Quelli tra sogno e realtà

feralpi_promossa
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Non succede quasi mai, e chi prova questa sensazione può ritenersi molto fortunato, o meglio, meritevole. Ci riferiamo al piacere di svegliarsi e di scoprire – dopo un sogno magnifico – che la realtà è ancora più bella. Per la Feralpi Salò è stato proprio così. Il sogno dell’ultimo atto del campionato è stato di quelli che non si dimenticano tanto facilmente: la gara più importante dell’anno vissuta in maniera epica di fronte ad uno stadio gremito come non mai. 

Feralpi Salò – Pro Patria live

FERALPI SALO’ – PRO PATRIA 2-1

FeralpiSalò: (4-3-3) Branduani, Ortolan, Colicchio, Leonarduzzi, Turato, Sella, Muwana, Cortellini, Quarenghi (33′ st Zanola), Bracaletti, Graziani (18′ st Meloni). All. Rastelli.
Pro Patria: (4-2-3-1) Anania, Bertin (18′ st Som), Zanetti, Polverini (11′ st Marchetti), Benedetti, Cristiano, Calzi, Dell’Acqua, Bruccini, Janvier, Serafini. All. Novelli.
Arbitro: signor Pairetto di Nichelino (Alassio e Mosca; IV uomo: Penno di Nichelino).
Reti: pt 26′ Serafini (rigore); st 15′ Bracaletti, 48′ Meloni. 

Dopo l’1-1 dell’andata basta un pareggio alla formazione di Rastelli per conquistare la promozione in Prima Divisione.

Primo tempo
4′ Sinistro di Janvier dal limite fuori di un soffio.
6′ Conclusione di Bruccini, facile parata di Branduani. 
9′ Ripartenza micidiale della Pro Patria e spunto di Bruccini, steso al limite da Turato: giallo per il difensore verdazzurro. 
La Feralpi Salò gioca con grande accortezza, la Pro Patria inaspettatamente lascia uscire dal guscio i gardesani e prova a partire in contropiede.
Fallo di Cristiano ai danni di Cortellini: ammonito. 

Retromarcia Menichini. Si va su Marcolin

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marcolin_e_cosmiRetromarcia. Dopo i tentennamenti di ieri pomeriggio a Crotone nessuno avrebbe puntato un euro sulla permanenza di Leonardo Menechini sulla panchina rossoblu anche per la stagione 2011/2012. Il colpo di scena è arrivato a tarda sera dopo una lunghissima trattativa a margine della quale il presidente Gualtieri è riuscito a convincere l’ex braccio destro di Carletto Mazzone. Il Crotone ha ufficializzato l’accordo in mattinata tramite il suo sito internet. Ora il Brescia cambia obiettivo e sebbene le piste Lerda e Ficcadenti restino aperte l’obiettivo numero uno diventa il bresciano Davide Marcolin, attuale secondo di Mihajlovic alla Fiorentina e già vice di Somma e Cosmi al Rigamonti.

Tra Menichini e il Crotone è divorzio

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menichini_lumezzaneGli indizi che arrivano da Crotone spingono sempre più Leonardo Menichini verso la panchina del Brescia. L’incontro decisivo tra l’ex tecnico del Lumezzane e la società ionica non ha dato origine al prolungamento di contratto auspicato dalla tifoseria calabrese. L’intesa economica non è stata raggiunta e gli uomini mercato rossoblu hanno già puntato gli occhi su Lerda, desideroso di riscatto dopo l’annata deludente al Torino. Mentre nella città pitagorica si è giunti a un divorzio, dunque, all’ombra del Cidneo potrebbe celebrarsi un matrimonio già nelle prossime ore.

Novanta minuti al traguardo

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PRO PATRIA-FERALPISALO’  1-1

PRO PATRIA (4-2-3-1): Andreoletti 6; Bertin 6, Nossa 6, Zanetti 6, Benedetti 6,5 (75‘ Artuso s.v.); Bruccini 6,5, Cristiano 6; Janvier 6,5, Cortesi 6 (58‘ Nocciola 6), Dell’Acqua 5,5 (91‘ Polverini s.v.); Serafini 6. (Sala, Marchetti, Gjoni, Giorno). All.: Raffaele Novelli 6.

FERALPI SALO’ (4-3-3): Branduani 6,5; Turato 6,5, Colicchio 7, Leonarduzzi 7, Savoia 5,5 (46‘ Ortolan 6); Sella 6,5, Muwana 7, Cortellini 6 (77‘ Zanola s.v.); Bracaletti 7,5, Meloni 6,5 (60‘ Quarenghi 6,5), Graziani 6. (Gargallo, Bonaccorsi, Orietti, Rossetti). All.: Claudio Rastelli 6,5.
 

Arbitro: Peretti di Verona 5.

Reti: 21’ Benedetti, 23’ Bracaletti.

Migliori in campo: Bruccini (Pro Patria); Bracaletti (Feralpi Salò).

Note: spettatori: 1500. Ammoniti: Nossa, Benedetti, Artuso, Turato, Branduani, Graziani. Angoli: 3-5. Recuperi: 2’ p.t.; 5’ s.t.

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Un ponte tra Brescia e Donetsk

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corioni_e_lucescuIl classico vecchio amico venuto da lontano porta buone notizie in casa Brescia, dove nelle ultime settimane lo scenario era stato cupo e desolante. Il messaggero in questione è Mircea Lucescu, che sulla panchina delle rondinelle conquistò due promozioni in A ed un trofeo anglo-italiano. L’attuale tecnico dello Shakhtar Donetsk ha incontrato in una cena di lavoro Gino Corioni e i due hanno parlato di futuro.
L’antipasto ha riguardato il concreto interesse dei campioni ucraini in carica per due rondinelle: Diamanti e Kone, con il trequartista di Prato in cima alla lista dei desideri. I due, ovviamente, sono sul mercato e dalle loro cessioni potrebbe arrivare un importante tesoretto. Il piatto forte della serata, tuttavia, è stato un altro, ovvero il discorso relativo ad un possibile ingresso in società del patron arancione Rinat Akhmetov.

Iachini lascia. All’orizzonte c’è Menichini

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iachini_dimissioniBeppe Iachini ha deciso di congedarsi dal Rigamonti nonostante l’amore che lo lega alla città. “Non è stata una decisione facile – confessa il tecnico – poiché nutro grande affetto nei confronti di Brescia e dei tifosi, ma non ci sono le condizioni per cui possa rimanere. Non c’è stato nessun ingresso in società, il futuro è un’incognita e non ci sono progetti, o almeno non ne vedo. Così ho deciso di andare per la mia strada. Meglio lasciarci adesso da amici che fra una ventina di giorni in mezzo alle polemiche”.
L’allenatore marchigiano precisa che dietro la sua scelta non ci sono corteggiatori: “Non solo non ho nessun contratto in vista, ma nemmeno proposte concrete”.

L’addio di un capitano vero

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possa_brescia_torinodi Bruno Forza

13 giugno 2010. Davide Possanzini realizza un gol da cineteca disintegrando l’immobilismo di un Rigamonti marmorizzato da cinque anni di cadetteria. Il suo destro perfetto è il ruggito di una Leonessa che si è ridestata. Nessuno, quella notte, avrebbe pensato che circa un anno dopo migliaia di bandierine biancoblu avrebbero fatto posto a striscioni di contestazione, che la squadra sarebbe retrocessa mestamente e che capitan Possa si sarebbe sfilato la fascia per sempre dopo una stagione da incubo. Sul film bresciano del numero 18, infatti, scorrono titoli di coda velenosi a margine di un’annata in cui l’attaccante ha dovuto ingoiare parecchi bocconi amari. 
Chiusa l’avventura biancoblu Re David si è tolto parecchi macigni dalle scarpe: “Sono stato messo ai margini della squadra e trattato come non meritavo. Speravo di poter dare il mio contributo dopo cinque anni di sacrifici in serie B. La serie A è stata una conquista, ma una volta raggiunta non sono stato più preso in considerazione”. Possanzini svela i retroscena stagionali: “Corioni mi aveva promesso un futuro da dirigente o allenatore del settore giovanile, invece quando a novembre ho chiesto di parlare del rinnovo Nani mi ha detto che mi vedevano triste e distaccato. Poi a gennaio il presidente ha parlato con il mio procuratore dicendogli che dovevo rescindere. La Wada mi ha squalificato ingiustamente, Corioni mi ha squalificato dal punto di vista umano”.

La Vecchia Guardia si mobilita

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vecchia_guardiaTutti a Busto Arsizio. La Vecchia Guardia salodiana lancia un coro altissimo in vista della finale di andata dei playoff di Seconda Divisione. I tifosi verdazzurri organizzano la trasferta allo stadio Speroni per i primi 90 minuti della doppia sfida con la Pro Patria.
Il ritrovo è fissato alle 13 di domenica al parcheggio del bocciodromo di Salò, oppure al casello autostradale di Brescia Est alle 13.30. La quota di partecipazione ammonta a 20 euro, comprensivi di viaggio in autobus e biglietto d’ingresso allo stadio. Per iscriversi c’è tempo fino a venerdì 3 giugno alle 15 contattando Marco Don al 347.7334936.

Il nodo dalla doppia “N”

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nemberDopo il rompete le righe in casa Lumezzane sta prendendo forma, passo dopo passo, la squadra del futuro. Il primo step da superare, tuttavia, riguarda direttore sportivo e allenatore. Il presidente Cavagna è soddisfatto del lavoro svolto da Luca Nember e Davide Nicola e la conferma potrebbe arrivare già nei prossimi giorni, ma i due hanno parecchi estimatori e il richiamo di palcoscenici importanti si fa sempre più forte. Dopo l’ipotesi Livorno – tramontata dopo la conferma di Novellino – si sarebbe fatto vivo perfino il Brescia, interessato soprattutto al diesse ma incuriosito anche da Nicola, corteggiato anche dallo Spezia.