Il futuro dell'annoso capitolo stadio è ancora incerto, ma come rivela il Corriere della Sera ieri sono arrivati segnali positivi dal cuore della città, dopo l'incontro avvenuto in Loggia tra il sindaco Emilio del Bono, il direttore generale di Infront Giuseppe Ciocchetti e il legale del Brescia Calcio Bruno Ghirardi.
Il primo cittadino non si è sbilanciato, ma ha affermato di intravedere all'orizzonte "segnali incoraggianti per la sostenibilità economico finanziaria dell'operazione".
L'indagine di mercato attivata da Infront ha dato risposte positive dopo un inizio poco incoraggiante. Chiaramente l'approdo della Leonessa in Serie A toglierebbe ogni dubbio sulle operazioni di fattibilità dell'impianto alla luce dei ricavi derivanti dal massimo campionato. Il nuovo Rigamonti, infatti, dovrà sostenersi economicamente da solo. Con la squadra in B dovrà essere più massiccio l'apporto degli sponsor, e l'organizzazione di eventi paralleli assumerà un peso specifico considerevole.
Lo stadio all'inglese pensato dai progettisti, a tal proposito, sarà polifunzionale, con una capienza di 15-20mila posti, tribune coperte e manto erboso sintetico. La cosa certa è che l'eventuale trasloco sarà di pochi metri. Accantonata l'ipotesi Fiera la soluzione riguarda l'area dell'antistadio.