Dennis Cartella controlla in corsa un pallone con il tacco lanciando la sua corsa verso la porta ed è subito Bari-Inter 1999; Samuele Avanzi guida la linea a quattro difensiva dando consigli mitigati da rinforzi positivi, come se vestisse gialloblù da sempre; Gigi Scaglia tiene in mano le chiavi del centrocampo e trova il tempo di segnare, di destro, dopo uno scatto palla al piede di 20 metri; il riferimento offensivo Davide Lapadula sgomita spalle alla porta e produce spazio da attaccare, consegnando a tempo perso due cioccolatini al tagliante Samuele Vitari. Fa caldo, le gambe pesano dopo la prima settimana di lavoro atletico, ma nell’amichevole Cazzago giallo contro Cazzago blu già si intravede il Cazzagobornato che sarà. Una squadra rivoluzionata dopo il sorprendente campionato 2022-2023, ma che può dire di aver assorbito bene il vento del cambiamento, trovando le pedine giuste per rinnovarsi.
La sfida in famiglia ricorda il classico estivo juventino di Villar Perosa. Non ci sono Agnelli né Elkann, ma una dirigenza rinnovata che coglie l’occasione del secondo fine settimana di agosto per presentarsi al paese, alla provincia e all’Eccellenza lombarda.
Pronti via e sono subito mancate pietre angolari del progetto accompagnato nell’ultima stagione. La guida di mister Roberto Inverardi, il talento del figlio Simone, la fantasia di Anthony Minessi. Ma, soprattutto, il direttore sportivo Gianluigi Gabrieli e il totem Nadir Minotti, entrambi passati alla concorrenza rossonera del Carpenedolo. Si sono contestualmente inseguite voci (esterne) di difficoltà societarie, di un’iscrizione non garantita, di ridimensionamento. Ad agosto inoltrato, si può serenamente dire che gli allarmi di pericolo siano ampiamente rientrati. È servito mestiere, ma di soluzioni se ne sono trovate.
La linea di continuità ha l’espressione sorniona e sicura di sé del direttore generale Daniele Riccardi, primo architetto anche di questa versione del Cazzago. Digerita la partenza di Gabrieli, Inverardi e Minotti, come prima mossa ha scelto Michele Sebastiani per la panchina, per poi inserire nel ruolo di diesse l’esordiente Nicola Zanetti, fondamentale per portare a Bornato Gigi Scaglia: “Quando Gigio (Gabrieli, ndr) e mister Inverardi hanno scelto di cambiare era normale che potessero salutare anche tanti giocatori, legati a loro due. Ho letto in giro che il Cazzago avrebbe avuto difficoltà ad iscriversi al prossimo campionato, questo ha probabilmente condizionato le scelte di chi se n’è andato o di chi ha preferito altre piazze alla nostra. Di vero c’è che abbiamo fatto fatica come tanti altri club che non hanno le disponibilità economiche di certe società. Ma da quando sono qui non abbiamo mai fatto mancare nulla, abbiamo sempre pagato tutto a tutti, senza sgarrare. Così abbiamo fatto anche con i giocatori della scorsa stagione, che ci sono testimoni. Così faremo anche quest’anno”.
“Ho scelto Sebastiani – continua Riccardi – perché credo abbia potenzialità. Mi diceva che tutti gli hanno sempre fatto i complimenti ma che i risultati non sempre l’avevano premiato, io gli ho risposto che in Eccellenza è più facile che idee come le sue attecchiscano rispetto alle categorie inferiori, e di lavorare tranquillo. Dopo i primi giorni di preparazione ho visto una squadra già in discreta forma fisica e motivata, sia in chi è rimasto sia in chi è arrivato. Lapadula ha accettato subito di tornare da noi, vuole riscattarsi dopo un anno difficile. Gigi (Scaglia, ndr) non devo nemmeno presentarlo, è arrivato assieme a Zanetti, sono amici da tempo. Cartella ha grande qualità, Avanzi è un leader. Siamo contenti anche di tutti gli altri nuovi. Tra le conferme sottolineo quella di Davide Paderno, giocatore duttile ed intelligente, l’anno scorso sempre in campo, uno che ha sposato appieno il nostro progetto; e mi aspetto molto da Mirko Mennucci, 2003 di casa, grande potenziale che deve ancora essere espresso, può essere il suo anno”.
Può essere, nuovamente, l’anno del Cazzagobornato? “Come sempre si parte senza obiettivi minimi – chiude il diggì –, se non quello della salvezza. Partecipiamo per giocare e fare bene. Rispetto all’anno scorso sono un po’ più tranquillo per il girone, escono le cremonesi come Soncinese e Soresinese ed entrano le bergamasche, anche se lo Scanzorosciate è un’incognita. Mi auguro di arrivare a dicembre in una situazione tranquilla, per programmare un ritorno in cui cogliere soddisfazioni”.
Uscito dal Franciacorta di Serie D, abituato a pressioni diverse e a guardare il capo e non la coda della classifica, Nicola Zanetti si accinge ad intraprendere una nuova avventura, quella di direttore sportivo: “Avevo bisogno di una pausa, a fine stagione l’avevo comunicato alla società. L’idea era quella di prendermi un anno sabbatico, girare la provincia guardando partite, magari ricominciare a giocare con gli amici. La chiamata di Riccardi è stata inaspettata. Ho detto di sì per l’ambiente che c’è qui a Cazzago: meno pressante, famigliare, tranquillo. Sono alla prima esperienza in questo ruolo ma sono anche sicuro che non c’è il rischio di ‘bruciarsi’, perché questa piazza sa aspettare, sa dare il tempo e la serenità per crescere. La stessa cosa che faremo con mister Sebastiani, anche per lui si tratta di una bella sfida”.
“Siamo convinti di aver costruito una squadra all’altezza della categoria – afferma Zanetti – e delle belle cose fatte l’anno passato. Vero che tanti giocatori forti se ne sono andati, ma sinceramente penso non solo che chi è arrivato sia all’altezza di chi è partito, ma che in generale la rosa sia più completa rispetto ad un anno fa, ci siano più alternative, la panchina sia più lunga. Conosco Scaglia da sempre, lui sarà molto importante. Ma ci sono anche tanti giovani che possono fare bene, ad esempio Maicol Belotti, 2005 del Desenzano che sta mostrando personalità da veterano. Il girone sarà duro per la lotta alle prime posizioni, l’Ospitaletto potrebbe fare corsa a sé, il Rovato si è rinforzato, il Ciliverghe deve riscattarsi. Sono convinto che anche noi potremo dire la nostra”.
Dopo 80 minuti sotto il sole, arriva il momento di uscire dal campo in erba naturale di Bornato (che sarà la casa delle gare interne dei gialloblù, mentre il nuovo sintetico di Cazzago San Martino verrà utilizzato per gli allenamenti), farsi una doccia e mettersi a tavola, per un pranzo aperto anche alla stampa e ai fedelissimi del club. Al Cazzagobornato le presentazioni si fanno così, mescolando il momento ufficiale con quello conviviale. La forza della realtà franciacortina è questa, ambienti simili se ne trovano ben pochi, soprattutto salendo così in alto nel livello dilettantistico. Come ogni anno, più e prima di quanto forti dimostreranno di essere giocatori e squadra, si riparte da questi valori.
ORGANIGRAMMA SOCIETARIO
Presidente: Davide Paolo Bosio.
Vicepresidente: Aimo Breda.
Direttore generale: Daniele Riccardi.
Direttore sportivo prima squadra: Nicola Zanetti.
Direttore sportivo Juniores: Franco Maifredi.
Direttore sportivo settore giovanile: Gianpietro Ponzoni.
Segreteria: Valter Putelli.
Tesoriere: Alberto Mario Baresi.
Magazzinieri: Paolo Tagliaferri, Sergio Zogno.
Responsabile comunicazione: Alessandro Alberti.
STAFF TECNICO
Allenatore: Michele Sebastiani.
Viceallenatore: Niccolò Bettoni.
Preparatore atletico: Emiliano Giuffrida.
Preparatore portieri: Alessandro Nodari.
Fisioterapisti: Pietro Facchi, Chiara Gandossi.
Team manager: Nicola Marzocchi.
ROSA
Portieri: Diego Abbrandini 2001, Leonardo Magatelli 2002, Alessandro Picco 2000 (Calcio Pavonese).
Difensori: Marco Abeni 2003, Lorenzo Assini 2002 (Rezzato Dor), Samuele Avanzi 1991 (Prevalle), Marco Bellesi 2001 (Nuova Valsabbia), Maicol Belotti 2005 (Desenzano), Andrea Beltrami 2005, Samuele Farimbella 1997, Davide Paderno 1998, Alessandro Zambelli 1991 (Calcio Pavonese), Lorenzo Zamboni 2002.
Centrocampisti: Luca Boventi 2004, Nicola Capitanio 2000, Lejli Dine 2005, Matteo Laini 2004 (Darfo Boario), Matteo Montini 2005, Luigi Alberto Scaglia 1986 (Franciacorta), Patrick Stefanescu 2000, Lorenzo Trebeschi 2004.
Attaccanti: Dennis Cartella 2000 (Ospitaletto), Davide Lapadula 1988 (Leon), Jacopo Marinaci 2004 (Ciliverghe), Mirko Mennucci 2003, Adeniyi Vincent Olugungbiri 2004 (Lumezzane), Filippo Scarsi 2004 (Carpenedolo), Samuele Vitari 1997 (Rovato).