Lasciare il calcio dilettantistico per un problema di costi è ormai all'ordine del giorno. Per la mancanza di un campo dove giocare, però, è inaccettabile. Un caso simile è accaduto a Mairano, dove la società di Promozione ha dovuto cedere il titolo al Valgobbiazanano per il mancato accordo con il Comume sul terreno di gioco. Ora, tocca al Real Epas in Seconda Categoria dover salutare: non ci sono campi in città idonei ad ospitare il club, dopo il trasloco del Real Dor (in realtà un ritorno) da Molinetto a S.Eufemia e gli impianti dell'Epas concessi al Club Azzurri.
Il presidente Simone Frassine ha raccontato la sua storia a 'Bresciaoggi': "Non disponiamo più del campo per le partite interne. Non sappiamo dove andare e non vediamo altre soluzioni possibili che non coincidano con la rinuncia all'attività. La ricerca di un altro campo è impossibile dato che a Brescia non ce ne sono altri liberi. Arrivati a questo punto siamo costretti a lasciare. Non abbiamo un settore giovanile, non c'è un vivaio che possa garantirci giocatori per la prima squadra e non possiamo tenere in ballo i nostri ancora a lungo".