Curva vuota, pancia da riempire: con il Latina, per Iaconi, è già gara da non sbagliare

brescia iaconi

Curva vuota, cinque squalificati (ieri ridotto un turno di stop a Paci, ne mancano ancora 5), un avversario in grande forma come il Latina ma pur sempre abbordabile per una squadra, la nostra, partita a inizio campionato con obiettivi ben diversi rispetto ai pontini. Per il Brescia, oggi, è una gara da non sbagliare. Per Ivo Iaconi, il primo test di una primavera da vivere con il piede pigiato sull’acceleratore per mettere un freno alle tante chiacchiere su di lui degli ultimi giorni.

Il nuovo allenatore deve dimostrare che la sua non è stata una scelta sbagliata, nè tantomeno dettata dalla parentela con il direttore sportivo. Per farlo, ha un unico antidoto. Vincere, anche senza convincere, il presidente Corioni se ne farà una ragione. Intanto, per iniziare, parte da quel 4-2-4 (ma a noi piace chiamarlo 4-4-2) con il quale Giampaolo aveva mandato in sollucchero Corioni nei propositi di inizio stagione, mai poi verificatisi in campo.

“Non potevo scegliere modulo diverso, visti i giocatori a disposizione”, ha spiegato Iaconi. In realtà, specie davanti, con tre trequartisti in panchina (Saba, Sodinha, Juan Antonio), le alternative c’erano. La sua sembra una scelta, un inno alla compattezza in un momento difficile. Le partite si vincono senza fronzoli? Vedremo…

Marzo, si parla già di fusioni: Darfo-Vallecamonica e Dellese-Mairano fronti caldi

darfo valle fusione

Siamo solo a marzo, ma l’aria di Primavera invita tutti a iniziare a guardare a un futuro nemmeno troppo lontano. Fra due mesi e mezzo termineranno i campionati, per alcune squadre anche prima senza appendici di play off e play out. A giugno sarà tempo di iscrizioni e purtroppo, in diverse realtà bresciane, i conti faticano sempre a tornare nonostante i grandi sacrifici.

Ecco, allora, tornare di moda la parolina magica chiamata fusione. Può piacere o meno, ma è da sempre una delle soluzioni – a volte della disperazione – per provare a unire le forze e tappare le falle. Anche se, spesso, due bilanci in passivo che si uniscono producono un bilancio doppiamente in passivo.

Tant’è, le piazze calde da dove arrivano i primi rumours in tal senso sono Darfo Boario e Dello. Ma lo stesso si potrebbe dire per il Vallecamonica e per il Mairano, con cui le due società dovrebbero rispettivamente fondersi. Anche se, ad oggi, con tante incognite.

Top Player, Seconda e Terza: Fauci e Dentuti, giornata da squali. Ma in Seconda vince Zaninelli

zaninelli
SECONDA CATEGORIA
 
CLASSIFICA DI TAPPA – 7 MARZO:
 
1° POSTO: ZANINELLI (Ghedi) – 5 punti
2° POSTO: DENTUTI (Real Flero) – 3 punti
3° POSTO: LORENZI (Maclodio), CORIONI (San Pancrazio) – 1 punto
 
CLASSIFICA GENERALE:
 
10 PUNTI: Bardelloni
9 PUNTI: Ramorino
8 PUNTI: Bornati – Rossi – Alstafa
7 PUNTI: Corioni
6 PUNTI: Gonzato – Rossini
5 PUNTI: Berneri – Groppelli – Bandera – Simonelli – Pedretti – Libretti – Terrasi – Delai – Pinzoni – Filosi – Scaletti – Bosetti – Busi – Rota – Tartini – Zaninelli
4 PUNTI: Fattoruso
3 PUNTI: Pasini – Molinari – Chiarini – Zappia – Campolo – Rolfi – Benatti – Saottini – Frizzi – Saporito – Nuredinovski – Ronchini – Garcia – Di Stefano – Sacrismi – Stamerra – Girelli – Coccaglio – Azzini – Dentuti
2 PUNTI: Cella – Voltolini
1 PUNTO: Bontempi – Pellizzari – Rossetti – Bara – Consoli – Capelloni – Di Benedetto – Giugni – Appiani – Zanetti – Sala – Delpero – Mbaye – Veneri – Fiammetti – Zagni – Farina – Grittani – Corridori – Buizza – Renica – Lorenzi
 
Zaninelli è il migliore in campo nella partita più importante della stagione, gol a parte. Basta e avanza per vincere la classifica di tappa in una giornata nella quale, tra i big, entra sul podio solo Corioni, terzo con Lorenzi, artefice della rimonta Maclodio. Meglio di loro Dentuti, decisivo con una doppietta.

Da Sogliano a Corvino, da Sensibile a D’Amico. A Desenzano un evento da non perdere per i direttori sportivi di ogni categoria

ds locandina immagine

A lezione dai big. Accadrà proprio questo lunedì 14 aprile all’Hotel Acquaviva di Desenzano, che per un giorno diventerà la capitale italiana dei direttori sportivi. Merito della “Scouting Conference”, che attirerà in riva al Garda personalità di spicco del mondo del calcio, pronte a condividere la loro esperienza con i partecipanti a quello che potrebbe essere definito a tutti gli effetti un master per dirigenti.
In cattedra ds di assoluto valore come Sean Sogliano (Hellas Verona), Francesco Marroccu (Beira Mar), Pantaleo Corvino (ex Fiorentina), Pasquale Sensibile (Mantova), ma non solo. Tra i relatori anche l’agente Andrea D’Amico.

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Top Player, Prima Categoria: Morandi extraterrestre, dietro di Baldassarre e “la doppia T”

morandi park
CLASSIFICA DI TAPPA – 7 MARZO
 
1° POSTO: MORANDI (Park Hotel) – 5 punti 
2° POSTO: TOMASOTTI (Real Borgosatollo), GALBIGNANI (Ome) – 3 punti
3° POSTO: TAVOLAZZI (San Zeno), BALDASSARRE (Capriolese) – 1 punto
 
CLASSIFICA GENERALE:
 
13 PUNTI: Farimbella
12 PUNTI: Lobo Nelson
10 PUNTI: Ferrari
9 PUNTI: D.Ghisla – Inverardi
8 PUNTI: Gazzoli – Galbignani
6 PUNTI: Sigalini – Tomasotti
5 PUNTI: Castelnovi – Locatelli – Salodini – Posti – Shkembi – Gatti – Volpato – Rossini – Festoni – Danesi – Santonastaso – Morandi
4 PUNTI: Cama – Fausti – Tirelli – Tavolazzi
3 PUNTI: Coletti – Serena – Dalla Costa – Busi – Cossetti – Tameni – Tahiri – Picchiotti – Ongaro – Trombetta – Frassine – Benedini – Rizzini – Mingotti – D’Amico
2 PUNTI: Treccani – Decò – Bertolini – Tampella – Ghitti – Strada
1 PUNTO: Pastore – Ghidini – Naoni – Mocinos – Pellegrini – Passalacqua – Baldassarre
 
Il poker di Morandi è irragiungibile per tutti, nella giornata dove si conferma Tomasotti tra i mattaori del Real Borgosatollo e, oltre al faro Tavolazzi del San Zeno, rispunta anche un’ex promessa come Baldassarre. Decisivo per una vittoria che la Capriolese aspettava da tanto, troppo tempo

Bresciaoggi racconta la lettera alla Figc di Michele Baiguera: “Sono un ex arbitro, fatemi tornare a giocare”

arbitro fischietto

Una storia paradossale, non la prima purtroppo di un calcio che sembra complicare tremendamente le cose facili o scontate. Colpa della burocrazia, di assurdi paletti. Come quello in virtù del quale, oggi, Michele Baiguera – 21 anni – non può più giocare a pallone tra i dilettanti. Il motivo? E’ un ex arbitro e a nulla vale essersi dimesso dall’Aia.

Bresciaoggi racconta nell’edizione odierna la sua particolare storia, che noi sintetizziamo. Da ragazzino, Michele amava giocare in porta ma la sua stazza minuta non gli consentì di provare a fare carriera. Quindi, come capita a tanti, per restare nell’ambiente del calcio, decise di iniziare ad arbitrare. Al momento del salto di categoria, la decisione di smettere per non dover rinunciare alla sua attività di fresatore a causa delle lunghe trasferte con il fischietto in mano.

E, con 20 centimetri in più, la decisione di provare a coltivare di nuovo quell’amore chiamato pallone. In porta, ovviamente. Ma, per l’articolo 40 comma 1 regolamento Figc, “Il calciatore che si iscrive nell’albo degli allenatori professionisti o che contenga la qualifica di arbitro decade dal tesseramento e può più tesserarsi come calciatore”.

Seconda e Terza, scossoni in classifica dopo recuperi e sconfitte a tavolino: Real Flero tranquillo, fuga Chiesanuova

pallone 1
Smaltita anche questa tranche di recuperi, le classifiche di Seconda e Terza Categoria si modificano in modo sostanziale nei gironi che prevedevano gare da disputare in settimana. Cambia poco nel girone E di Seconda, con il punto esterno del Centrolago, sempre invischiato in zona play out, muta invece in modo sensibile il girone F dove il Real Flero, dopo il poker al Gabiano, si sente quasi in salvo e può guardare con tranquillità all’impegno in Coppa Lombardia mentre il Gabiano resta desolatamente ultimo.

Ribaltone in Terza Categoria, nel girone B, ma a causa della decisione del giudice sportivo di trasformare il 7-3 del Paitone alla Bettinzoli in uno 0-3 a tavolino. Ne approfitta il Chiesanuova, che vede ferita la rivale diretta e vola a +6 sul Mompiano, ora primo degli inseguitori con il gruppetto play off appena dietro. Nel girone A, infine, la Padernese vince in trasferta e tiene il passo: ora è quarta da sola, credere agli spareggi è un obbligo. 

Queste, nel dettaglio, le graduatorie aggiornate:

La mannaia del giudice sportivo: squalifica shock per mister Zanetti, fuori un anno. Lui si difende: “Nessuna lite a fine partita, è un equivoco”

cartellino rosso ok
Tempo di mannaia come tutti i giovedì e, stavolta, il giudice sportivo usa il pugno di ferro con alcuni personaggi molto noti del movimento dilettantistico bresciano. Stangato il Concesio con la squalifica per 3 turni a Prandi, spicca tuttavia l’anno di stop per Francesco Zanetti. Il tecnico del Maclodio, nella gara peraltro vinta dai suoi di domenica, ha protestato in modo veemente con l’arbitro durante e soprattutto dopo la partita, come scritto sul comunicato. Per lui, niente panchina fino al 9 marzo 2015. A caldo, l’allenatore ci ha confidato che “sono stato espulso per bestemmie non pronunciate, ce l’avevo con i miei giocatori per una palla persa e non con l’arbitro, che ha arbitrato bene peraltro. A fine partita, non è andata come raccontato nel comunicato e sono pronto a dimostrarlo con i testimoni”.

 
Ecco il riassunto delle squalifiche più pesanti della giornata:
 
GIOCATORI:
 
3 GIORNATE
 
Prandi (Concesio), Tonoli (Toscolano), Gorini (Remedello)
 
2 GIORNATE
 
Braga (Urago Mella), Mosca (Fc Lograto), Rabaioli (Botticino), Granata (Chiesanuova), Rossini (Capriano)

Corioni-Manenti, trattativa ufficialmente fallita. Il pres non si presenta a Milano dal notaio

corioni manenti 2

Adesso sì, è davvero finita. Dopo oltre due mesi di promesse e tantissime chiacchiere, l’affare Corioni-Manenti finisce in un nulla di fatto. Come da pronostico. Dopo il riavvicinamento tra i due di martedì, quando l’acquirente si era recato a Ospitaletto per presentare al presidente nuovi dati che attestavano la presenza del denaro richiesto, stamattina Gino Corioni non si è recato a Milano dal notaio Busani dove era previsto un incontro decisivo.

Secca la reazione di Manenti: “Non c’era nemmeno un suo interlocutore a rappresentare il club. Per me la trattativa finisce qui“. 

Giorni burrascosi, quindi, in casa Brescia. Chissà quando arriverà il sereno, nel 2014 si è visto di rado.