Lo sport è sempre stato ospite fisso in casa Bonori. “Papà era allenatore di atletica, io giocavo a calcio, anche se il mio percorso si è interrotto presto, a 22 anni. Ho dovuto smettere per un problema di artrosi alle anche”.
Un ostacolo che, visto da un altro punto di vista, ha costituito uno stimolo per trovare la propria strada. “Ho deciso di studiare e sono diventato fisioterapista – racconta Matteo Bonori, responsabile degli studi Fisiotek –. Avendo fin dalla nascita un problema di displasia congenita delle anche ho ideato tecniche per lavorare su tessuti profondi capsulari e legamentosi, attraverso tecniche di terapia manuale, e soprattutto una speciale tecnica di stretching capsulare la quale permette di migliorare la mobilità dell’articolazione in modo notevole già dalla prima seduta. Questo Metodo permette di curare l’artrosi perchè va ad agire sulle cause biomeccaniche. A tutto questo aggiungo terapie fisiche come il laser o la tecar, per biostimolare la cartilagine”.
L’utilizzo del Metodo Bonori è indicato per tutti gli sportivi perché aumentando la mobilità del bacino migliora in modo significativo la fluidità, la scioltezza e la falcata nella corsa, migliorano di conseguenza la velocità e la resistenza.
“Oltre a questo tipo di trattamento – prosegue Bonori – ho introdotto l’utilizzo delle onde d’urto radiali su tutti i muscoli degli arti inferiori come metodica per migliorare il trofismo, la forza e la resistenza muscolare. Grazie a un esperienza di 10 anni del loro utilizzo ho messo a punto un protocollo unico”.
Numerosi atleti, negli anni, si sono rivolti a Matteo Bonori per risolvere problemi fisici o migliorare le prestazioni. Poi l’illuminazione: “Ho pensato che avrei potuto sperimentare questa tipologia di intervento anche sui malati con problemi motori”. Tutto ebbe inizio un anno e mezzo fa, quando nel suo studio si presentò una signora affetta da Parkinson: “Camminava 500 metri, poi non riusciva più a procedere, era stanchissima. Venne da me per la classica fisioterapia, le proposi il mio metodo innovativo. Sapevo che avrei potuto aiutarla. Con il Parkinson si diventa rigidi. L’onda d’urto, al contrario, rilassa e allunga. Non c’erano controindicazioni ed effetti collaterali. Dopo 2-3 sedute ha ricominciato a camminare normalmente. Oggi fa 7-8 chilometri al giorno”.
Il racconto di Bonori non si ferma qui. “Ho avuto riscontri importanti anche con malati di sclerosi multipla, a cominciare da una signora che era arrivata al punto di dover fare la scale trascinandosi sui gradini da seduta. Non riusciva più a muoversi in autonomia, ogni tanto cadeva. Iniziai a trattarla nel novembre del 2017. Dopo poche sedute ha ripreso a fare le scale normalmente ed oggi dopo quasi un anno facendo un trattamento al mese fa una vita normale”.
Sportivi da una parte, dunque, con i risultati ottenuti dai vari Micheal Tumi, Marcell Jacobs, Richard Kilty, Hassane Fofana nell’atletica; anziani e malati dall’altra, con i riscontri che hanno fatto aumentare sensibilmente la clientela di Fisiotek, spingendo Bonori alla registrazione del marchio a livello europeo. “Ho registrato il mio marchio Metodo Bonori Studio Fisiotek perchè sto creando un network di studi in Italia e all’estero che utilizzino i miei metodi di lavoro, ho già 7 studi affiliati”.
All’orizzonte ci sono una collaborazione con l’Università di Brescia per la raccolta di dati e riscontri relativi al metodo utilizzato, ma anche con l’istituto Don Gnocchi di Milano, specializzato in sclerosi multipla. “Studieremo insieme. Hanno già potuto riscontrare gli effetti del mio metodo su alcuni pazienti che abbiamo in comune. All’Ospedale di Montichiari, invece, c’è un medico che segue un mio paziente ed è rimasto sorpreso dai miglioramenti ottenuti con il mio metodo. Ha scritto il tutto sul report della visita di controllo”.
In attesa di riscontri scientifici oggettivi Matteo Bonori delinea così i suoi auspici futuri: “La mia attività in ambito sportivo prosegue e spero di diventare un apripista, perchè in futuro il metodo Bonori possa essere riconosciuto per la cura di gravi malattie. L’obiettivo è creare network di studi e centri fisioterapici che utilizzino i miei metodi, facendo anche formazione in altri centri. Oltre ai miei 5 centri attivi in provincia di Brescia ho allacciato collaborazioni, come dicevo, con altri 7 centri affiliati. Il prossimo passo sarà organizzare nel 2019 dei corsi di formazione aperti a tutti i colleghi fisioterapisti, in modo che possano beneficiare dei miei metodi di cura. Per maggiori informazioni potete visitare il mio sito web studiofisiotek.com“.
FISIOTEK, I CENTRI BRESCIANI
– Brescia, via San Zeno 97 – 331.3203174
– Mazzano, via Cavalieri d’Italia 3 – 030.674867
– Villanuova, via Bostone 2 – 0365.372568
– Castiglione, via Petrecino 40 – 366.2223769
– Vestone, via Marconi 4 – 3335256732