Non è ancora tempo di processi, per carità. Ma il Brescia perde anche la seconda gara di campionato, la prima in casa davanti a un Rigamonti che ha accolto oltre 6 mila persone. Ottimo colpo d'occhio, pessima resa almeno dal punto di vista del risultato. Passa il Livorno, 1-0, non senza polemiche arbitrali. E' stata una Leonessa migliore rispetto all'esordio a Frosinone, tuttavia ancora inconcludente in attacco e salvata più volte da un mostruoso Minelli, autore di autentiche prodezze tra cui un rigore parato a Cutolo.
Questo, al 30', il primo episodio che ha acceso la partita, nato da un fallo di mano di Coly a gioco di fatto fermo dopo una segnalazione di fuorigioco dell'assistente del signor Manganiello ai danni dell'attacco livornese. Il penalty ha lasciato tutti increduli, compreso Cutolo che si è dovuto piegare a un Minelli in stato di grazia. Nella ripresa il Brescia prova a macinare gioco, a tratti ci riesce e il contributo alla causa dei nuovi arrivati Sestu e Bentivoglio è tangibile. Non basta. Anzi, a 10 minuti dalla fine, da un'altra palla contestata nasce il gol della beffa di Djokovic che sembra spintonare Olivera in volo e colpisce la traversa di testa ma si avvantaggia della carambola sulla schiena dello stesso Minelli. Di Cesare impegna Mazzoni nel finale, non basta. E' un'altra sconfitta, sono 180 minuti senza gol. Tanti. Pesano come lo zero in classificha, che è in realtà un -3. Il campionato inizia in salita. Dopo un'estate di grande entusiasmo, un copione imprevisto.
Questo il tabellino dell'incontro: