Seconda puntata della nostra rubrica estiva sponsorizzata da Fisioitalia, partner di CalcioBresciano e al fianco delle società sportive nell’ambito della prevenzione, della diagnostica e del recupero degli infortuni.
Il ciclo di interviste ai direttori sportivi fa tappa in terra gardesana, a tu per tu con Enzo Filippini della Vighenzi (Promozione) e Marco Pirelli della Virtus Feralpi Lonato (Seconda Categoria).
“Sono nel calcio da 55 anni – racconta Filippini -, dato che ho iniziato a giocare a 8 anni. Nel 1987 ho smesso per intraprendere il percorso di allenatore e dal 2000 sono passato al ruolo di direttore sportivo. Credo che per svolgere questa mansione nel migliore dei modi occorrano attenzione ai dettagli, abilità nelle relazioni e nei rapporti personali, esperienze pregresse in ambito calcistico e la propensione ad andare sui campi a vedere le partite”.
Sul collegamento tra il settore di Fisioitalia e il calcio nessun dubbio: “L’attenzione al tema infortuni è di fondamentale importanza. Situazioni trascurate, lette male o verificate in ritardo possono creare grossi problemi”.
La Vighenzi punta in alto: “Due anni fa ci siamo salvati all’ultima giornata, nella passata stagione siamo arrivati ad un punto dai play-off, ora vogliamo fare di più. Abbiamo completato la rosa con giocatori di categoria superiore: Luca Brunelli, Mattia Broli, Mattia Leanza. Arrivano dall’Eccellenza anche i prestiti di rientro: Francesco Mora e Davide Mulé. Il mio sogno nel cassetto? Ho già centrato la promozione in Eccellenza con l’Ospitaletto, non aggiungo altro per scaramanzia. Per ora posso solo dire che alla Vighenzi mi trovo molto bene e spero di restarci a lungo”.
Il rappresentante di casa biancoverde è Pirelli. “Vengo da Milano, dove il mio primo approccio al calcio fu nei panni di arbitro. A Lonato sono diventato dirigente e dopo una parentesi come responsabile calcio al Desenzano sono tornato. Ciò che mi ha spinto a fare il direttore sportivo è la voglia di trascorrere le domeniche sui campi e ritengo sia stato bello rispondere in maniera affermativa alla chiamata di un gruppo di amici. Per essere un buon ds, a mio avviso, occorrono equilibrio, capacità di gestione delle risorse umane e passione”.
Sul tema infortuni c’è grande attenzione anche in casa lonatese. “Nel nostro staff la casella del fisioterapista è occupata da un profilo che ci dà garanzie e che opera con prudenza. Meglio un recupero sereno che forzature sui tempi che, spesso, sono controproducenti”.
Guardando alla prossima stagione piedi saldamente ancorati a terra, ma le ambizioni non mancano. “Siamo una società concreta, non ci poniamo obiettivi straordinari. La priorità è mantenere la categoria, ma il settimo posto della passata stagione ci spinge a migliorare ancora. Abbiamo confermato 23 calciatori su 26, inserendo solamente tre innesti: Ferrari, che è un ritorno, oltre a Casotto e Formenti dal Pozzolengo. Sono tutti attaccanti. Sogni per il futuro? Attendiamo con ansia il nuovo centro sportivo che dovrebbe sorgere a Lonato nel giro di un anno e mezzo, frutto della sinergia tra Gruppo Feralpi e Comune. Avrà quattro campi di calcio. Veder giocare lì i nostri ragazzi sarà una gioia e credo che anche l’appeal della nostra prima squadra crescerà”.
L’anteprima video dell’intervista