Zobbio is back, è il nuovo direttore tecnico dell’Orceana: “L’allenatore resta Tessadrelli. Questa piazza punta in alto”

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E’ tornato. Dopo un’estate a dir poco complicata, un addio burrascoso (eufemismo) al Palazzolo con procedimenti legali ancora in corso, Osvaldo Zobbio riparte. Non dalla panchina, bensì dalla scrivania dell’Orceana. Sarà il nuovo direttore tecnico del club, dopo vari abboccamenti nelle ultime settimane e la decisione del patron Marino Venturini di avvalersi di una figura societaria che vada a supportare il presidente Vezzoli e il ds Bariselli.

Mister Tessadrelli, che sta ben figurando in campionato (l’Orceana è quinta nel girone F di Prima Categoria), non è quindi in discussione e lo stesso Zobbio ci tiene a precisarlo: “Le strutture all’avanguardia per fare bene a Orzinuovi ci sono, ora è tempo di programmare il salto di categoria in tre anni. Sono qui per questo”.

Per ora, quindi, nessun attrito con l’allenatore. Anche se, come dimostra il caso Maifredi a Brescia in questi anni, alle prime mareggiate il suo nome sarà tirato in ballo per la panchina. Dove, peraltro, tutto si può dire tranne che Zobbio abbia fatto male: la promozione in D del suo Palazzolo lo scorso maggio resta un’impresa.

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Campionati giovanili provinciali: il focus sugli Allievi

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Girone A: il Castrezzato prosegue la fuga
Il Castrezzato espugna il difficile campo dell’Orsa Trismoka e mantiene i 6 punti di vantaggio sull’Orceana, prima inseguitrice e vittoriosa 4-2 sulla Pendolina. Orsa che viene scavalcata dal Coccaglio (3-2 a Bienno), ora terzo in piena zona play off. Torna a farsi vivo nelle zone nobili della classifica anche il Castegnato che fa lo scontro diretto con il Gussago al termine di uno spettacolare 3-5. Per quanto riguarda la lotta per non retrocedere, importanti

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Saliscendi, dall’Eccellenza alla Terza: dal sogno Pedrocca all’incubo Passirano, promossi e bocciati dei dilettanti

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ECCELLENZA
 
CHI SALE: PEDROCCA – Strepitosi. Battere il Ciliverghe non era riuscito a nessuno in campionato, per di più sul campo di Molinetto. Il gruppo fa la forza, mai come nel loro caso. E’ forse però giunto anche il momento di dare meriti ad un mister come Gilberti e a veterani sempreverdi come Bacchiocchi o talenti sottovalutati come Della Monica.
 
CHI SCENDE: CILIVERGHE – In una settimana, dalla polvere agli altari. Prima o poi doveva capitare la sconfitta, ma l’aggancio portato dal Brusaporto la rende ancora più amara. Si ricomincia da capo. E dietro ora corrono…
 
PROMOZIONE
 
CHI SALE: VOBARNO – E sono cinque. Alla voce vittorie. La vera sorpresa era il loro rendimento altalenante in precedenza perché questo gruppo aveva dominato la Prima Categoria lo scorso campionato e resta di alto livello anche per la Promozione. Potevano essere l’anti Rezzato, ma sono ancora in perfetto orario per la corsa promozione.
 
CHI SCENDE: GHEDI – Cinque gol a Marmirolo sono tanti. Preoccupa di più, tuttavia, l’altalenanza tra segnali di risveglio e brusche ricadute. Non ci sono più le mezze stagioni, però…

Strepitosa AN, orgoglio bresciano: in Champions distrugge il Partizan, Real della pallanuoto

Valerio_Rizzo

Devastante, da impazzire. Orgoglio di tutto lo sport bresciano. La AN Brescia, alla prima di Champions, in una piscina di Mompiano come sempre stracolma (a riempirla anche il Rugby Calvisano, gemellato, insieme ad alcuni giocatori della Centrale del Latte), supera anche l’ostacolo Partizan Belgrado per 11-6 e continua nel momento di forma strepitoso che sta vivendo da inizio stagione. La squadra serba è paragonabile al Real Madrid nel calcio, nella scorsa stagione aveva eliminato il settebello di Bovo senza troppi problemi. Per questo, alla luce anche dello scarto, è una vittoria che vale di più.

Eppure la formazione di casa è passata per la prima volta in vantaggio sul 5-4 con Di Fulvio e ha raggiunto poi il doppio vantaggio sul 7-5 con Rizzo e il +3 sull’8-5 con Bodegas nel terzo tempo. Nell’ultimo periodo, decisivo l’apporto del montenegrino Crousillat, argento mondiale in carica, ingaggiato solo per gli impegni europei.

Di seguito tabellino, risultati e prossimi appuntamenti del girone (passano le prime tre alla Final Six):

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Tempo di Champions per la AN: alle 20.30 a Mompiano arriva il Partizan

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Per l’An Brescia, la Champions League riparte da dove era terminata nella passata stagione: stasera, alle 20.30, nella piscina di Mompiano, i ragazzi di Sandro Bovo se la vedranno con il Partizan Belgrado, lo stesso team che, lo scorso marzo, li aveva eliminati negli ottavi di finale. Un (breve) ricorso storico che, in casa An, darà modo di verificare cosa è cambiato da quella doppia sconfitta (9 a 5, a Belgrado, e 7 a 6, al Palasystema di via Rodi). Al di là delle analisi di carattere generale, per la squadra bresciana, l’avvio nell’edizione 2013-2014 del massimo torneo continentale, si presenta davvero difficile: rispetto agli scorsi ottavi di finale, il Partizan ha cambiato molto poco, conservando quasi lo stesso organico che è stato capace di arrivare alla Final Four (in semifinale, sconfitta 8 a 7 dallo Jug Dubrovnik, e sconfitta, nella finalina, 11 a 10 dal Barceloneta). Andando un po’ più nel dettaglio, i bianco-neri belgradesi hanno, sì, perso una pedina importante come il portiere Slobodan Soro (autore di due prove maiuscole nei precedenti incontri), ma l’intelaiatura è rimasta di qualità assoluta, con tanti elementi destinati a diventare presenze fisse nella nazionale maggiore serba. Tra le principali caratteristiche, l’età media molto bassa, una eccezionale preparazione tecnico-atletica, e un allenatore, Vladimir Vujasinovic, tra i migliori sulla piazza; volendo individuare i più pericolosi, c’è l’imbarazzo della scelta, a partire dal capitano Milos Cuk, fino alle cinque medaglie di bronzo agli ultimi mondiali Under 20 (battute in semifinale dall’Italia di Di Fulvio e Nicholas Presciutti), ovvero il mancino Dusan Mandic, Gavril Subotic, Dorde Tanaskovic, Dimitrije Obradovic e Ognjen Stojanovic. Se, poi, si considera il palmares del Partizan, non ci sono dubbi sul fatto di avere a che fare con uno dei club più prestigiosi in senso assoluto: insieme a Pro Recco e Mladost Zagabria, è la società con più coppe dei campioni (7) e, a questo, si devono aggiungere 2 Supercoppe Len, una Coppa Len, una Coppa delle coppe, una Coppa Comen, e 25 titoli nazionali (tra campionato yugoslavo, serbo-montenegrino e serbo) più 23 coppe nazionali.

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Mercato, bombe tra Eccellenza e Prima: Dincao tra Bedizzole e Rezzato, Ciliverghe cerca un grande colpo, Guerra-Adrense, Scarpellini-Ghedi in preallarme

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Venghino signori venghino. Il mercato è alle porte e sono partite le grandi manovre, favorite anche da qualche cambio di panchina. Dall’Eccellenza alla Prima, si muovono un po’ tutte.

A partire dall’Adrense in Promozione: il nuovo tecnico Cartesan sogna Festoni per l’attacco, sonda Faustinoni per la difesa, potrebbe portare alle sue dipendenze Angelo Guerra dal Vobarno (dato quasi per certo) e il pupillo Novazzi, attualmente alla Bedizzolese. Dove, a quanto pare, potrebbe andare in scena una mini rivoluzione: il rinforzo scelto sarebbe Matteo Dincao, in uscita dal Calcinato ma conteso anche dal Rezzato che vuole continuare a migliorare nonostante il primato da record. Potrebbero partire anche Silvestri (Navecortine), Podavini (Real Dor) ed Este (Vighenzi). 

Campionati giovanili regionali: il punto sul week end

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Juniores A: Ciliverghe da sballo. Ghedi in ripresa
Il Ciliverghe non può più nascondersi. La vittoria per 3-2 in rimonta in trasferta nello scontro diretto con lo Scanzopedrengo proietta i ragazzi di Terraroli ancor di più ai vertici della classifica. Anche il Cellatica prova ad insidiare le prime della classe vincendo 4-2 con il S. Paolo d’Argon ed ora il terzo posto dista solo tre lunghezze. Per le altre bresciane, complice una classifica molto corta, si parlerà di obbiettivo salvezza fino al termine della stagione.

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Il primo giorno di De Zerbi: “Il Darfo mi stimola”. La società: “Nicolini era in difficoltà, aveva dei dubbi”

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Il primo giorno di Roberto De Zerbi da allenatore del Darfo scorre via tra pioggia, sorrisi e tanto impegno, suo e dei giocatori per risollevarsi da una situazione difficile.

Queste le prime parole del tecnico, in conferenza stampa: “So che la mia scelta è stata una scommessa da parte della società e l’idea mi stimola, ma ho accettato perché credo nel progetto e penso di poter dare qualcosa al gruppo. Me la gioco con umiltà e autostima, partirò creando una spina dorsale forte e d’esperienza”.

Il diesse Maffezzoni e il vicepresidente Venturi hanno spiegato così, invece, la separazione da Nicolini: “Avvenuta senza alcun rancore, ma lunedì è stato il mister ad esprimere dei dubbi, quando ci siamo incontrati l’ho visto in difficoltà. Per questo abbiamo anticipato i tempi. Abbiamo scelto un allenatore giovane per rapportarsi con i tanti giovani”.

Ora, parola al campo. In bocca al lupo a mister De Zerbi e al Darfo.

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Brescia, pazza idea Iaquinta?

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L’attacco del Brescia è tutto in infermeria? Il Brescia pensa a Vincenzo Iaquinta, svincolato, per non aspettare il mercato di gennaio. Secondo quanto riporta Tuttomercatoweb, l’idea sarebbe arrivata nelle ultime ore alla luce del difficile smaltimento degli infortuni da parte di Caracciolo e Corvia.

Iaquinta compirà 34 anni domani, è stato campione del mondo nel 2006 ma è fermo, di fatto, da un anno. La sua ultima esperienza risale al Cesena dal febbraio 2012: sette presenze e una rete. Nella passata stagione è rimasto fuori rosa alla Juventus senza giocare

Un azzardo o una concreta possibilità di rilancio? Per ora, tuttavia, sono solo voci non ancora confermate.

Calori si porta Violini a Novara e ripensa a Brescia: “Ho lasciato un ricordo importante, lo testimonia l’affetto dei tifosi”

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Alessandro Calori e il suo primo giorno di scuola a Novara. Con lo staff di sempre: Maresi, Di Rienzo e…Giacomo Violini, lasciato libero in estate dal Brescia e prontamente chiamato dal suo ex allenatore (nella foto, tratta da www.novaracalcio.com) a dargli una mano nella nuova esperienza.

“Sono qui per centrare la serie A, se non fosse questo l’obiettivo non avrei accettato”, ha detto Calori in conferenza stampa per poi dedicare un pensiero non banale ai tifosi del Brescia: “Di offerte ne ho avute parecchie, perchéa Brescia ho costruito un ricordo importante e questo è testimoniato dall’affetto ricevuto dai tifosi“.

Un ex ancora rimpianto, a giudicare dalla valanga di in bocca al lupo espressi sul web dai tifosi delle rondinelle in queste ore.