Strepitosa AN, orgoglio bresciano: in Champions distrugge il Partizan, Real della pallanuoto

Valerio_Rizzo

Devastante, da impazzire. Orgoglio di tutto lo sport bresciano. La AN Brescia, alla prima di Champions, in una piscina di Mompiano come sempre stracolma (a riempirla anche il Rugby Calvisano, gemellato, insieme ad alcuni giocatori della Centrale del Latte), supera anche l’ostacolo Partizan Belgrado per 11-6 e continua nel momento di forma strepitoso che sta vivendo da inizio stagione. La squadra serba è paragonabile al Real Madrid nel calcio, nella scorsa stagione aveva eliminato il settebello di Bovo senza troppi problemi. Per questo, alla luce anche dello scarto, è una vittoria che vale di più.

Eppure la formazione di casa è passata per la prima volta in vantaggio sul 5-4 con Di Fulvio e ha raggiunto poi il doppio vantaggio sul 7-5 con Rizzo e il +3 sull’8-5 con Bodegas nel terzo tempo. Nell’ultimo periodo, decisivo l’apporto del montenegrino Crousillat, argento mondiale in carica, ingaggiato solo per gli impegni europei.

Di seguito tabellino, risultati e prossimi appuntamenti del girone (passano le prime tre alla Final Six):

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Tempo di Champions per la AN: alle 20.30 a Mompiano arriva il Partizan

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Per l’An Brescia, la Champions League riparte da dove era terminata nella passata stagione: stasera, alle 20.30, nella piscina di Mompiano, i ragazzi di Sandro Bovo se la vedranno con il Partizan Belgrado, lo stesso team che, lo scorso marzo, li aveva eliminati negli ottavi di finale. Un (breve) ricorso storico che, in casa An, darà modo di verificare cosa è cambiato da quella doppia sconfitta (9 a 5, a Belgrado, e 7 a 6, al Palasystema di via Rodi). Al di là delle analisi di carattere generale, per la squadra bresciana, l’avvio nell’edizione 2013-2014 del massimo torneo continentale, si presenta davvero difficile: rispetto agli scorsi ottavi di finale, il Partizan ha cambiato molto poco, conservando quasi lo stesso organico che è stato capace di arrivare alla Final Four (in semifinale, sconfitta 8 a 7 dallo Jug Dubrovnik, e sconfitta, nella finalina, 11 a 10 dal Barceloneta). Andando un po’ più nel dettaglio, i bianco-neri belgradesi hanno, sì, perso una pedina importante come il portiere Slobodan Soro (autore di due prove maiuscole nei precedenti incontri), ma l’intelaiatura è rimasta di qualità assoluta, con tanti elementi destinati a diventare presenze fisse nella nazionale maggiore serba. Tra le principali caratteristiche, l’età media molto bassa, una eccezionale preparazione tecnico-atletica, e un allenatore, Vladimir Vujasinovic, tra i migliori sulla piazza; volendo individuare i più pericolosi, c’è l’imbarazzo della scelta, a partire dal capitano Milos Cuk, fino alle cinque medaglie di bronzo agli ultimi mondiali Under 20 (battute in semifinale dall’Italia di Di Fulvio e Nicholas Presciutti), ovvero il mancino Dusan Mandic, Gavril Subotic, Dorde Tanaskovic, Dimitrije Obradovic e Ognjen Stojanovic. Se, poi, si considera il palmares del Partizan, non ci sono dubbi sul fatto di avere a che fare con uno dei club più prestigiosi in senso assoluto: insieme a Pro Recco e Mladost Zagabria, è la società con più coppe dei campioni (7) e, a questo, si devono aggiungere 2 Supercoppe Len, una Coppa Len, una Coppa delle coppe, una Coppa Comen, e 25 titoli nazionali (tra campionato yugoslavo, serbo-montenegrino e serbo) più 23 coppe nazionali.

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Mercato, bombe tra Eccellenza e Prima: Dincao tra Bedizzole e Rezzato, Ciliverghe cerca un grande colpo, Guerra-Adrense, Scarpellini-Ghedi in preallarme

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Venghino signori venghino. Il mercato è alle porte e sono partite le grandi manovre, favorite anche da qualche cambio di panchina. Dall’Eccellenza alla Prima, si muovono un po’ tutte.

A partire dall’Adrense in Promozione: il nuovo tecnico Cartesan sogna Festoni per l’attacco, sonda Faustinoni per la difesa, potrebbe portare alle sue dipendenze Angelo Guerra dal Vobarno (dato quasi per certo) e il pupillo Novazzi, attualmente alla Bedizzolese. Dove, a quanto pare, potrebbe andare in scena una mini rivoluzione: il rinforzo scelto sarebbe Matteo Dincao, in uscita dal Calcinato ma conteso anche dal Rezzato che vuole continuare a migliorare nonostante il primato da record. Potrebbero partire anche Silvestri (Navecortine), Podavini (Real Dor) ed Este (Vighenzi). 

Campionati giovanili regionali: il punto sul week end

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Juniores A: Ciliverghe da sballo. Ghedi in ripresa
Il Ciliverghe non può più nascondersi. La vittoria per 3-2 in rimonta in trasferta nello scontro diretto con lo Scanzopedrengo proietta i ragazzi di Terraroli ancor di più ai vertici della classifica. Anche il Cellatica prova ad insidiare le prime della classe vincendo 4-2 con il S. Paolo d’Argon ed ora il terzo posto dista solo tre lunghezze. Per le altre bresciane, complice una classifica molto corta, si parlerà di obbiettivo salvezza fino al termine della stagione.

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Il primo giorno di De Zerbi: “Il Darfo mi stimola”. La società: “Nicolini era in difficoltà, aveva dei dubbi”

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Il primo giorno di Roberto De Zerbi da allenatore del Darfo scorre via tra pioggia, sorrisi e tanto impegno, suo e dei giocatori per risollevarsi da una situazione difficile.

Queste le prime parole del tecnico, in conferenza stampa: “So che la mia scelta è stata una scommessa da parte della società e l’idea mi stimola, ma ho accettato perché credo nel progetto e penso di poter dare qualcosa al gruppo. Me la gioco con umiltà e autostima, partirò creando una spina dorsale forte e d’esperienza”.

Il diesse Maffezzoni e il vicepresidente Venturi hanno spiegato così, invece, la separazione da Nicolini: “Avvenuta senza alcun rancore, ma lunedì è stato il mister ad esprimere dei dubbi, quando ci siamo incontrati l’ho visto in difficoltà. Per questo abbiamo anticipato i tempi. Abbiamo scelto un allenatore giovane per rapportarsi con i tanti giovani”.

Ora, parola al campo. In bocca al lupo a mister De Zerbi e al Darfo.

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Brescia, pazza idea Iaquinta?

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L’attacco del Brescia è tutto in infermeria? Il Brescia pensa a Vincenzo Iaquinta, svincolato, per non aspettare il mercato di gennaio. Secondo quanto riporta Tuttomercatoweb, l’idea sarebbe arrivata nelle ultime ore alla luce del difficile smaltimento degli infortuni da parte di Caracciolo e Corvia.

Iaquinta compirà 34 anni domani, è stato campione del mondo nel 2006 ma è fermo, di fatto, da un anno. La sua ultima esperienza risale al Cesena dal febbraio 2012: sette presenze e una rete. Nella passata stagione è rimasto fuori rosa alla Juventus senza giocare

Un azzardo o una concreta possibilità di rilancio? Per ora, tuttavia, sono solo voci non ancora confermate.

Calori si porta Violini a Novara e ripensa a Brescia: “Ho lasciato un ricordo importante, lo testimonia l’affetto dei tifosi”

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Alessandro Calori e il suo primo giorno di scuola a Novara. Con lo staff di sempre: Maresi, Di Rienzo e…Giacomo Violini, lasciato libero in estate dal Brescia e prontamente chiamato dal suo ex allenatore (nella foto, tratta da www.novaracalcio.com) a dargli una mano nella nuova esperienza.

“Sono qui per centrare la serie A, se non fosse questo l’obiettivo non avrei accettato”, ha detto Calori in conferenza stampa per poi dedicare un pensiero non banale ai tifosi del Brescia: “Di offerte ne ho avute parecchie, perchéa Brescia ho costruito un ricordo importante e questo è testimoniato dall’affetto ricevuto dai tifosi“.

Un ex ancora rimpianto, a giudicare dalla valanga di in bocca al lupo espressi sul web dai tifosi delle rondinelle in queste ore.

Mario Donelli si dimette da Crema: la società lascia libero anche Scalvenzi

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Mario Donelli lascia Crema, dopo averla abbracciata a inizio estate non senza scetticismo. Non tanto per il valore della società, quanto per la lontananza da casa. ‘Maradonelli’ si è dimesso ieri, dopo lo 0-5 con il Ciserano e, soprattutto, un inizio di campionato difficile con tre vittorie, due pareggi e sei sconfitte, undici punti ed un quart’ultimo posto in classifica nel girone B di Eccellenza.

Il tecnico bresciano aveva portato con sè alcuni dei suoi pupilli, su tutti il brasilano Sgueglia De Goes (espulso domenica) e il centrocampista offensivo Mattia Scalvenzi, entrambi ex Sarnico. Per quest’ultimo, è arrivato in giornata il via libera della società, che lo ha invitato a cercarsi un’altra sistemazione proprio quando si era ripreso dai due infortuni precedenti a caviglia e polpaccio.

Per lui, non dovrebbero mancare le alternative. Per Donelli, invece, la panchina è rimandata alla prossima stagione.

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Trofeo Bresciaoggi: il sorteggio degli Ottavi. Dieci giorni per scoprire le migliori 24 della provincia!

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Si sono svolte ieri sera nella sala congressi del Park Hotel Cà Noa le estrazioni degli ottavi di finale del trofeo Bresciaoggi per le categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi. Tutte in un’unica urna con sole due limitazioni nel sorteggio: squadre provenienti dallo stesso girone eliminatorio non avrebbero potuto affrontarsi e, in caso di sfida tra una formazione provinciale e una regionale, quella provinciale avrebbe avuto il diritto di giocare in casa altrimenti il favore del terreno amico avrebbe premiato la prima squadra estratta. Gli ottavi di finale saranno di scena già la prossima settimana con gli Juniores impegnati martedì 26, gli Allievi mercoledi 27 e i Giovanissimi giovedì 28 novembre.

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Ribaltone Darfo in mattinata: via Nicolini, De Zerbi inizia da qui la sua avventura da allenatore

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La nottata, evidentemente, ha portato consiglio. Con un ribaltone deciso tra ieri sera e stamattina, il Darfo ha deciso di accelerare i tempi e cambiare allenatore senza concedere un ultimo appello ad Aldo Nicolini. Il nuovo allenatore è Roberto De Zerbi, bresciano doc, icona del nostro calcio, che ha appeso le scarpette al chiodo solo qualche mese fa e ora gioca nel CSI a 7 con la Metal Clay.

Una scelta coraggiosa, per certi versi attesa (non nei tempi), che lancia in orbita un giovane allenatore – classe 79 – motivato e con grande entusiasmo. Una scommessa, per certi versi, ma affascinante. Aldo Nicolini lascia, non senza sfortuna, con 9 punti in classifica sin qui e un terzultimo posto che stava diventando preoccupante. Domenica, contro l’Aurora Seriate, non ci sarà spazio per l’ultimo tentativo di rianimare la sua panchina.

Questo il comunicato della società camuna:

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