Pallanuoto: la AN Brescia passeggia a Firenze, sempre prima!

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Grazie a una prova di carattere, basata su una grande concentrazione e voglia di fare risultato, l’An Brescia vince in casa della Rari Nantes Florentia, per 17 a 4, mantenendosi, da sola, al vertice della classifica di A1. Escludendo due sbavature in avvio di partita, i ragazzi di Sandro Bovo hanno mantenuto le consegne in maniera impeccabile, ovvero massima attenzione in difesa e lucidità nel concretizzare le situazioni favorevoli in attacco: è così che, dopo un primo tempo quasi interlocutorio e concluso in vantaggio di un solo gol (3 a 2), nella seconda frazione l’An piazza i colpi che decidono l’incontro, portando il divario sul più 8 (7 a 0 il risultato alla fine del quarto). Gli altri due parziali (3 a 2, 4 a 0) raccontano di un match in cui i padroni di casa non riescono mai ad impensierire le calottine bresciane. Solo due le inferiorità numeriche subite da Presciutti e compagni (più un rigore fallito da Matteo Gitto), ed entrambe controllate senza danni; ottima la prestazione in superiorità, con un eloquente 7 su 7. A proposito di segnature, tranne i portieri Marco Del Lungo e Brando Dian, tutti i biancazzurri sono andati in gol (top scorer Michael Bodegas, con 3 reti).

Il Brescia femminile fa 13: espugnata Napoli 4-1 anche se in 10 contro 11. Il Tavagnacco rinvia, prime da sole

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Se fosse servita un’altra prova di forza, il Brescia femminile l’ha trovata oggi a Napoli. Rimaste in dieci dopo 5 minuti della ripresa per il rosso ingiusto al portiere Marchitelli, le ragazze di Milena Bertolini trovano comunque la forza di ritrovare le redini di una partita segnata e si impongono addirittura 4-1 con un’ultima mezzora di gioco quasi rabbiosa. Un successo pesantissimo, il tredicesimo consecutivo, che consente alle leonesse di rimanere in cima a due settimane dallo scontro diretto con il Tavagnacco che virtualmente le affianca ma oggi ha rinviato per maltempo il match con il Preugia e quindi è a -3.

Questa la successione dei gol: Brescia avanti nel primo tempo al 10′ con Girelli, che deve poi lasciare posto alla giovane Caesar quando viene espulsa Marchitelli. Dal dischetto Pirone timbra il pareggio. Sembra tutto compromesso, ma a suonare la carica ci pensa sempre Sabatino: al 62′ è suo il 2-1, così come l’assist per il tris di Bonansea al 72′. Chiude i conti Costi, entrata all’87’ e in gol allo scadere. E’ un poker pesantissimo. Il Brescia non scherza e regala al presidente Cesari il migliore dei regali nel giorno del suo compleanno. 

 

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Calcioscommesse: quel Brescia-Lecce 2-2 fa tremare, “Volevano piazzare l’over”. Rischio penalizzazione?

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Mentre si attendono schiarite sul fronte societario, il Brescia deve guardare con grande attenzione anche gli ultimi sviluppi del filone calcioscommesse.

L’ex giocatore Mauro Bressan, finito ai domiciliari nel giugno 2011 e squalificato fino al 2015, come racconta oggi la ‘Gazzetta dello Sport’ ha raccontato ai pm che Francesco Spadaro – altro indagato – aveva cercato di vendere l’Over in Brescia-Lecce 2-2 del 27 febbraio 2011 (quindi realmente terminata con un over: bastano 3 gol) agli ungheresi, altre menti dello scandalo che ha investito il calcio italiano.

La gara è sempre stata tra le più chiacchierate, sin dall’inizio della vicenda. Bressan, in realtà, specifica che l’affare non andò poi in porto ma, secondo i rumours, in casa Brescia c’è preoccupazione per l’evolversi della vicenda. Il Lecce, per il calcioscommesse, ha già pagato con la retrocessione in Lega Pro. Se dovessero esserci sviluppi nelle indagini, le rondinelle rischierebbero una penalizzazione. O nel campionato in corso o nel prossimo.

Cristian Inverardi e Paolo Ongaro, due diversi modi di guardare tutti dall’alto

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Rodengo Saiano e Urago Mella sono le due squadre della nostra provincia al comando dei rispettivi gironi in Prima categoria. Due compagini partite con obbiettivi diversi: in Franciacorta è stata costruita una corrazzata per vincere il campionato, mentre i cittadini sono partiti per affermarsi in zona play off e sono la vera sorpresa dell’anno. Calciobresciano.it ha realizzato in esclusiva un’intervista doppia con

Manenti sicuro: “Soldi arrivati, lunedì compro il Brescia e giovedì vedo i tifosi”. Ma la Curva Nord, in un comunicato, mostra perplessità

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Giampietro Manenti dice che la svolta è arrivata. “I soldi ci sono, non li ho depositati ieri sui conti aperto dalla Ubi – dice – per questioni di fuso orario: in Ucraina sono due ore avanti, le banche chiudono prima.  Oggi partirà il bonifico”.

Lunedì, spiega, “chiuderemo la vicenda come da accordi. Giovedì incontrerò i tifosi, sabato prossimo la mia prima da presidente contro il Lanciano“. Sarà davvero così? Lo spera Corioni, il quale ritiene irrinunciabile l’offerta (per ora sulla carta, con il pre contratto firmato dalle parti) della Mapi Group (azzeramento dei debiti e circa 20 milioni alla famiglia). Ma resta scettico. Lo spera gran parte della tifoseria, che ripone nell’imprenditore bergamasco – sebbene continui a svicolare sulla vicenda, è di Cividate sul Piano – fiducia per un nuovo corso del Brescia.

Oggi potrebbe essere una giornata decisiva. Potrebbe, appunto. Non sarebbe la prima volta, in questa telenovela, che i condizionali non si trasformano poi in indicativi. Non resta che aspettare. Insieme alla squadra e a Bergodi, probabilmente i più a disagio di tutti in questa situazione paradossale. A mercato aperto.

Daniela Sabatino, l’Inzaghi del calcio femminile. 100 gol con il Brescia festeggiati a Centocampi e una nuova sfida: “Ora voglio vincere lo scudetto”

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La chiamano Alta Tensione, perché il suo idolo è Pippo Inzaghi. Segna tanto, tantissimo, come lui. Ma, senza che l’ex attaccante del Milan si offenda, lei fa gol persino più belli. L’ultima gemma, contro la Torres, sabato scorso: aggancio volante su lancio in verticale, pallonetto immediato a scavalcare il portiere. Pareggio immediato, preambolo alla rimonta e alla vittoria finale.

Daniela Sabatino è la donna del momento ma, in fondo, è la numero uno da quattro anni. Senza che le venga riconosciuto. 26 gol nel 2010-11, tanti quanti come Patrizia Panico a cui ne fu aggiunto uno per farle vincere il titolo di capocannoniere. 28 un anno dopo, 30 l’anno scorso, ora siamo già a 16. In totale fanno 100. Ma il traguardo vero, all’orizzonte, si chiama scudetto. Come ha ribadito ieri l’attaccante, ospite a ‘Centocampi‘ in una puntata speciale dedicata tutta al calcio femminile che ha ospitato anche il presidente Cesari, mister Bertolini e l’addetto stampa Fabio Cimmino.

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Cesari scatenato: mentre la squadra insegue Scudetto e qualificazione alla Champions lui sogna un centro sportivo tutto suo e strizza l’occhio a via Bazoli

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E’ un Giuseppe Cesari in gran forma quello che abbiamo incontrato quest’oggi, e non potrebbe essere diversamente dopo il successo in terra sarda delle sue ragazze e il primato in classifica. Il pres sogna Scudetto e qualificazione alla Champions, ma anche un centro sportivo targato Brescia Femminile e pensa a una fusione con il Brescia maschile sul modello Psg.

Cosa le è piaciuto di più della prestazione della squadra contro la Torres?

“La mentalità delle ragazze. La squadra è in crescita costante dal punto di vista del gioco, ma l’aspetto impressionante è la capacità di coniugare qualità e quantità in tutti i reparti”.

Milena Bertolini è devota al bel gioco.

“Io un po’ meno. A volte preferirei vedere il pallone spazzato in tribuna e stare un po’ più tranquillo, ma dietro c’è un progetto tecnico per farsi trovare preparati quando dovremo misurarci con avversarie europee”.

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Riflettori puntati sulla formazione al Csi. In arrivo i corsi per allenatori

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“Giocare formati” è uno slogan che non tramonta mai nel mondo sportivo del Centro Sportivo Italiano. Il 2014 del comitato di Brescia riparte nel segno della formazione pensata per gli allenatori degli sport di squadra con un occhio di riguardo al settore giovanile.
I corsi per allenatori inizieranno il 12 febbraio, e prevedono una sezione comune a tutte le discipline, dedicata a traumatologia e primo soccorso, alimentazione, ruolo dell’allenatore e metodologia dell’allenamento.
Ci sarà ovviamente anche una parte specifica per ciascuno sport, con focus sul regolamento e serate tecniche sul campo, ma non solo. In programma anche tre serate di carattere associativo aperte ai dirigenti, che si svolgeranno in collaborazione con il Segretariato Oratori.

Il Brescia torna in campo, aspettando Manenti: 7-0 contro il Palazzolo nell’amichevole delle polemiche

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Mentre il presidente Corioni pensa (e spera) alla cessione della società, la squadra torna in campo perché tra 9 giorni riparte il campionato contro il Lanciano. Non sarà più tempo per scherzare. Al San Filippo, oggi pomeriggio, è così andata in scena l’amichevole Brescia-Palazzolo. Nessuna polemica sul campo, dopo qualche frizione creatasi nei giorni scorsi per la decisione, da parte delle rondinelle, di non giocare sul sintetico di Rudiano dove la gara era stata programmata a causa delle pessime condizioni del terreno di gioco al Comunale palazzolese.

Il Palazzolo, eufemismo, non l’ha presa benissimo. Ma non è la prima volta che capita. In passato, era già accaduto al Navecortine, tra le altre. Il Brescia decide dove giocare per tutelare le condizioni dei suoi tesserati, le formazioni dilettantistiche loro malgrado si adeguano anche se, così facendo, le possibilità di vedere la squadra in provincia durante la settimana diventano nulla in questo periodo dell’anno.

Dario Hubner, dopo tre mesi è già esonero al Royale Fiore: lo sostituisce…il presidente

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Due vittorie, tre pareggi, cinque sconfitte. Bilancio negativo, secondo i dirigenti. Quindi esonero. Dario Hubner, alla prima esperienza in panchina con il Royale Fiore (Eccellenza emiliana), ha subito capito quanto sia dura la vita da allenatore. Ieri per lui è arrivato l’esonero, giunto dopo settimane difficili per il club che ha deciso di smantellare l’organico e fare piazza pulita. Anche del mister.

Al posto di Tatanka, questa la curiosità, oltre al nuovo tecnico Montanari ci sarà il presidente Rizzo. Un tandem insolito, che l’anno portò alla salvezza la squadra. Una coppia bizzarra, che svela forse più di qualsiasi altra parola le ragioni dell’esonero di Darione, indimenticato bomber che tutta Brescia ama.

Chissà se, quest’estate, per lui possa esserci una ripartenza dalle nostre parti. Sulla panchina.