Quel sottile filo biancoblu

baggio_nazionaleDa Baggio a Diamanti. C'è un sottile filo biancoblu che collega l'ultimo numero 10 della storia del Brescia all'attuale 32. Roby e Ale sono giocatori e uomini profondamente diversi, ma entrambi capaci di attingere a piene mani dal tesoro più prezioso di cui un atleta possa disporre: la fantasia.
Metterli sullo stesso piano è impossibile e forse il giorno del pareggio dei conti non arriverà mai, ma ciò che importa è che finalmente i tifosi bresciani siano tornati a sognare grazie alle giocate di classe purissima di un campione "ignorante" ma umile, che fin dal primo giorno vissuto all'ombra del Cidneo ha scansato ogni paragone con l'illustre predecessore.
Eppure il suo primo gol con la casacca del Brescia è arrivato su calcio di punizione, una delle diamanti_songolaarmi migliori del Divin Codino. Poi Il bis con la Juventus, con una conclusione straordinaria in grado di miscelare potenza, estro e genialità in un unico e sublime cocktail. Anche Baggio infilzò i bianconeri, ma alla sciabola preferì il fioretto gelando il Delle Alpi con un controllo delizioso sul lancio di Pirlo. Riuscì ad unire stop e dribbling in una sola giocata superando Van der Saar prima di depositare la sfera in rete. Quel giorno firmò uno dei pezzi più pregiati del suo vasto repertorio.
Con lui in campo il Brescia mise solide radici in serie A vivendo gli anni più belli della sua storia. Diamanti è solo all'inizio della sua avventura con le Rondinelle. Il suo non è un Brescia galattico, ma una squadra tosta e carica di entusiasmo in grado di stupire. Rispetto a Baggio, poi, ha un enorme credito con il tempo, nemico dei sogni più belli. Mentre Roby era al tramonto delle carriera lui è nel pieno della maturazione professionale e al Rigamonti ci sono tutti gli ingredienti per fare il salto di qualità definitivo. Poi chissà che quel filo biancoblu non possa assumere tinte più chiare, magari azzurre, con la convocazione nella nazionale di Prandelli. Baggio esordì sotto la guida di un bresciano d'adozione: Azeglio Vicini, che diede lustro al suo nome a livello mondiale. Ecco un altro punto di contatto di una storia diversa, ma altrettanto straordinaria e tutta da vivere.

Bruno Forza

 

Contenuto premium
Sei già abbonato? Effettua il login.
Non sei abbonato? Sottoscrivi la tua membership individuale o utilizza il codice coupon fornito alla tua società.
condividi
Ultime notizie
 
 
Altro scossone in Seconda categoria: il Cortefranca esonera Davide Nicoletti
Dicembre 17,2025
 
 
Il Palazzolo esonera Marco Didu: ora potrà accasarsi al Chievo
Dicembre 17,2025
 
 
Tra brindisi e risultati: il Lumezzane si gode un Natale di rilancio
Dicembre 17,2025
 
 
Un portiere, un mediano e una punta ravvivano il mercato invernale
Dicembre 17,2025
 
 
Un ritorno da allenatore dove aveva terminato da giocatore: San Carlo accoglie mister Zubani
Dicembre 17,2025
 
 
Allenatori, cambia anche la Villaclarense: si dimette Locatelli, il nuovo tecnico è Sali
Dicembre 17,2025
 
 
Il Chievo vuole Didu: Palazzolo irritato, l'allenatore se vuole cambiare deve dimettersi
Dicembre 17,2025
 
 
Sei nuove inserzioni, dai settori giovanili al femminile
Dicembre 16,2025
 
 
Seconda categoria: Tracconaglia vola al secondo posto, primi punti per Lancellotti e Alberti
Dicembre 16,2025
 
 
Prima categoria: tre attaccanti entrano nella classifica generale
Dicembre 16,2025
 
 
L'Ospitaletto festeggia il Natale e un 2025 storico: "Ripagati per gli sforzi, ora la salvezza"
Dicembre 16,2025
 
 
Promozione: doppiette per Ndiaye e Lombardi, assist e gol per El Jadi
Dicembre 16,2025
 
 
Eccellenza: Del Barba da zona play-off, Gjinika ha l'assist facile, Bongioni da best gol
Dicembre 16,2025
 
 
Serie D: Minessi e Brighenti non sorprendono più, il 2006 Grasso sì
Dicembre 16,2025
 
 
Il Mantova esonera Davide Possanzini: al suo posto Francesco Modesto
Dicembre 16,2025
 
 
Guanto d'oro: Fenili e Tognazzi lanciatissimi nella generale, risale Palazzani e si ferma Vino
Dicembre 16,2025