La An Brescia torna umana: prima sconfitta dell’anno in Champions contro il Radnicki

pallanuoto bs radnicki
Una prova di carattere davanti a una delle migliori formazioni d’Europa: può essere sintetizzata così la prestazione di ieri sera dell’An Brescia che, a Mompiano, è stata sconfitta 8 a 9 dai serbi del Radnicki Kragujevac, nel quinto turno della fase preliminare di Champions League. Per i bresciani, la prima battuta d’arresto della stagione 2013-2014, arriva da parte di una compagine imbottita di autentici campioni, che si sono espressi secondo il loro (altissimo) livello e che, alla fine, per evitare di essere raggiunti nel punteggio, non si sono fatti problemi a perdere tempo con il possesso della palla. Dunque, un Brescia che ha dimostrato di potersela giocare con un team candidato alla vittoria della massima rassegna continentale: sospinti anche dal calore dei tifosi, i ragazzi di Sandro Bovo sono riusciti a dare un autentico filo da torcere al Radnicki, e il pareggio è mancato davvero per un soffio; tutto questo nonostante l’assenza di una pedina importante come Christian Presciutti, rimasto in tribuna per la ferita rimediata sabato contro il Posillipo.  Così come la sconfitta rimane un dato oggettivo, alla stessa maniera rimane un dato molto incoraggiante la grande reazione che, nella seconda metà del match, ha permesso ai biancazzurri rimanere in scia ai serbi, dopo essere finiti a meno 3 (i risultati parziali sono stati 2-2, 2-5, 1-0, 3-2). I temutissimi centroboa ospiti – Zlokovic e Korolija – hanno, sì, messo a dura prova la difesa bresciana, ma è anche vero che sono rimasti a bocca asciutta; fenomeno di precisione è stato Filip Filipovic (best scorer della serata con 5 reti), ed assai efficace è stato l’oscuro lavoro di regia da parte dell’ex di turno (applauditissimo dal pubblico bresciano) Ciric. Insomma, tanta qualità davanti alla quale il sette di Bovo non ha per nulla sfigurato, anzi. Se, alla fine del secondo tempo, Kragujevac ha dato l’impressione di poter vincere con pochi problemi (grazie anche a un eloquente 5 su 5 con l’uomo in più), con la terza frazione, l’An, correggendo i meccanismi in inferiorità numerica e sfoderando una grinta d’eccezione, è riuscita a far cambiare la musica e, a mancare, è stato solo l’acuto finale.

Saliscendi, dall’Eccellenza alla Seconda: delusioni Rigamonti e Gussago, sugli scudi Park Hotel e Montorfano

park hotel formazione
ECCELLENZA
 
CHI SALE: CASTEGNATO – Sarà miracolosa la cura di Piovanelli? Forse, difficile comunque dirlo ora. Le qualità del gruppo non si discutono e se Vino para sempre così….
 
CHI SCENDE: RIGAMONTI NUVOLERA – Mistero nemmeno troppo buffo. Una formazione dalle potenzialità per stare almeno 5-6 punti sopra, ma è da inizio anno che fatica a compiere il salto di qualità. Sembrava aver voltato pagina, invece il ko di Sovere rilancia antichi dubbi e stringe di nuovo il tunnel. Annata pericolosa.
 
PROMOZIONE
 
CHI SALE: GHEDI – Sal 92′ della partita in casa con il Vobarno, oltre due mesi fa, stava perdendo 1-0 e la panchina di Bresciani sembrava ormai prossima a saltare. Invece, nel recupero, arrivò il pareggio. Insieme a qualche acquisto, il gol svolta ha cambiato la stagione e restituito antiche prospettive a un gruppo inserito, non a torto, tra le candidate ai play off. Ora ci è tornato. Se continua così, impossibile scalzarlo da lì.
 
CHI SCENDE: GUSSAGO – Il campionato ha preso una china pericolosa, anche a causa degli infortuni. Ora però c’è da preoccuparsi seriamente. L’ultima vittoria risale a novembre, dai pareggi siamo passati alle sconfitte. Quelle in casa, contro avversarie dirette come il Sarginesco, fanno più male. Rischio play out, come l’anno scorso.

Brescia, primo colpo in difesa: arriva Mori dal Novara via Udinese

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Il primo colpo di mercato del Brescia arriva in difesa. In attesa di ufficializzare l’arrivo pressoché certo di Gemiti per la fascia sinistra, dopo che il Livorno lo ha liberato grazie all’arrivo di Mesbah dal Parma, ecco Daniele Mori. Difensore puro, classe 90, arriva dal Novara via Udinese – una promessa nell’ambito dell’affare Camigliano – che è proprietaria del cartellino.

In questa stagione, ha giocato titolare a Mompiano alla terza giornata quando la squadra piemontese era ancora allenata da mister Aglietti. Dopo 12 presenze, non è mai entrato nelle rotazioni dei titolari con Sandro Calori ed è stato quindi parcheggiato altrove. Vanta 7 caps in Under 21 e ha compiuto tutta la trafila delle nazionali giovanili.

In attesa del colpo a centrocampo e del puntello in attacco, quindi, Bergodi ha un petalo in pià in difesa. 

Marcatori giovanili: ecco il primo aggiornamento del nuovo anno

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CLASSIFICA MARCATORI SQUADRE BRESCIANE (aggiornata al 29 gennaio 2014)

PROFESSIONISTI
10 reti: Valotti (Brescia Primavera)
9 reti: Usardi (Berretti Feralpi Salò), Moraschi (Feralpi Salò Giov. B)
8 reti: Papa (Feralpi Salò All. Pro)
7 reti:Chinelli (Lumezzane All. Pro), Luci (Feralpi Salò All. Pro)

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Il mercato del Brescia inizia con il sacrificio di Camigliano. Gemiti vicinissimo, quattro nomi per il centrocampo

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Dall’infermeria bresciana continuano ad arrivare brutte notizie (faringite per Benali, tracheite per Caracciolo) e allenamento differenziato per Lasik. Fermi ai box Juan Antonio e Zambelli. Preoccupano le condizioni del capitano, che per un mese dovrà sottoporsi a terapie e lavoro personalizzato per ristabilirsi dalla tendinopatia all’aduttore destro.
Intanto la società è concentrata sul mercato invernale, ormai prossimo alla chiusura, prevista per venerdì alle 23. La vicenda Manenti ha anestetizzato ogni operazione facendo perdere parecchio tempo ai dirigenti di via Bazoli, che ora devono schiacciare il piede sull’acceleratore.
La prima operazione portata a termine è in uscita, con il sacrificio di Camigliano. Il difensore della Nazionale Under 20 si trasferirà all’Udinese dal prossimo giugno e nelle casse biancoblù arriverà un milione di euro.
Le sirene riguardanti la possibile partenza di Kukoc, invece, hanno smesso di cantare. L’interesse della Samp si è raffreddato e al momento non ci sono altre richieste per l’esterno croato. È proprio nel suo ruolo, peraltro, che arriverà il primo rinforzo del 2014. Giuseppe Gemiti del Livorno è infatti vicinissimo al prestito in biancoblù.

Giovanili regionali, il Ciliverghe non sa più vincere. Gavardo: scacco matto alla capolista

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Il Ciliverghe di Terraroli (Juniores regionali Fascia A) incappa nella seconda sconfitta consecutiva e getta parzialmente alle ortiche tutto ciò che era stato fatto di buono nel girone d’andata. L’ 1 a 0 di Gandino, infatti, fa scivolare i crociati al quarto posto e soprattutto a 7 lunghezze dalla capolista Sarnico.
Ciliverghe che ora deve guardarsi anche alle spalle perché, tra le altre, avanza il Cellatica che

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CAPRIOLESE: via Marmaglio, c’è Corsini

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Cambio in vista sulla panchina della Capriolese. Se ne va Mauro Marmaglio, già protagonista in passato di una promozione alla guida dei franciacortini, esonerato dalla società in seguito alla sconfitta maturata domenica scorsa contro la Castellese. In sedici gare Marmaglio ha raccolto solo 13 punti: troppo pochi per cercare di restare in linea con il traguardo dei play-off, precedentemente prefissato dalla società. Al suo posto la dirigenza ha ufficializzato Andrea Corsini, tecnico già noto per aver precedentemente guidato la Capriolese in Seconda categoria. Un

Il punto sulla Seconda: Stamerra salva il Valtrompia, il Montorfano si rilancia, terzetto al comando nel girone F

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Il punto del martedì, come di consueto, anche per tutti i gironi di Seconda Categoria:

GIRONE D

La doppietta di Stamerra evita al Valtrompia un’altra sconfitta: in casa della Nuova Valsabbia è un pari prezioso, perché S.Andrea e Villanovese non vanno oltre il pari. Distanze immutate. Il poker del Ponte Zanano alle Rondinelle lo rilancia per la zona play off, lo stesso dicasi per il Roncadelle che si porta a -1 dal quinto posto. Vitale successo del Toscolano a Collebeato: ora all’ultimo posto sono in due, con il Real Epas che batte il Bovezzo e inizia a vedere la luce.

GIRONE E

Il Montorfano Rovato riapre il campionato per sè e per gli altri, vincendo in casa de La Sportiva. La quale resta in testa da solo, ma ora è solo a +2 proprio sui rivali di giornata ed ex leader della graduatoria. Solo pareggi per Coccaglio e Solleone, che approfittano del passo falso solo in parte e mantengono le posizioni. Perde quota invece il Saiano, sconfitto a Cividate: lo passano i bergamaschi e soprattutto il San Pancrazio, ora quinto da solo. Nei due scontri diretti in coda, pari tra S.Giorgio e Maclodio, il Centrolago batte la Calcense e allontana la retrocessione diretta.

Prima Categoria, il punto: il Rodengo scappa, l’Urago cade in piedi. Real Borgo e Orceana, punti play off

pendolina urago

Il punto, come ogni martedì, sui due gironi di Prima Categoria che annoverano le squadre bresciane:

GIRONE E

Il Rodengo si conferma forte, fortissimo, Più di prima. Lo dimostra il primo gol di Festoni, le conferme di Inverardi (nuovo bomber del campionato) e Arici nel 3-0 all’Albano. E, nello scontro diretto Cazzaghese-Casazza, è arrivato il pareggio che mister Bruno voleva. Due punti guadagnati su entrambe, che si aggiunge allo stop della Pradalunghese. Bingo. In zona play off, la Castellese si allontana dalle bresciane Bienno e Castrezzato: i primi impattano con il Clusone, i secondi pareggiano in extremis nel derby di Ome. Sempre in tema di derby, colpaccio Bornato in casa del Piancamuno con triplo salto in avanti: tra le altre, scavalcata anche la Capriolese che perde in casa della Castellese.

Manenti non molla: “Domani presidente”. Mitrovic, stagione finita. Mercato: quasi fatta per Gemiti

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No, non è ancora finita. La telenovela Corioni-Manenti continua, fino a quando non si sa. O meglio, secondo l’acquirente il termine è in realtà molto vicino. “Mercoledì conto di chiudere“, ha dichiarato ieri sera a BresciaTv prima di un diverbio a distanza con i ragazzi della Curva Nord che hanno espresso forti perplessità sul personaggio – non sono i soli – e hanno già indetto una manifestazione pacifica per sabato, prima della gara con il Bari al Rigamonti.

Corioni, dal canto suo, conferma che sta ancora aspettando i soldi. Questo è il nodo della questione. Manenti afferma di averli ricevuti dagli sconosciuti imprenditori ucraini sul suo conto personale, ma la Ubi aveva aperto un conto apposito per favorire l’operazione. Lì vanno traslati i denari, ammesso che ci siano. 

Detto questo, intanto il ds Iaconi deve lavorare sul mercato. Perché le lacune della squadra esistono e, ai limiti già esistenti, si aggiungono i problemi fisici di Mitrovic (stagione finita) e Zambelli, oggi a Monaco per un consulto.