Doveva, poteva essere il lunedì della svolta per il Brescia e non lo è stato. Servivano soldi freschi per effettuare i bonifici utili a pagare i contributi Enpals e le ritenute Irpef per gli stipendi del 30 aprile non pagati il 25 giugno e già costati un punto di penalizzazione. Non sono arrivati. Lo riporta il sito del Giornale di Brescia, secondo cui l'incontro odierno tra John Visendi - l'uomo che sta provando a rilanciare la società - e Ubi Banca si è concluso con un niente di fatto. Le garanzie, ad oggi, non ci sono. Niente prestiti, per ora. Nemmeno risorse economiche in grado di ripianare il buco.
Dovrebbero arrivare quasi certamente altri 2 punti di penalizzazione per le rondinelle, che partiranno quindi da -3 nel prossimo campionato di serie B. Attenzione, però: entro il 15 luglio bisogna iscriversi al suddetto campionato, versando una pesante fideiussione di 800 mila euro da aggiungere alle spettanze non saldate ad oggi che vanno versate entro due settimane.
Se non si sanasse la ferita, stavolta il finale sarebbe drammatico: fallimento e ripartenza dalla serie D. Fino a oggi, nessuno voleva pensarci. Ora bisogna farlo. Per forza.
La Curva Nord, intanto, ha deciso di intervenire in prima persona: domani sera riunione straordinaria per cercare di smuovere acque per ora troppo ferme.