Giampietro Manenti dice che la svolta è arrivata. “I soldi ci sono, non li ho depositati ieri sui conti aperto dalla Ubi – dice – per questioni di fuso orario: in Ucraina sono due ore avanti, le banche chiudono prima. Oggi partirà il bonifico”.
Lunedì, spiega, “chiuderemo la vicenda come da accordi. Giovedì incontrerò i tifosi, sabato prossimo la mia prima da presidente contro il Lanciano“. Sarà davvero così? Lo spera Corioni, il quale ritiene irrinunciabile l’offerta (per ora sulla carta, con il pre contratto firmato dalle parti) della Mapi Group (azzeramento dei debiti e circa 20 milioni alla famiglia). Ma resta scettico. Lo spera gran parte della tifoseria, che ripone nell’imprenditore bergamasco – sebbene continui a svicolare sulla vicenda, è di Cividate sul Piano – fiducia per un nuovo corso del Brescia.
Oggi potrebbe essere una giornata decisiva. Potrebbe, appunto. Non sarebbe la prima volta, in questa telenovela, che i condizionali non si trasformano poi in indicativi. Non resta che aspettare. Insieme alla squadra e a Bergodi, probabilmente i più a disagio di tutti in questa situazione paradossale. A mercato aperto.