Il Brescia, all'intervallo, era piombato nel dramma dei play out. Un'ora dopo, si è scoperto salvo, finalmente, grazie alla rimonta vincente con il Varese che sigla in modo aritmetico la promozione e tiene ancora viva, seppur solo per l'aritmetica, una speranza play off.
Decisivo il contributo a gara in corso del giovane Morosini, bravo a procurarsi il rigore decisivo nel finale, trasformato poi da Budel che è stato ugualmente fischiato dai tifosi delle rondinelle. Eppure il Varese era andato avanti nel primo tempo, al 31', con il gol di Forte. Aveva realizzato pure il 2-0, giustamente annullato dall'arbitro Ciampi per un tocco inutile di Trevisan quando la palla stava terminando in rete.
Nella ripresa, la riscossa segnata dall'ingresso del baby Morosini. L'1-1 è arrivato al 27' con Paci, quindi in pieno recupero il giovane (più giovane di lui però Baraye, classe 97) si è guadagnato il penalty trasformato da Budel per il definitivo 2-1.
Obiettivo minimo raggiunto: salvezza. Con ritardo. L'aritmetica lascia aperta ancora una speranza play off, ma non ci crede più nessuno. Restano 6 squadre davanti, servirebbe un terremoto. Per il Varese, invece, la Lega Pro è un'ipotesi concreta. E l'aggressione all'arbitro (scortato dalla Digos), reo di aver concesso al Brescia un rigore viziato da una palla uscita dal campo, è la testimonianza di una piazza che ha paura. Anche se, solo un anno fa, si giocava i play off proprio con le rondinelle. Sembra passata una vita.