Crisi Brescia, in Loggia incontro interlocutorio. Restano criticità, Corioni vuole tenere aperte altre porte. Del Bono: "Entro mercoledì si chiude questa fase, la palla ora è a lui"

Non è stato l'incontro decisivo, come tutti speravano. Tutti tranne, forse, Gino Corioni. Il quale, per ora, non ha accettato la proposta formulata da Marco Bonometti nell'incontro svoltosi in Loggia alla presenza del sindaco Del Bono, di Aldo Rebecchi, dei figli del presidente Fabio e Antonelli, dell'avvocato Zaglio e di alcuni professionisti chiamati dalle parti in causa. L'attuale numero uno del club ha dichiarato, all'uscita: "Per ora si chiacchiera, vediamo". Cosa si cela dietro questa affermazione? Almeno due cose. La prima: Corioni ha un piano B, che è dato da John Visendi (in ritardo rispetto alle sue stesse aspettative) ma potrebbe nascondere una cordata straniera (qualcuno dice francese) ancora non uscita allo scoperto. La seconda: l'offerta formulata non lo convince. Non è dato sapere perché, ma è ipotizzabile che il gruppo entrante, come si vocifera, si incarichi "solo" di saldare le pendenze per l'iscrizione e i grossi debiti pendenti con l'Ubi Banca che vuole vedere i soldi ma ha tutti gli interessi affinché la "baracca" resti in piedi per rientrare del buco.

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