sambonifacese.

Le attenzioni, tuttavia, erano tutte per Hubner e non poteva essere altrimenti. Le sue prime parole, riportate da ‘Bresciaoggi’, trasudano entusiasmo ma allo stesso tempo grande razionalità:

Palazzolo, continua il caos: domani il casting, il nuovo allenatore è Andrea Massolini. Mazza se ne va a Malta

palazzolo formazione

Tutto pronto, o quasi, domani, per l’atteso casting-reality show del Palazzolo. La squadra, senza tesserati nè acquisti compiuti in estate a parte il portiere Zaina, sfrutterà il meeting per provare a organizzare in meno di un mese una squadra che sia pronta per la Coppa Italia del 24 agosto. Impresa non impossibile, dal punto di vista quantitativo. Altro discorso dal punto di vista qualitativo, anche se il ds Stefano Bonometti potrebbe calare qualche asso dal mazzo.

Intanto, la novità del giorno è che l’allenatore sarà Andrea Massolini (ex Cellatica e Valcalepio), non più Andrea Mazza che, dopo un tiramolla di qualche giorno dovuto alle note vicende tra il presidente Liborio e i nuovi proprietari, ha deciso di fare le valigie e andare ad allenare a Malta.

Il nuovo tecnico ci metterà entusiasmo. Non basterà. Ora servono giocatori, domani si capirà se il nuovo Palazzolo puà almeno mettere il primo strato di biscotti alla base della torta.

Brescia, riparte con Strada anche il settore giovanile: stamattina il raduno della Primavera di Javorcic, c’è anche un ex Milan

primavera raduno

Dopo settimane di preoccupazione e incertezza, il nuovo Brescia ha riorganizzato a grandi linee anche il settore giovanile, affidato da Andrea Iaconi alle mani sapienti ed esperte di Pietro Strada che oggi, alle ore 9, era presente al San Filippo per il primo giorno di scuola della nuova Primavera di Ivan Javorcic, chiamata a confermarsi dopo un campionato molto brillante.

La rosa è però giovanissima, con molti ’97 provenienti dagli Allievi Nazionali. Il più anziano è il portiere Andrenacci, del 1995, ex Milan. Lo staff tecnico è confermato ed è il miglior punto di ripartenza possibile. Il campionato inizierà tra un mese, il 30 agosto, nello stesso giorno in cui scatterà anche il nuovo campionato di serie B. I ragazzi giocheranno a Castegnato, come annunciato da tempo. Dopo Ferragosto, raduno anche per Allievi Nazionali (Carminati), Allievi B (Possanzini) e Giovanissimi Nazionali (Volpi)

Ecco, di seguito, rosa e staff al completo:

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Categorie: Vetrina

Magnini diventa un caso: accetta il provino con il Lumezzane, rompe con la Castellana ma potrebbe tornare a Castegnato

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Andrea ‘Genio’ Magnini è stato il mattatore della stagione post campionato. Top Player per Calciobresciano e capocannoniere in Eccellenza, vincitore e capocannoniere per distacco a Polpenazze. Se qualcuno ancora non avesse conosciuto le sue doti e il sinistro donatogli da Madre natura, ora non può non essersene accorto.

Anche il Lumezzane, dopo averlo visto all’opera a Polpenazze, ha deciso di provare a dargli una chance. Salirà in ritiro con i rossoblù (in prova), per cercare di lanciarsi tra i professionisti come è avvenuto a Pavia a Matteo Romanini. Cosa che, però, non è stata gradita dalla Castellana con cui da tempo si era accordato per il ritorno in serie D. Negli ultimi giorni, è arrivata quindi la rottura totale con la sua ex squadra. Ma, anche qualora dovesse andar male a Lumezzane, il salvagente si chiama Rigamonti Castegnato. Piovanelli è pronto a riaccoglierlo a braccia aperte. Una cosa è certa, quindi: Magnini torna nella nostra provincia, anzi ci resta. Vale come una vittoria, anche se il suo sogno parte ora.