Giovanili regionali: il punto sulle bresciane in Lombardia
Juniores A: l’equilibrio regna sovrano
Week end molto positivo per le formazioni bresciane impegnate nel campionato Juniores regionale di fascia A. Un campionato in cui tutto può succedere, come testimonia la corta classifica del girone C in cui ci sono solo 8 punti tra la capolista e la zona play out. E proprio dalla zona play out esce il Calcio Ghedi che supera la ex capolista Grassobbio grazie al 2-1 firmato da Bontempi in zona cesarini. Vittorie importanti in chiave salvezza anche per il Cellatica di uno scatenato Scaramatti, autore di tre gol nel 4-2 sul Sarnico, e per il Bovezzo che batte e agguanta il San Lazzaro. Il Castegnato vince 3-1 a Desenzano facendo precipitare i gardesani al terz’ultimo posto, mentre Comini risponde a Mossini nell’altro derby di giornata tra Rezzato e Ciliverghe.
Juniores B: Rigamonti N. si conferma capolista. Vittoria preziosa per l’Adrense
Torna alla vittoria la Rigamonti N. che si riprende nel minor tempo possibile dal passo falso della scorsa giornata battendo 3-2 il Castrezzato. Dietro i granata tengono il passo Governolese (4-1 sul S. Andrea) e Orsa Trismoka che rifila 6 gol a Gussago, mentre il Vobarno cade 4-2 sul campo della Pedrocca e, con lo stesso risultato, il Lodrino ha la meglio sul Concesio. L’Adrense può respirare grazie al 2-1 nello scontro salvezza con il Porto 2005, anche perché le altre sfide calde Ospitaletto-Gavardo e Valgobbiazanano-Travagliato terminano in parità.
Nel girone bergamasco il Vallecamonica è sconfitto 3-1 dal Paladina e si trova ora ad un solo punto dalla zona play out. Contro lo Sported Maris basta un pareggio a reti inviolate alla Dellese (girone F) per mantenere la vetta solitaria. Sempre ultima l’Orceana, sconfitta 3-1 in casa del Real QCM.
Coppa Italia Promozione, oggi gli ottavi: derby Rezzato-Calcinato, anche la Rudianese ancora in corsa
Torna la Coppa Italia di Promozione, stasera, con l’ultimo turno prima della lunga pausa che farà fermare il torneo sino a marzo.
Si gioca alle 20.30 sempre in gara secca, con la squadra in casa stabilita da sorteggio. Al termine dei 90 minuti, calci di rigore in caso di parità. Per le bresciane, riflettori puntati su Rezzato-Calcinato: una squadra nostrana è quindi sicuramente già ammessa ai quarti di finale, ai quali ambisce pure la Rudianese che affronta in casa il Real Casal.
Questi gli accoppiamenti:
Giovanissimi Epas, un weekend storico: dopo due anni di batoste, ecco la prima vittoria
Dal Corriere della Sera-Brescia di oggi
Seconda e Terza: in vetta non cambia nulla, zero gol nelle due sfide al vertice in Terza
SECONDA CATEGORIA
GIRONE D: Colossale occasione fallita dalle rivali del Valtrompia, che impatta 0-0 in casa delle Rondinelle e addirittura guadagna un punto sul S.Andrea, sconfitto in casa dalla Nuova Valsabbia. Frena pure il Roncadelle, salgono solo Serle e Odolo che vincono fuori casa come il Real Epas al primo successo. Ponte Zanano e S.Carlo le uniche a vincere in casa.
GIRONE E: Il Montorfano fatica ma batte la Calcense, La Sportiva e Solleone tengono botta e restano a -2 allontanando la Cappuccinese che perde in casa del Saiano, ora quinto insieme a San Pancrazio (sconfitto da La Sportiva) e Cortenuovese. Colpo Real Rovato, che lascia all’ultimo posto il S.Giorgio. Risale l’Ospitaletto, corsaro a Coccaglio.
GIRONE F: Montirone-Verolavecchia, il big match, finisce 1-1. Ne approfitta il Ghedi, che passa ad Alfianello e mette più di una partita tra sè e le avversarie. Male Pralboino e Castelmella, ora tallonate da Barbariga e Castenedolese che tornano a vincere e vedono i play off. Cadignano sconfitto nella prima del post Bandera, ora è ultimo.
Un bresciano alla corte del presidente Buffon: Remondina nuovo mister della Carrarese
Qualcuno, scherzando, su Twitter ha scritto che Gigi Buffon si è caricato per la sfida con il Real Madrid di stasera esonerando l’allenatore della sua Carrarese.
Forse un po’ forzato, ma vero. E la scelta, per sostituire Maurizio Braghin – volto noto nella nostra provincia – è caduta su un bresciano doc come Gianmarco Remondina. L’allenatore classe 58, nato a Rovato e al timone nelle ultime due stagioni della Feralpisalò, è il nuovo tecnico della formazione presieduta dal portiere-presidente, in questo momento ultima nel girone A di Legapro 1 dove sono incluse proprio la Feralpisalò e il Lumezzane.
Sin da ieri, quando la cacciata di Braghin è parsa quasi obbligata dopo l’1-4 di domenica in casa con il Savona, il nome di Remondina risultava in pole position davanti a Gustinetti. Oggi, la conferma ufficiale. Una scelta importante per ‘Remo’, in un anno nel quale non ci sono retrocessioni e potrà lavorare con tranquillità pur nella consapevolezza di dover almeno provare a portare ai play off una piazza esigente. Come il suo presidente…
Il Punto sulla Prima (5 novembre): la Vighenzi sbanda nel testacoda ma resta a +6. L’Ome si riscopre grande con il Rodengo
Non è scaramanzia quando gli allenatori affermano che i testacoda, le sfide in apparenza facili, sono in realtà i veri crocevia del campionato. Ecco così che, in Prima Categoria, la capolista Vighenzi, dominatrice a punteggio pieno del girone F, conosce il primo stop contro il Cellatica, ancora in cerca della prima vittoria stagionale. La squadra di Pesciaioli stava addirittura perdendo, provvidenziale il pareggio di Posti al terzo gol in due gare.
Poco male, tuttavia. La sfida tra seconde Urago Mella-Borgosatollo termina con un nulla di fatto, entrambe restano a -6. Dietro, piuttosto, infuria la battaglia. Brodino del Prevalle in casa dell’Atletiko, capitombolo del Lodrino con la Valtenesi (primo successo in campionato), continua a salire l’Orceana ancora vincente mentre il Park Hotel si fa rimontare dal Valgobbiazanano e il Real Borgosatollo (nella foto) incassa un pesante 3-0 in casa contro il redivivo San Zeno che piano piano risale. Bene anche Vincenzi al debutto con la Bagnolese: espugnata Quinzano con rigore di Tampella e zona play out saltata, dove ora soffre tra le altre anche il Gavardo.
Giovanili professionisti: Primavera Brescia, Giovanissimi Feralpi le squadre del momento
Vi ricordate Danny Szetela? L’ex rondinella, dopo la prigione, riparte dai Cosmos
Danny Szetela era arrivato a Brescia con tante speranze. Sue e di chi gli stava attorno. Lo voleva addirittura la Roma, dopo un Mondiale Under 20 nel quale strabiliò con gli Stati Uniti. Con le rondinelle, in una stagione e mezza, fu però soprattutto comprimario della squadra che, con Cosmi prima (2008, sconfitta in semifinale con l’Albinoleffe) e Sonetti-Cavasin poi (2009, finale persa con il Livorno), sfiorò la serie A.
Da lì in avanti, il centrocampista yankee non riuscì più a confermare le grandi aspettative che c’erano attorno al suo conto. Fino a quando, nel 2011, dopo una scazzottata (era ubriaco), venne arrestato e conobbe la prigione.
Ruben Ferrari, per un giorno sponsor dell’Udinese con la sua Red Bike: “Un sogno, ora ritorno alla mia vita a Bagolino”
Dal Corriere della Sera-Brescia di oggi
Se per un calciatore dilettante il sogno della vita è giocare in serie A, per un piccolo imprenditore qual è? Finire con il marchio della propria azienda, sul petto di una grande squadra, può essere una risposta valida. Anche per chi, al pallone, preferisce le due ruote. Il weekend del calcio, con i soliti veleni mescolati a qualche prodezza, regala la storia più bella a Udine. Protagonista un bresciano adottivo, meglio di confine, come chiunque abiti in Trentino nella zona di Ponte Caffaro. Può capitare di vivere in un territorio – lui è di Tione, ma vive a Bondone e, attraversando la strada, andare fuori provincia a prendere il pane. Oppure ad acquistare o far riparare la propria bicicletta. Da quelle parti, qualcosa in più di un mezzo di locomozione. Per Ruben Ferrari, proprietario della Red Bike dal gennaio 2011, «è sempre stata la mia vita. Sin quando, da ragazzino, correvo con le mountain bike (due campionati italiani endurance al suo attivo, ndr). Poi ho capito che non sarei mai diventato un atleta di livello, allora ho pensato di vendere le bici e correre solo per passione». Al Friuli, domenica, non ci è andato pedalando ma i riflettori erano tutti per lui.