Ezio Bertuzzo è stato uno dei giocatori più amati negli anni Settanta dai tifosi del Brescia. E' poi passato all'Atalanta ma, come ricordavamo anche gli scorsi giorni, il legame con la nostra città era rimasto solido. Si era fatto volere bene perché in campo dava tutto. Oltre a segnare gol importanti.
E' davvero un peccato che ieri, come testimoniato oggi sulle colonne del 'Giornale di Brescia', al funerale celebrato a San Mauro Torinese, non vi fosse nè una rappresentanza della società né un gonfalone del club che lo accompagnasse nell'ultimo viaggio. Una mancanza del Brescia Calcio. Anche l'Atalanta era assente alla cerimonia funebre. Pareggio 0-0. Ma stavolta non era un derby, bisognava giocare assieme.
A ricordare Bertuzzo ci penserà sabato la Curva Nord con uno striscione "Ciao Ezio" che campeggerà nella gara contro il Carpi. Il Rigamonti gli tributerà l'ultimo applauso. Il più commosso, sentito come quando esultava dopo un gol con le rondinelle.