SERIE D (solo bresciane)
16 reti: Lorenzi (Darfo)
12 reti: Bosio (Montichiari)
9 reti: Ligarotti (Palazzolo)
7 reti: Sangiovanni (Montichiari), Berta (Darfo)
6 reti: Fornito (Montichiari)
ECCELLENZA
20 reti: Magnini (Castegnato)
19 reti: Sala (Brusaporto)
14 reti: Paghera (Ciliverghe)
12 reti: Bigatti (Ciliverghe)
11 reti: Varas (Vallecamonica), Salardi (Governolese)
10 reti: Bojanic (Orsa), Mat.Romanini (Ciliverghe), Vigani (Brusaporto)
9 reti: Mosca (Scanzopedrengo), Chitò (Asola), Mar.Romanini (Travagliato)
8 reti: Bosio (Scanzopedrengo), Pellegris (Villongo), Patelli (Sarnico), Prandini (Vallecamonica), Piovanelli (Pedrocca), Gullit (Grumellese)
PROMOZIONE
28 reti: Frassine (Rezzato)
20 reti: Marin (Ghedi)
17 reti: Melis (Calcinato), Altobelli (Rezzato)
16 reti: Bolis (Concesio)
15 reti: Donati (Rudianese)
11 reti: Bettinsoli (Vobarno), Coppiardi (Sarginesco)
9 reti: Messa (Bassa Bresciana), Prandi (Concesio), Zini (Mairano), Gatta (Vobarno)
8 reti: Bignotti, Casella, Negrello (Bedizzolese), Melangne (Navecortine), Nodari (Rudianese)
Un altro esonero a sorpresa, e allo stesso tempo eclatante, in Prima Categoria. Accade nel girone F, stavolta, con la Bagnolese che ieri sera ha deciso di esonerare anche Francesco Vincenzi, dopo l’abbandono a inizio stagione (dimissioni) di Enrico Gardoni. Il tecnico, ex giocatore di Milan e Roma tra le altre, paga una situazione di classifica difficile in zona play out e il 3-4 a Lodrino dopo essere stato avanti per due volte. Ma, in fin dei conti, la domenica precedente aveva vinto in trasferta in 8 uomini…
Al suo posto, un po’ come accaduto per la Cazzaghese con Gualina, in panchina ci va Ermanno Panina, classe 70, ancora con il fiuto del gol nel sangue ma penalizzato questa stagione dai troppi infortuni. Riparte da allenatore, scelto dalla società per la grande esperienza e conoscenza dell’ambiente.
Vincenzi, intanto, al Giornale di Brescia, confida un retroscena: “Mi ero dimesso 20 giorni fa e le dimissioni erano state respinte dalla società, che diceva di avere fiducia in me. Ora mi cacciano?“.
Le Berretti di Lumezzane e Feralpi Salò proseguono nel loro strepitoso girone di ritorno raccogliendo altri punti preziosi per una classifica sempre più sorridente, ma soprattutto per una questione di orgoglio personale visto che i play off sono da tempo irraggiungibili. I valgobbini, infatti, rifilano un netto 3-0 alla Virtus Verona (Furaforte, Consoli, Mazega), mentre i gardesani pareggiano 1-1 contro il Real Vicenza (in gol ancora Zanoni) al termine di una sfida in cui i ragazzi del gemello A. avrebbero meritato qualcosa in più.
C’eravamo tanto amati. Guardando la fotografia qui sopra, potrebbe essere questo il titolo da dare all’epilogo della storia tra Fabio Raineri e la Cazzaghese. Un legame proficuo e intenso, che aveva portato la squadra a lottare per la promozione – diretta o attraverso i play off – sino a 7 giornate fa. Poi, una crisi nera che ha portato all’epilogo di questa sera, con l’esonero del mister da parte della società. Nelle ultime 3 giornate, le sconfitte con Piancamuno, Rodengo (all’ultimo minuto) e Bienno hanno fatto saltare la fiducia verso l’allenatore del club, anche se a 4 giornate dalla fine nei dilettanti ricorrere a un esonero è quantomeno discutibile.
Vero è che la Cazzaghese è stata costruita per provare a salire di categoria, pur in un girone molto complicato. E, con 4 punti dal quinto e dal quarto posto, una rimonta è ancora possibile. Raineri, intanto, su Facebook ha scritto l’eloquente frase: “Ennesima delusione di uno sport senza equilibrio”. Difficile dargli torto. Tra un mese si capirà se la scelta, disperata, ha portato davvero dei frutti. Al suo posto ci sarà il portiere Guido Gualina, ora ai box per problemi fisici, che dovrebbe essere affiancato da un allenatore delle giovanili.
La festa, meritata, del Rezzato è arrivata come da copione. 63 punti in 26 partite, 67 gol realizzati, le cifre parlano da sole e la forza della squadra è accentuata dall’accesso alle semifinali di Coppa Italia in una stagione che ora tutti sperano si concluda con una storica doppietta.
Alle spalle della capolista, a 4 turni dalla fine, dietro intanto si scannano per gli altri posti play off. Nessuno può sentirsi sicuro, la bagarre è totale e riguarda le solite 5 squadre racchiuse in 2 punti. La domenica sorride a Vobarno, Dellese e Ghedi che vincono le proprie sfide non senza fatica (Scalvenzi, per questi ultimi, risolve la pratica Marmirolo solo al 92′) e si avvantaggiano del vibrante 0-0 in Bedizzolese-Concesio (espulsi entrambi gli allenatori, clima bollente). Il Navecortine è troppo lontano dopo il pari a Gussago, sarà salvezza tranquilla per Grazioli come per il Mairano che respira dopo il 2-0 secco al Desenzano.
Dietro, piuttosto, l’inferno play out coinvolge tutte. Pesantissimo il gol di Patuzzo che consente proprio al Calcinato di passare a Sarginesco e uscire dall’inferno. La Bassa Bresciana viene schiacciata dalla Dellese, ma sorride per le sconfitte di tutte le rivali dirette. Il recupero Marmirolo-Calvina potrebbe essere decisivo.
Stavolta no. Non è accaduto, come all’andata, che il Ciliverghe franasse nel post Brusaporto su un ostacolo chiamato Pedrocca. La capolista non frena, anzi continua a schiacciare sul pedale dell’acceleratore. Il successo su uno dei campi più difficili dell’Eccellenza testimonia la forza del gruppo e la volontà di tirare “a tutta” sino alla fine senza concedersi distrazioni. Le reti di Romanini e Mucchetti tengono i rivali a -1, nonostante la sestina rifilata alla Ghisalbese che riscatta in parte lo 0-6 di Molinetto domenica scorsa.
La Pedrocca, dal canto suo, viene raggiunta al quinto posto dal Vallecamonica che conferma il proprio momento positivo, rilancia le proprie ambizioni e rimonta il Villongo da 1-3 a 4-3 nei 20 minuti finali trovando 3 punti che profumano di salvezza. A quota 38, tuttavia, entrambe per ora sarebbero escluse dai play off nonostante il quinto posto. Il Brusaporto è infatti a +10, ma tutto può accadere. Il quarto posto della Grumellese, ad esempio, è solo 2 punti più in là. Solido, solidissimo, il Travagliato. Continua la splendida serie positiva nella gestione Inversini, blindata dai soliti Romanini e Frusconi: il primo azzanna lo Scanzopedrengo, il secondo conserva il vantaggio e sono 3 punti pesanti, tra i più importanti della stagione. Non bastano, forse, per sperare nel primo posto. Bastano, forse avanzano, per un play off da protagonista.
TOP 10 SCARPA D’ORO
13 reti: Usardi (Berretti Feralpi Salò), Chinelli (Lumezzane All. Pro)
12 reti: Spanò (Lumezzane Alli. B)
11 reti: Valotti (Brescia Primavera), Furaforte (Lumezzane Berretti), Papa (Feralpi Salò All. Pro)
10 reti: Zanoni (Feralpi Salò Berretti), Luci (Feralpi Salò All. Pro), Faini (Brescia Giov. B), Moraschi (Feralpi Salò Giov. B), Contratti (Darfo Boario Jun)
Vuoi prima la notizia bella o quella brutta? Di solito, con i bambini si fa così. Anche per le bresciane di serie D, sin da settembre, il refrain è sempre lo stesso. Quando va bene, una delle nostre si salva e le altre due sprofondano. Si sono alternate nei momenti di down e in qualche picco, durante la stagione. Ora, al dunque della stagione, con sole 4 gare in calendario, l’unica ad aver davvero cambiato marcia è il Darfo Boario. Per Montichiari e Palazzolo, specie per quest’ultima, la situazione ora è molto complicata.
Partiamo dalle note positive. Quella dei camuni lo è pienamente. Il 2-0 in casa dell’Aurora Seriate, firmato Giorgi e Lorenzi, vale tantissimo. E’ il risultato più pesante dell’intero campionato, perché consente in un colpo solo di scavalcare Gozzano e Sambonifacese – rimaste a quota 24 – e aggrapparsi ai play out. Finisse oggi la stagione, alla luce del gap di 8 punti nei confronti della sestultima (Borgomanero), sarebbe sfida secca in casa di quest’ultima con obbligo di vittoria. Avrebbero firmato tutti per un epilogo del genere sino a due settimane fa, ma ora il Darfo sembra stare bene e può continuare la risalita anche se il mantenimento di un posto negli spareggi senza salire a -10 resta l’obiettivo più ragionevole e concreto. Da ieri, sembra più che mai raggiungibile.
Ne abbiamo viste tante, pensavamo di averle viste quasi tutte. Invece, ieri a Cortenuova, è avvenuto un altro episodio ai limiti del grottesco riguardante gli arbitri. Nessuna colpa ai fischietti, stavolta, ma il signor Spalenza di Chiari è diventato vittima di un regolamento paradossale, contestato più volte su queste pagine.
I fatti. Durante Cortenuovese-Montorfano Rovato, gara valevole per la 26ma giornata del girone E di Seconda Categoria, a 3 minuti dalla fine l’arbitro è costretto a lasciare il campo per infortunio, impossibilitato a proseguire la partita. Il punteggio è fermo sullo 0-0, la gara sta per terminare. O meglio, stava. Senza arbitro non si gioca e la regola dice che, in questi casi come (ed è avvenuto già un paio di volte nella stagione) quando il match è interrotto per impratcabilità del campo, si debba ripartire dal primo minuto.
Gli 86 minuti precedenti cancellati, il Montorfano avrà una buona chance per vincere una gara da portare a casa a tutti i costi. Le sue rivali in campionato possono a buona ragione lamentarsi. Ma non è colpa di nessuno, nemmeno dell’arbitro. Solo di un regolamento cervellotico. Basterebbe riprendere dal minuto in cui si è interrotta la partita. Oppure, se la gara ha superato almeno i 3 quarti della propria durata, decretare per definitivo il punteggio parziale…