Il primo pensiero del neoeletto Sergio Pedrazzini va inevitabilmente al suo predecessore. “Il successo elettorale in questa occasione non può essere un momento di festa. Le emozioni non sono mancate: non capita tutti i giorni di diventare presidente di un comitato importante come quello lombardo, ma la mente va a Carlo Tavecchio, che è stato per noi un grande uomo e dirigente. Ci ha dato indirizzi chiari, intendiamo continuare a seguirli e a guardare il mondo del calcio con il suo stesso sguardo”.
Pedrazzini analizza così la partita elettorale. “Le schermaglie con i rivali sono fisiologiche, così come i punti di vista diversi. In questo caso la vittoria è stata netta, le società ci hanno detto a chiare lettere che la continuità ha una sua rilevanza. Ora è importante tornare ad avere compattezza, pur in una dimensione democratica. È importante è lavorare tutti insieme per il bene delle società. Non mi aspettavo questi numeri, anche se ero ottimista alla luce di ciò che ho visto in ogni provincia nelle scorse settimane. Credo sia stato recepito quanto è stato fatto e come ci stiamo ponendo”.
Il presidente del Comitato Regionale si rivolge così all’elettorato di Pasquali: “A chi non mi ha votato prometto fatica, impegno, lavoro, ascolto e servizio. Il nostro è un mondo variegato, la Lombardia è parte rilevante di un sistema molto più ampio. Daremo il massimo per garantire una buona amministrazione. Le priorità? Occhi puntati sulla riforma dello sport, affinché in questi mesi si riesca a far comprendere al governo che quella legge va emendata. Ogni modifica che riusciremo ad ottenere sarà un grande traguardo. Non è da meno la salvaguardia dell’economia delle nostre società. Il tema energetico è importante, ma lo è anche incamerare contributi. Lavoreremo in quest’ottica”.