Sono ore difficili, quasi drammatiche, in casa Brescia. L'attenzione sul Mondiale ha fatto spegnere le luci sulla preoccupante situazione economica della società, ma l'allarme resta altissimo. Oggi è giorno segnato sull'agenda in via Bazoli: vanno pagati stipendi, ritenute e contributi per una cifra superiore al milione di euro. Una cifra che va trovata, al momento non c'è. Per questo, permangono i contatti tra Gino Corioni e John Visendi, l'imprenditore interessato ad entrare in società inizialmente con una piccola quota per poi provare ad incrementare la propria percentuale in seno al club.
Ma non è tempo di guardare al futuro. Il presente incalza. Il rischio, come un mese e mezzo fa, è la penalizzazione di due punti in classifica per il prossimo campionato. Attenzione, nno basta. Il 30 giugno serve un'ulteriore fidejussione di 800 mila euro per iscrivere la squadra alla serie B. Non dovesse arrivare quella - se i soldi mancano oggi, potrebbero mancare pure tra 5 giorni - il Brescia rischia di retrocedere in Lega Pro con margine sino al 15 luglio per sanare la propria posizione verso la Covisoc.
Per questo, tutte le operazioni legate all'allenatore e al mercato - in entrata - sono al momento bloccate. La cessione di qualche giocatore potrebbe portare acqua fresca, ma solo il nome di Cragno per ora muove interesse. Basterebbe cederlo per 2 milioni, ma a chi? Ad oggi, ancora, non si sa.