Ogni ora che passa, pensare a Giampietro Manenti presidente del Brescia diventa sempre più difficile. Ad oggi, quasi improbabile. I soldi che i presunti amici ucraini dell'imprenditore bergamasco-milanese avrebbero dovuto versare, già venerdì, sul conto creato da Ubi per il passaggio di proprietà, ancora non si sono visti.
Domani sarebbe il termine ultimo, secondo l'acquirente che ora si dichiara "impotente di fronte a questi ritardi". La verità, in realtà, sembra venire a galla in modo palese: Manenti non ha fondi a propria disposizione e i sedicenti amici, per ora, ancora non gli hanno dato una mano.
Insomma, rischia di finire tutto in una bolla di sapone. Con Gino Corioni, suo malgrado, ancora presidente. Se Andrea Iaconi sarà ancora il direttore sportivo delle rondinelle, tuttavia, lo sapremo solo domani. L'abruzzese, che non parla alla stampa da diversi mesi, incontrerà la stampa alle 11 nella nuova club house. Si vocifera sulle sue possibili dimissioni. Per ora, tuttavia, non arrivano conferme. Per il Brescia, a tre giorni dalla ripresa del campionato, sono le ore più lunghe. E il mercato resta fermo...