La triste storia del desaparecido Tassi: mai impiegato in B ad Avellino, oggi a Brescia l’ennesima panchina. E tra poco festeggia 22 anni. Un talento perso?

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Gino Corioni esagerò, in modo consapevole e forzando la mano, definendolo “il nuovo Baggio“. Un appellativo che al ragazzo in questione non ha fatto bene, perché il peso delle pressioni ha schiacciato il suo fisico gracile e annacquato l’innegabile talento. Lorenzo Tassi, 22 anni il prossimo 12 febbraio, oggi tornerà al Rigamonti con l’Avellino: lì, quando aveva 16 anni e 3 mesi, debuttò da professionista in Serie A in un Brescia-Fiorentina. Sembrava l’inizio di una rapida escalation, poi arrivò il trasferimento per 2,5 milioni all’Inter. Una discreta avventura nella Primavera nerazzurra, con la posizione in campo arretrata di qualche metro: da trequartista a playmaker, sulle orme di Pirlo. Tra i “grandi”, però, la sua maturazione non è ancora avvenuta.

Musso e Di Loreto cedono il Mantova: “Abbiamo commesso errori, ma operando con correttezza. Sui problemi del club dovrebbero interrogarsi in molti”. Un attacco hacker su Twitter l’ultima delusione

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L’ora X era fissata nella serata del 20 gennaio e così è stato. Sandro Musso e Serafino Di Loreto sono appena usciti dallo studio del notaio che ha fatto da garante alla cessione del Mantova, che passa dalle mani della dirigenza bresciana alla cordata romana capitanata da Marco Claudio De Sanctus, fiancheggiato da Enrico Folgori.

Chi fischia domenica? Gli arbitri dei dilettanti (22 gennaio)

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Vi capita mai, preparando il prossimo match, di pensare più alla speranza di avere un buon arbitro che a dissezionare il sistema di gioco avversario? Tornate mai a casa dopo una partita riflettendo tra voi stessi: “Se avessi saputo che mi avrebbe arbitrato quello lì sarei andato al lago…”? Vi è mai rimasta la voglia di scoprire il nome di quel direttore di gara, guardalinee, assistente, che così bene aveva condotto uno dei vostri incontri, per fargli magari i complimenti via Facebook (in posta privata chiaramente, così che nessun compagno potesse prendervi in giro)? Ecco, calciobresciano.it, come ogni venerdì, vi mette nero su bianco, a distanza di un clic, tutte le designazioni arbitrali delle squadre bresciane iscritte ai campionati dilettantistici.

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Categorie: Arbitri

Identiquota: il profilo dei migliori giovani made in Brescia. Puntata numero 16: Stefano Vabai

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Benvenuti nella generazione millenial. Se l’anno scorso avevamo dedicato una rubrica ai superstiti del decennio ’70, lodando lo spirito e la passione che resistono all’età, adesso dobbiamo cominciare a fare i conti ed inserire una nuova categoria nel nostro modo di pensare il calcio: i classe 2000, una next generation che sta bruciando le tappe, perché di fatto è già qui. Lo è almeno a Nuvolera, dove la società sta ricostruendo facendo particolare attenzione al settore giovanile. Proprio dal serbatoio verde del team guidato dalla presidentessa Cristina Bianchessi è uscito Stefano Vabai, Identiquota di questa settimana.

Brescia, parte Rosso e va all’Alessandria. Febbre per Minelli: gioca Arcari. Mauri verso l’esordio dall’inizio

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Qualche giocatore dovrà per forza partire, negli ultimi 10 giorni di mercato. E il primo a farlo, in casa Brescia, è Simone Rosso: il centrocampista offensivo, in prestito dal Torino, oggi ha salutato compagni e allenatore per trasferirsi all’Alessandria. Ritorna nel suo Piemonte e andrà quindi a rinforzare la capolista del girone A di Lega Pro.

Domani dovrebbe quasi certamente esordire Stefano Mauri, il colpaccio del mercato invernale biancoblù, mentre sarà assente Stefano Minelli, bloccato da una gastroenterite e verrà rimpiazzato da Michele Arcari: ko per febbre anche Federico Bonazzoli (non mancano le alternative in attacco), per ora ai box pure Franjo Prce per la difesa (giocano Fontanesi e Calabresi).

La storia di Layeni, da Montichiari all’Islanda passando per Polpenazze: “Se entro 10 giorni non mi chiama nessuno in Italia, torno volentieri là…”

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Si fa presto a dire che il calcio è lo stesso in ogni angolo del mondo. Un conto è allenarsi all’Albinoleffe con un giovane Andrea Belotti; un altro è andare in porta nel campionato islandese. A Stefano Layeni, 34 anni, nato a Castiglione delle Stiviere da genitori nigeriani (in un match contro la Lazio fu bersagliato da ululati razzisti. Rispose alla romana: «Nun me ne po’ fregà de meno») e cresciuto nel Montichiari, sono successe entrambe le cose.

Desenzano, la replica dopo la maxi squalifica: “Decisione inaudita. La stessa Dak e la Vighenzi testimonieranno per noi. Bignotti? Era in borghese…”

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La reazione della Pro Desenzano, dopo la maxi squalifica inferta ieri dal giudice sportivo per presunti episodi di razzismo avvenuti durante la partita di domenica con la Dak (leggi qui), non si è fatta attendere. Già nella giornata di ieri, in seguito al comunicato del giudice sportivo, erano arrivate alla nostra redazione delle dichiarazioni di terzi, presenti sugli spalti del Dal Molin, che volevano smentire quanto dichiarato dall’arbitro nel referto.

Cavagna annuncia Cunico come nuovo ds e parla a cuore aperto ai giocatori: “Perché volete andare via?…”. Domenica non si gioca a Gubbio, arriva Tassi?

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Renzo Cavagna ha presentato il nuovo dg Marco Cunico, centravanti che i più ricordano a Padova, e davanti a lui non c’erano solo i giornalisti dei quotidiani locali. Aveva convocato tutta la dirigenza rimasta (allenatore, responsabile del settore giovanile) e la squadra al completo, per rivolgere un appello pubblico dopo le scintille degli ultimi giorni, seguite all’addio di Vincenzo Greco che, secondo i rumours, dovrebbe portare al trasferimento anche di Arrigoni, Barbuti, Calamai, Sorbo e Brusacà dopo quello già avvenuto di Genevier e Rapisarda. In pratica, l’asse portante della squadra.