Come un pareggio in trasferta. La squalifica di 6 mesi per Giuseppe Scienza è indigeribile da parte dell'allenatore, che continua a sostenere la sua innocenza, ma la Feralpisalò è conscia che poteva andare molto peggio. Il rischio dei tre anni di stop, per il tecnico, era concreto e avrebbe obbligato il club a prendere decisioni drastiche su un allenatore ingaggiato a giugno senza poter immaginare che sarebbe stato deferito a luglio per una vicenda di tre anni prima.
Il presidente Pasini, sui quotidiani, oggi ha fatto chiarezza su quanto accadrà e su cosa sarebbe accaduto in caso di sentenza più pesante: "Se la squalifica fosse stata di 3 anni, come da richiesta dell'accusa, saremmo stati costretti a esonerare il mister. Una scelta inevitabile. Così non è stato. Ora faremo come la Juventus con Conte, che fu sostituito da Carrera e Alessio in panchina ma senza mutare nulla nella gestione della settimana. Siamo al fianco del nostro allenatore, convinti che in sede di appello possa far valere la sua innocenza. Lo abbiamo scelto con convinzione e gli ribadiamo la fiducia nonostante questa squalifica. Perché è giusto così".