Da Sogliano a Corvino, da Sensibile a D’Amico. A Desenzano un evento da non perdere per i direttori sportivi di ogni categoria
A lezione dai big. Accadrà proprio questo lunedì 14 aprile all’Hotel Acquaviva di Desenzano, che per un giorno diventerà la capitale italiana dei direttori sportivi. Merito della “Scouting Conference”, che attirerà in riva al Garda personalità di spicco del mondo del calcio, pronte a condividere la loro esperienza con i partecipanti a quello che potrebbe essere definito a tutti gli effetti un master per dirigenti.
In cattedra ds di assoluto valore come Sean Sogliano (Hellas Verona), Francesco Marroccu (Beira Mar), Pantaleo Corvino (ex Fiorentina), Pasquale Sensibile (Mantova), ma non solo. Tra i relatori anche l’agente Andrea D’Amico.
Top Player, Prima Categoria: Morandi extraterrestre, dietro di Baldassarre e “la doppia T”
Bresciaoggi racconta la lettera alla Figc di Michele Baiguera: “Sono un ex arbitro, fatemi tornare a giocare”
Una storia paradossale, non la prima purtroppo di un calcio che sembra complicare tremendamente le cose facili o scontate. Colpa della burocrazia, di assurdi paletti. Come quello in virtù del quale, oggi, Michele Baiguera – 21 anni – non può più giocare a pallone tra i dilettanti. Il motivo? E’ un ex arbitro e a nulla vale essersi dimesso dall’Aia.
Bresciaoggi racconta nell’edizione odierna la sua particolare storia, che noi sintetizziamo. Da ragazzino, Michele amava giocare in porta ma la sua stazza minuta non gli consentì di provare a fare carriera. Quindi, come capita a tanti, per restare nell’ambiente del calcio, decise di iniziare ad arbitrare. Al momento del salto di categoria, la decisione di smettere per non dover rinunciare alla sua attività di fresatore a causa delle lunghe trasferte con il fischietto in mano.
E, con 20 centimetri in più, la decisione di provare a coltivare di nuovo quell’amore chiamato pallone. In porta, ovviamente. Ma, per l’articolo 40 comma 1 regolamento Figc, “Il calciatore che si iscrive nell’albo degli allenatori professionisti o che contenga la qualifica di arbitro decade dal tesseramento e può più tesserarsi come calciatore”.
Seconda e Terza, scossoni in classifica dopo recuperi e sconfitte a tavolino: Real Flero tranquillo, fuga Chiesanuova
La mannaia del giudice sportivo: squalifica shock per mister Zanetti, fuori un anno. Lui si difende: “Nessuna lite a fine partita, è un equivoco”
Giovanili, classifiche marcatori: Scaramatti sempre più verso l’argento, per la Scarpa di bronzo la lotta è serrata
TOP 10 SCARPA D’ORO
13 reti: Chinelli (Lumezzane All. Pro)
11 reti: Valotti (Brescia Primavera)
10 reti: Usardi (Berretti Feralpi Salò), Moraschi (Feralpi Salò Giov. B)
9 reti: Faini (Brescia Giov. B)
Corioni-Manenti, trattativa ufficialmente fallita. Il pres non si presenta a Milano dal notaio
Adesso sì, è davvero finita. Dopo oltre due mesi di promesse e tantissime chiacchiere, l’affare Corioni-Manenti finisce in un nulla di fatto. Come da pronostico. Dopo il riavvicinamento tra i due di martedì, quando l’acquirente si era recato a Ospitaletto per presentare al presidente nuovi dati che attestavano la presenza del denaro richiesto, stamattina Gino Corioni non si è recato a Milano dal notaio Busani dove era previsto un incontro decisivo.
Secca la reazione di Manenti: “Non c’era nemmeno un suo interlocutore a rappresentare il club. Per me la trattativa finisce qui“.
Giorni burrascosi, quindi, in casa Brescia. Chissà quando arriverà il sereno, nel 2014 si è visto di rado.
Quando non prenderle diventa secondario. Numeri e classifiche del calcio a 7 dicono che il gioco offensivo paga sempre
Nel calcio a 7 sono numerose le variabili che possono influenzare le sorti di un campionato. In quasi tutte le categorie e nei relativi gironi, tuttavia, c’è una costante dalla quale si può difficilmente prescindere: l’importanza dei gol fatti.
C’è chi gioca in verticale sfruttando le sponde di un pivot, chi predilige il possesso palla e gli inserimenti, ma anche chi si affida al catenaccio o cerca di stordire gli avversari negando loro ogni punto di riferimento. Il campo, spesso, può giocare un ruolo fondamentale nella filosofia tattica di una squadra e farne le fortune casalinghe.
Quando bisogna fare i conti con la classifica, però, si scopre che il dato fondamentale per puntare in alto è quello che riguarda la produttività offensiva. I numeri, a tal proposito, parlano chiaro. Tra le quattro capoliste dei gironi di Elite solamente il Real Vigilio (girone D) non vanta il miglior attacco. Con 94 reti all’attivo i valtrumplini si devono accontentare dell’argento inchinandosi all’Elettrotecnica Cristini: 109 gol messi a segno e secondo posto provvisorio a -2 dalla vetta.